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Questa puntata di Mister Gadget Stories è dedicata ad un tema leggermente diverso da quelli che abitualmente affrontiamo nel nostro podcast, approfondiamo i dati della ricerca Stetoscopio 2021, realizzata da MPS e NtNext.
E’ un indagine che indaga il “sentiment” degli italiani e c’è una parte importante che è concentrata sui temi dello smart working, della digitalizzazione e delle skills digitali attraverso una sorta di auto valutazione che gli italiani fanno di loro stessi sulla loro capacità di usare tecnologia.
Trascrizione automatica del podcast
Buona giornata. Bentornati a mister gadget Stories oggi approfondiremo lo stato di umore degli italiani.
Oggi ci allontaniamo un po dalla tecnologia pura per dare un occhio a un’indagine molto interessante a una storia sicuramente interessante quella dei dati che sono stati rilevati dalla società Mps insieme ad NT Next con una ricerca che si chiama stetoscopio che è il sentire degli italiani di cui è stata pubblicata la nuova edizione giusto qualche giorno fa.
Ed è un modo per fotografare lo stato d’umore del nostro Paese in questo secondo anno di pandemia. In una condizione sicuramente non facile i dati vengono raccolti solitamente ogni sei mesi per cercare di cogliere le variazioni d’umore degli italiani e bisogna dire che almeno prima della variante Omicron c’era comunque una risalita generale della tendenza d’umore con un trend positivo rispetto allo scorso anno. Probabilmente se dovessimo misurare in questi ultimissimi giorni questo tipo di sentimento oggi il dato sarebbe peggiore.
Però di fatto la percezione degli italiani è che la condizione generale sia migliorata anche dal punto di vista del reddito familiare che nel tempo da com’era prima del cosiddetto sino ad arrivare ad oggi addirittura per un 15 per cento degli italiani è in aumento per il 74 per cento degli italiani non ha avuto variazioni e per l’11 per cento degli italiani invece il reddito familiare ha avuto una diminuzione pensate che nel primo periodo della Covip addirittura il 40 per cento degli italiani indicavano una diminuzione nel proprio reddito familiare.
Per quanto riguarda le rinunce diciamo che siamo in una condizione il fatto che il 94 per cento degli italiani dice ancora di dover fare delle rinunce prima del mobile era l’86 per cento degli italiani. Bisogna capire se rispetto a quello che si vorrebbe avere prima del coito l’86% degli italiani doveva rinunciare a qualcosa oggi siamo al 94 un po meglio rispetto al 2020 ma ancora comunque un dato superiore al periodo pre-crisi. Migliora invece la capacità di risparmio perché il 57 per cento degli italiani è riuscito a risparmiare qualcosa per assurdo.
La propensione al risparmio comunque è interessante notarlo la propensione al risparmio è salita rispetto al 38 per cento degli italiani che riuscivano a mettere da parte qualcosa. Peraltro il risparmio medio familiare è del 16 per cento rispetto a ciò che si incassa. Che devo dire è assolutamente niente male un po di incertezza invece guardando al domani ma soprattutto alla propria situazione lavorativa diciamo che la soddisfazione sul lavoro riguarda più o meno il 63 per cento degli italiani c’è una buona percentuale invece di chi non è particolarmente soddisfatto della propria condizione.
In questo contesto bisogna dire stanno cambiando molto i consumi. Lo dice stetoscopio che ha rivelato un dato interessante che ci fa soprattutto capire come i consumi stiano cambiando a seconda della fascia dei consumi accessori dei procrastinabile degli utili e degli essenziali sono scesi molto i beni di lusso quindi i prodotti accessori sono cresciuti un po più procrastinabile ma in particolare è cresciuta la ristorazione a domicilio mentre c’è stato un crollo di vacanze viaggi e weekend mentre per quanto riguarda i prodotti utili sono cresciuti molto la cultura i nuovi dispositivi quindi l’acquisto di nuovi dispositivi e l’abbonamento a servizi in streaming.
Tra i nuovi consumi utili cresce molto anche quello della tecnologia informatica. E a proposito di digitalizzazione questa è una cosa curiosa. Molti italiani credono di essere esperti o molto esperti addirittura il 23 per cento degli italiani si dice molto esperto in tecnologia e il 33 esperto il 36 per cento poco esperto abbastanza esperto solo l’otto per cento poco esperto e l’uno per cento dice di non essere esperto per niente. Forse in questo il grado di autovalutazione degli italiani è un pochettino distorto rispetto alla realtà peraltro sempre valutazione ovviamente autovalutazione.
Il 15 per. Dice che le proprie competenze sono molto aumentate del 51 per cento dice un po aumentate il 33 per cento dice invariate l’uno per cento diminuite. Sarebbe curioso capire quali sono le ragioni per cui si diminuisce la propria competenza digitale ovviamente digitale e lavoro sono di pari passo cioè vanno a braccetto e l’indagine stetoscopio di Mps e di NT Next ci segnala come lo smart working sia entrato veramente a gamba tesa nella nostra vita. Ma c’è un dato rilevato interessante che molti italiani vorrebbero proseguire almeno un giorno alla settimana. Pensate che il totale degli italiani che vorrebbero proseguire con lo smart working sono il 63 per cento la percentuale più alta è quella di chi vorrebbe almeno due giorni alla settimana con il 19 per cento di quota che tutto sommato non è male stetoscopio ha cercato di capire anche quali sono i benefici di una maggiore digitalizzazione del Paese ma soprattutto quali possano essere gli ostacoli per raggiungerla.
Il risparmio di tempo quindi fare più cose più facilmente è una delle cose importanti maggiore accesso alle informazioni è la seconda ma anche la convenienza economica per cui fare cose con un costo più basso grazie alla ricerca online. Gli ostacoli per arrivare a una maggiore digitalizzazione vengono dai costi quindi i dispositivi sono costosi soprattutto i più sofisticati quindi per il 26 per cento degli italiani il costo è un problema per il 25 per cento.
La velocità limitata della rete nella propria zona sembra tarpare le ali a chi vorrebbe diventare esperto digitale ma anche la mancanza di conoscenza e di competenza sul loro utilizzo e qui arriva mister gadget hi tech tra l’altro è stato fatto anche una indagine Stetoscopio da indagare anche sulla fiducia delle istituzioni che traballa un po migliore rispetto allo scorso anno ma più bassa rispetto al periodo pre-crisi.
Ma quello che è interessante è anche l’attendibilità dei mezzi di informazione nei mezzi di informazione in cui i social media hanno perso totalmente credibilità per il 36 per cento degli italiani non sono affidabili sono meno affidabili di quanto pensassero. In passato invece che in un quadro in cui tutti perdono la televisione tutto sommato rimane ancora il mezzo più attendibile.
C’è un dato interessante con cui chiudiamo la nostra osservazione che riguarda solo il mondo degli italiani che ci proietta verso il futuro che è quello del tema della sostenibilità sono tantissimi gli italiani per cui la sostenibilità è importante e condiziona anche l’acquisto di nuovi prodotti. Gli italiani dichiarano di aver intrapreso uno stile di vita più sostenibile con una riduzione dei rifiuti un rito una riduzione degli sprechi energetici e del consumo delle risorse ma soprattutto prediligendo l’acquisto di prodotti con materiale riciclato o sostenibile.
E questo influisce tra l’altro addirittura al 50 per cento della scelta a parità di prodotto quindi diciamo che il tema della sostenibilità si sente così tanto a livello anche di comunicazione perché in effetti qualcosa che gli italiani stanno considerando davvero molto importante.
Insomma questo è il quadro di quello che è il nostro stato d’animo attuale un quadro importante e rilevante che ci dice come va il nostro Paese vediamo che la digitalizzazione e l’elettronica sono una parte importante noi a mister gadget mister gadget deli e mister gadget hi tech saremo ovviamente sempre pronti a raccontarvi.
Intanto noi vi auguriamo una buona giornata ovviamente ci auguriamo di sentirli prestissimo e già che ci siamo vi facciamo i nostri migliori auguri di buone feste.
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