Se vi siete mai chiesti quanti utenti usano Alexa tra i clienti di Amazon che comprano uno smart speaker o uno smart display, ora c’è una risposta per voi, grazie alle informazioni che sono trapelate in questi giorni e che sono state riportate da Bloomberg.
I dati non sono particolarmente positivi, perchĂ© pare che Amazon stia faticando un po’ a stimolare la fedeltĂ degli utenti, che in grande percentuale smettono di interagire con l’assistente virtuale dell’azienda nel giro di pochi giorni.
La percentuale di coloro che smettono di interagire con Alexa dopo 15 giorni è del 25%, mentre sembra che la presenza di un display sia un ottimo stimolo per intensificare l’utilizzo dei dispositivi: il 74% di coloro che hanno un modello con lo schermo, lo usa almeno una volta alla settimana.
La cifra scende al 66% per gli utenti del modello “Echo“, ma scivola ulteriormente al 56% per il modello “Echo Dot“. Questi numeri rappresentano la vera grande sfida di Amazon, che in realtĂ ha venduto milioni di pezzi in tutto il mondo, in particolare in USA.
Nel 25% delle abitazioni americane, c’è almeno un modello di Amazon Echo, la percentuale sale al 27% se parliamo di clienti Amazon Prime.
Il vero problema è che stanno diminuendo velocemente coloro che interagiscono con i dispositivi, nonostante i diversi stimoli che sono stati messi in campo e le innumerevoli iniziative avviate per indurre gli utenti a parlare con l’assistente virtuale Alexa.
La stragrande maggioranza degli utenti usano Alexa per ascoltare musica e per attivare un timer mentre cucinano.
PerchĂ© l’interazione con Alexa è importante per Amazon
L’idea originale di Amazon era quella di inserire nelle nostre case un terminale di acquisto da attivare con la voce, per stimolare gli acquisti e quindi aumentare la spesa media degli utenti: se questo meccanismo non funziona, Amazon perde denaro, perchĂ© nel corso di quest’anno ha speso 4.2 miliardi di dollari per la gestione complessiva di Alexa, che si traduce in una perdita secca di 5 dollari per ogni dispositivo che è stato distribuito nel mondo.
La previsione aggiornata è ora di guadagnare 2 dollari per dispositivo, ma solo nel 2028 e solo se verranno tagliati alcuni costi di esercizio.
Amazon ha rifiutato di confermare i dati a Bloomberg e con una mail della sua direttrice della comunicazione, Kinley Pearsall, li ha definiti vecchi o comunque non accurati. La stessa Pearsall ha dichiarato alla testata americana che la crescita di Alexa è costante e non si arresta.
Gli esperti stimano che nel corso del 2022 la diffusione salirĂ dell’1,2%, cifra che dovrebbe rimanere invariata anche negli anni successivi.
PerchĂ© l’interazione non decolla?
Sono molteplici le ragioni per cui gli utenti non usano piĂą di tanto Alexa, una volta che hanno acquistato il loro dispositivo: in primo luogo c’è il tema privacy, che piĂą di una volta è stato messo in discussione per le vicende che in passato hanno interessato le registrazioni di alcuni utenti.
Su questo argomento Amazon ha lavorato molto e oggi il tema della sicurezza è gestito con molta attenzione e con molteplici garanzie offerte ai propri clienti.
In realtĂ , una delle principali per cui l’interazione è bassa, secondo molti esperti è particolarmente banale: gli utenti non ritengono utile l’interazione e questa percezione è trasferita dalla scarsa capacitĂ di interazione.
Negli Stati Uniti, quando si chiede un’informazione ad Alexa, dopo aver dato la risposta, l’assistente virtuale suggerisce altre cose che potrebbe fare e sembra che questo tipo di iniziativa stia in realtĂ peggiorando le cose, inducendo gli utenti a chiedere ancora meno per non avere poi la seccatura di rispondere no alle ulteriori sollecitazioni.
Non ci sono dubbi sul fatto che anche in queste feste di Natale verranno vendute vagante di Amazon Echo, sarĂ curioso capire che tipo di interazione stimoleranno dopo l’acquisto. Vi aggiorneremo sul tema, intanto se volete potete usare la vostra “Alexa” per parlare con Babbo Natale. Provate a dire “Alexa, giochiamo all’avventura di Natale”.