Con la recensione di Pixel 6 Pro, condividiamo l’esperienza d’uso con uno dei migliori smartphone oggi in circolazione, perfetto per chi vuole provare la versione pura di Android pensata da Google.
A distanza di mesi, torniamo su quanto abbiamo scritto dopo la nostra prima prova, perché Google Pixel 6 Pro nel frattempo è migliorato in modo significativo e ha risolto molte dei problemi di gioventù che avevano creato qualche perplessità.
Quando abbiamo proposto la nostra versione della recensione, in redazione avevamo diviso a metà il lavoro: Google Pixel 6 Pro è toccato a Luca Viscardi, mentre il piccolino della famiglia, Google Pixel 6 è finito nelle mani di TecnoLaura, che ha realizzato la sua versione della storia. Il minimo comune denominatore dei due racconti è stato trovato nella qualità della fotocamera.
In attesa dell’arrivo di Google Pixel 7, cerchiamo di capire se Pixel 6 Pro è ancora all’altezza e può essere un acquisto azzeccato.
Sommario
A distanza di qualche mese dalla sua uscita, Google Pixel 6 Pro ha risolto i problemi di disponibilità e, pur non avendo una diffusione capillare, non è difficile trovare questo smartphone online. Da qualche tempo, è possibile trovare la famiglia Pixel 6 anche nei negozi fisici, ma purtroppo se si cercano degli accessori bisogna per forza attingere dal grande mercato della rete.
Come è fatto il nuovo Google Pixel 6 Pro
Per semplificare il nostro approccio con lo smartphone Google Pixel 6 Pro e ridurre ai minimi termini la nostra esperienza, potremmo usare una definizione molto semplice “grande”. Questa singola parola si può interpretare come un parere estremamente positivo, ma anche come il semplice riconoscimento del fatto che il suo display è gigantesco.
Valgono entrambi le considerazioni: a noi Google Pixel 6 Pro è piaciuto molto, ora anche di più, perché è stato risolto qualche problema di gioventù ed è stato superato qualche limite ereditato dal nuovo processore Tensor, costruito da Google a propria immagine e somiglianza, ma con qualche debolezza, probabilmente figlia della scarsa esperienza.
Lo smartphone è realizzato interamente in vetro, con una parte posteriore che alloggia una curiosa barra, al cui interno ci sono i sensori fotografici. Dal punto di vista estetico questo cellulare si stacca da tutto ciò che abbiamo visto sul mercato e rappresenta davvero un mondo a parte.
A seconda dei modelli, all’interno di quella barra ci sono tre oppure due sensori fotografici, le cui qualità è tra le migliori in assoluto, ne parleremo in seguito. Esiste una certificazione IP68 per proteggere questo cellulare da acqua e polvere, garantendo la resistenza a qualunque tipo di danno anche a seguito dell’immersione in 1 m d’acqua per 30 minuti.
Lo schermo di Google Pixel 6 Pro
Cominciamo dai pregi: il display AMOLED da 6.7 pollici con bordi curvi ha una luminosità impressionante e una leggibilità da competizione. A volte tende a perdere un po’ di brillantezza verso i bordi del cellulare, ma è un dettaglio che probabilmente coglie solo chi è davvero maniacale, come noi.
Non siamo fan degli schermi curvi, questo tipo di approccio vale anche per il Google Pixel 6 Pro, perché spesso quando si impugna il cellulare, il suo processore pensa che si stia toccando lo schermo per qualche ragione e non risponde immediatamente ai comandi. Ecco perché consideriamo lo schermo piatto è la soluzione meno sexy ma estremamente più funzionale.
Rimane però il dettaglio di uno schermo estremamente luminoso, in grado di riprodurre qualunque tipo di contenuto con un’accuratezza di tutto rispetto. Parliamo di un pannello LTPO AMOLED 120 hz, con supporto dello standard HDR10+.
La risoluzione è 1440 x 3120, con ratio 19.5:9 e una densità di 512 pixel per pollice, insomma, non si è risparmiato su niente. Qui entra in gioco anche il processore, perché la frequenza di aggiornamento viene usata in modo dinamico e può scendere fino a 10 Hz, per adattare la fluidità delle immagini all’uso che si fa dello schermo, con il risultato finale di risparmiare moltissimo la batteria.
Hardware e Software
Come già anticipato, all’interno di Google Pixel 6 Pro c’è il processore Tensor, che Google ha realizzato su misura per questo cellulare, con una particolare attenzione all’uso dell’intelligenza artificiale attraverso un processo neurale.
Questo significa che molti calcoli che vengono svolti imitando ciò che succede nel cervello umano, possono essere fatti all’interno del telefono stesso senza la necessità di un collegamento ad Internet.
Il processore Google Tensor funziona alla grande, ma tende a scaldare davvero tanto: quando si usa il telefono a lungo la sensazione di calore è evidente: questo non è necessariamente un problema, ma non è del tutto gradevole. A distanza di tempo dalla sua uscita, il processore è sicuramente migliorato, ma confidiamo in una soluzione più equilibrata nel prossimo Google Pixel 7 Pro, soprattutto per il rapporto tra prestazioni, consumo e calore generato.
Il processore lavora in combinazione con 12 GB di RAM, a cui si affiancano diversi tagli di memoria, da 128 a 512 GB: nulla da dire sull’efficienza di questo smartphone, ma bisogna rilevare che il processore consuma davvero troppo, anche quando non sta facendo nulla.
Questo penalizza la capacità di Google Pixel 6 Pro, la cui batteria ha un’ottima capienza, ma che non riesce a garantire un’autonomia all’altezza dei 5.000 mah. Questo probabilmente è uno dei probabili errori di gioventù a cui facevamo riferimento, perché la costruzione di un processore rappresenta un esercizio di equilibrio difficile da mettere in pratica.
Quando si parla di software, invece, bisogna davvero riconoscere che l’evoluzione di Android nel corso degli anni è stata semplicemente strepitosa. Chi usa il cellulare Google Pixel 6 Pro come approfittare della versione più pura del sistema operativo di Google, con tutti i vantaggi che ne conseguono.
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Purtroppo con la lingua italiana non possiamo sfruttare alcune delle funzioni più avanzate, come la capacità dell’assistente virtuale di filtrare le chiamate promozionali in arrivo, passando solo quelle reali. L’assistente di Google è capace anche di telefonare per noi per fissare appuntamenti, interloquendo con gli esseri umani. Sembra qualcosa da film di fantascienza e invece è pura realtà.
Non solo, perché Google Pixel 6 Pro è in grado di tradurre in tempo reale i messaggi in arrivo, ma anche di generare le trascrizioni in contemporanea mentre visualizziamo contenuti multimediali.
Non basta, perché l’uso dell’intelligenza artificiale migliora incredibilmente anche la capacità di Google di tradurre il parlato in testo, dettare i messaggi, e-mail o altra corrispondenza al proprio telefono sarà davvero un piacere.
La fotocamera
Per raccontarti la nostra esperienza con la fotocamera di Google Pixel 6 Pro probabilmente dovremmo chiederti una settimana di tempo, perché ci sono moltissimi dettagli da descrivere, a partire dalla capacità dell’intelligenza artificiale di intervenire sulle immagini per migliorarle.
La stessa intelligenza artificiale è in grado addirittura di analizzare gli scatti che vengono fatti per suggerire che cosa eliminare, ad esempio quando una persona entra per caso in una vostra fotografia e spegne la magia.
Sulla carta una funzionalità straordinaria, che non sempre funziona nel migliore dei modi, ma non si può avere tutto e pretendere la perfezione. In alcuni casi, ad esempio, l’intelligenza artificiale ci ha suggerito di cancellare una persona in bicicletta, salvo dimenticarsi di togliere la bicicletta stessa.
In altri casi, abbiamo scattato immagini in cui c’erano persone lungo la strada di cui è stata suggerita la cancellazione, ma poiché queste persone impugnavano dei sacchetti, sono rimasti questi sacchetti sospesi nel vuoto.
Per entrare nel tecnico, vi segnaliamo che Google Pixel 6 Pro ha 3 fotocamere posteriori: la principale da 50 mpx, quindi un grandangolo da 12 e uno zoom periscopico da 48 mpx. Zoom e sensore principale hanno stabilizzazione ottica, lo zoom ottico arriva a 4X.
I video possono arrivare alla definizione 4K con stabilizzazione ottica ed elettronica combinata.
La selfie cam è da 11.1 mpx, con la capacità di girare video 4K e una ampiezza notevole rispetto a molti prodotti concorrenti.
La fotocamera di pixel 6 Pro è un po’ croce e delizia, perché da un lato riesce a catturare immagini davvero molto interessanti, la cui elaborazione è sempre impressionante, a volte il ritocco dell’intelligenza artificiale è però un po’ eccessivo. È sempre difficile riuscire a intuire come sarà lo scatto: la qualità è sempre buona, gli scatti notturni sono comunque eccellenti, ma capita ogni tanto che l’elaborazione sia davvero un po’ troppo invasiva, questo rende le foto sempre un po’ imprevedibili.
Tutto questo nell’ambito di una fotocamera che è tra le migliori in assoluto del mercato, ma che ancora non rappresenta il top assoluto. Siamo qui per cercare il pelo nell’uovo e lo stiamo facendo fino in fondo, perché per il 99,9% degli utenti, le fotografie di Google Pixel 6 Pro risulteranno perfette.
Quanto costa Pixel 6 Pro?
Il prezzo di Google Pixel 6 Pro è sceso rispetto al periodo del suo lancio e oggi il bellissimo smartphone di Google si può acquistare per una cifra di poco superiore ai 700 €.
Sono molti soldi, ma il prezzo è sicuramente competitivo rispetto a molti altri dispositivi sul mercato, che presentano le stesse caratteristiche tecniche.
Dove comprare Google Pixel 6 Pro?
Il luogo deputato all’acquisto di Google Pixel 6 e Pixel 6 Pro è il Google Store, dove si trovano tutte le versioni disponibili dello smartphone Made in Google.
In alternativa, però, i dispositivi si possono trovare anche nei negozi fisici italiani, anche se la loro reperibilità non è vastissima. In particolare, per chi dovesse avere bisogno di accessori, il consiglio è quello di affidarsi ad un acquisto online, perché difficilmente si trovano accessori nei negozi.
Quando esce Google Pixel 7?
Appena usciti Pixel 6 e Pixel 6 Pro sono partiti in rete i pettegolezzi sul prossimo modello, Google Pixel 7. Per chi volesse sapere quando esce Google Pixel 7, possiamo anticipare che nei primi giorni del mese di ottobre 2022 Google ha fissato un evento dedicato ai prodotti del suo portfolio, che dovrebbero essere disponibili nei giorni immediatamente successivi.
Recensione Google Pixel 6 Pro, le conclusioni
Nel concludere la recensione di Pixel 6 Pro dobbiamo riconoscere la qualità che Google ha messo in campo nel suo top phone, rimanendo però “in mezzo al guado” in alcuni dei suoi aspetti.
Il Google Pixel 6 Pro, come già anticipato, costa circa 700 euro: meno di quanto viene richiesto dai super top phone, ma molto di più dei prodotti più aggressivi oggi disponibili. Con un posizionamento simile, il confronto viene fatto immediatamente con iPhone 13 Pro, Galaxy S22+ oppure Ultra, con Xiaomi 12 Pro e Ultra, insomma con i migliori in assoluto.
Rispetto a questi smartphone, considerati il meglio che il mercato possa offrire, Pixel deve ancora fare un po’ di strada, soprattutto nelle prestazioni del suo processore. Se questo è ciò che ci dice l’analisi tecnica, basata sui benchmark, l’esperienza d’uso di tutti i giorni ci ha dato comunque notevoli soddisfazioni e ci ha trasferito la sensazione di avere sempre per le mani un oggetto bello, completo e comunque potente.
Ecco perché possiamo chiudere la nostra recensione di Pixel 6 Pro, svelando che questo è uno dei nostri preferiti in assoluto e chi di voi lo comprerà, quando riuscirà a trovarlo, non rimpiangerà la spesa fatta.
Il processore, però, va migliorato.
+ Fotocamera
+ Sistema operativo “puro”
– Processore da ottimizzare
– Non ha lo sblocco con il volto
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