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Cosa è lo standard Matter: è possibile migliorare le smart home?

Facilitare la creazione del proprio sistema domotico in casa: i nuovi protocolli Matter e Zigbee sono una scoperta rivoluzionaria. Vediamo come funzionano e perchè sono indispensabili.



Possiamo ormai dire addio agli interruttori per accendere le lampadine o ai tasti per far partire la musica. Mentre i nostalgici saluteranno con un pò di scetticismo la scelta fatta dai maggiori produttori di dispositivi intelligenti per la casa, ai più aperti piacerà l’interazione che questi protocolli apportano alla propria domotica. Grazie alla quantità di dispositivi intelligenti sul mercato, la smart home è una realtà comune a molte famiglie.

Per risolvere i problemi di compatibilità fra i vari dispositivi di case produttrici diverse, è nata la soluzione. Potrebbe non essere definitiva, ma sfrutta un principio base: far comunicare fra loro gli stessi oggetti che rendono le nostre case domotiche. Dal suo lancio non sono state poche le controversie che lo hanno visto protagonista, ma sembra che con l’avvicendarsi del nuovo anno per Matter finalmente vi sia una prospettiva più rosea.

Cosa è Matter, il protocollo di domotica

Matter è uno standard per la smart home ideato da Project Connected Home Over IP (Project Chip) nel 2019 e gestito dalla Connectivity Standards Alliance (CSA). Precedentemente nota come Zigbee Alliance, vede coinvolti i più grandi attori nel mondo della tecnologia come Google, Amazon, Apple e Samsung.  Questo standard non è un vero e proprio nuovo protocollo, ma una specifica che si basa su protocolli esistenti.

Il protocollo di networking su cui si basa Matter si chiama Thread. Nella sua versione 1.4 rilasciata lo scorso settembre ha visto l’introduzione di quattro grandi novità. Permettere a dispositivi e router Thread di collegarsi a una rete già esistente e questi ultimi potranno implementare protocolli di connettività di rete più tradizionali. Introduce l’obbligo di offrire connettività cloud per i cosiddetti router periferici ed, in fine, introduce il significativo miglioramento della diagnostica e della risoluzione dei problemi.

Standard diversi hanno reso la configurazione dei dispositivi per la domotica molto più complicato del necessario. Matter ne risolve i punti deboli: è un po’ come l’anello di congiunzione che ti permetterà di domare la tua casa smart con un tocco. Ovvierà anche ad un altro problema dato dal fatto che i dispositivi devono essere costantemente connessi a Internet, facendo affidamento al cloud per il loro funzionamento. Un rallentamento della connessione (o addirittura la mancanza) causa un funzionamento locale inadeguato, per non dire vistosi rallentamenti.

Come funziona Matter

Con Matter i dispositivi non richiedono una connessione Internet per funzionare o per lavorare insieme. grazie alla connettività cloud non più opzionale. Non è quindi più necessario installare molteplici applicazioni per riuscire gestire gli oggetti connessi dentro la tua casa. Verranno tutti riconosciuti dal sistema operativo degli smartphone Android e Apple, grazie ai quali potranno interagire tra di loro senza la necessità di utilizzare degli hub di connessione e quindi singole applicazioni.

Non solo, perché l’interazione tra i dispositivi andrà oltre il semplice trasporto di comandi. Permetterà anche di estendere la rete di connessione degli oggetti attraverso una sorta di sistema mesh. Se verranno installate una lampadina vicino al router, un termostato a qualche metro e ad una certa distanza il sensore per porte e finestre, il router non andrà necessariamente a dialogare con il sensore più lontano, ma lo farà sfruttando quelli che ci sono lungo il percorso come “ripetitori”, senza che l’utente debba fare assolutamente nulla.

Quali novità per la smart home nel 2025

Nella sua versione 1.4, rilasciata lo scorso Novembre, Matter introduce numerosi miglioramenti alla sua versione base. Soprattutto nel cosiddetto multi-admin, la tecnologia che consente a un dispositivo IoT di essere controllato contemporaneamente da diversi ecosistemi senza problemi di compatibilità. Ad esempio, un utente può utilizzare Google Home, un altro Alexa e un altro ancora Apple HomeKit per lo stesso dispositivo.

La nuova funzione “Enhanced Multi-Admin” semplifica la comunicazione tra i border router Thread di produttori diversi e rende più immediato aggiungere dispositivi Matter alla rete domestica tramite access point e router Wi-Fi. Sarà sufficiente configurare un dispositivo IoT su una sola delle reti principali del proprio ecosistema, e questo verrà automaticamente reso disponibile anche su altre reti autorizzate dall’account personale.

Sebbene rimanga ancora l’assenza di compatibilità con le videocamere di sicurezza, ci sono progressi in altre aree, tra cui il supporto per pompe di calore, accumulatori domestici e pannelli solari. Le videocamere di sicurezza restano quindi l’unico tassello mancante nell’ecosistema, ma è probabile che la lacuna venga colmata a breve.

Le nuove specifiche sono significative poiché rappresentano una risposta decisa della Connectivity Standards Alliance al lancio, finora piuttosto deludente, di quello che avrebbe dovuto diventare rapidamente lo standard IoT in grado di portare ordine nel caos, unificando e rendendo compatibili i dispositivi smart più diversi e provenienti da produttori differenti. Per l’utente finale, tuttavia, l’impatto rimane limitato per ora, poiché saranno i produttori a dover reagire in modo adeguato. Tuttavia, si può guardare al futuro prossimo con un cauto ottimismo.

In fine, laddove ottenere la certificazione dovrebbe diventare più semplice, tutti i dispositivi che avranno la certificazione Matter, automaticamente vedranno a bordo anche quella SmartThings.

Cosa è Zigbee

ZigBee è uno standard di comunicazione wireless, curato dalla ZigBee Alliance. Attraverso l’uso di piccole antenne digitali a bassa potenza e basso consumo implementa una wireless personal area networks (WPAN).

Lo standard specifica una serie di profili applicativi che permettono di realizzare una comunicazione specifica per i diversi profili tipici nel campo delle Wireless Sensor Networks, che variano dal mondo dell’energia (Smart Energy) al mondo della domotica (Home Automation e ZigbeeLightLink). Implementato negli ultimi dispositivi come FRITZ!DECT 350, l’obiettivo di ZigBee è di definire una Wireless mesh network non mirata, economica e autogestita che possa essere utilizzata per scopi quali il controllo industriale, le reti di sensori, domotica, le telecomunicazioni, ecc.

Una rete Mesh è un tipo di rete locale (LAN) composta da più nodi che lavorano insieme per trasmettere il segnale WiFi su un’area estesa. A differenza degli extender WiFi, questi nodi si combinano per formare un’unica rete WiFi con un unico nome di rete.

Quali sono i dispositivi compatibili con Matter

A partire dal 3 aprile 2023, in Matter sono supportate numerose categorie di dispositivi. Lampadine e interruttori, spine e prese, serrature e termostati, persiane, sensori (di movimento o contatto), televisori e dispositivi per lo streaming, bridge. Tanti i marchi supportati, come IKEA e Nanoleaf, oltre ai conosciuti Alexa, Google Home e Philips Hue. Un mercato in continua espansione, alla ricerca di sempre maggiore flessibilità e compatibilità.

Data la possibilità di stabilire delle condizioni di funzionamento anche tra prodotti che non appartengono alla stessa famiglia, per intenderci il sensore per le porte Netatmo, quando innescato, potrà far accendere le lampadine di Philips Hue, avviando la registrazione sulle webcam di Google.

Tuttavia, manca ancora il supporto per gli altoparlanti intelligenti Wi-Fi. Attualmente, non è possibile controllare un altoparlante Sonos o Bose tramite un altro dispositivo Matter. Anche se dispositivi come Google Nest Hub, HomePod e Amazon Echo supportano Matter, possono essere utilizzati solo per gestire altri dispositivi compatibili con lo standard, ma non possono essere controllati a loro volta. Chris LaPré, CTO della Connectivity Standards Alliance (CSA), ha confermato che l’organizzazione sta lavorando per aggiungere il supporto per gli altoparlanti Wi-Fi a Matter.

Come installare e configurare Matter

Matter è composto essenzialmente da due dispositivi: un controller e un border router Thread. Il controller Matter non è un hub specifico ma può essere un dispositivo qualunque, come un’app su smartphone. Un assistente vocale controllato da uno smart speaker, un hub apposito. La cosa importante è che gestisca le comunicazioni, il controllo, le automazioni e (eventualmente) l’accesso remoto. Dovrebbe quindi essere sempre in casa, collegato alla rete elettrica e alla rete wireless. 

L’aggiunta di un dispositivo Matter alla smart home è molto semplice, indipendentemente dal dispositivo o dalla piattaforma. Amazon ha addirittura introdotto nelle specifiche dello standard l’associazione “Frustration-Free“, ovvero senza frustrazioni.

Tutto quello che dovrai fare è aprire l’app del produttore del dispositivo o l’app della tua piattaforma smart home, scansionare il codice QR, inserire manualmente il codice numerico scritto sul dispositivo o avvicinarlo per connetterlo tramite NFC e seguire le istruzioni. Alcune piattaforme poi supporteranno il rilevamento automatico, quindi il telefono vedrà solo che c’è un dispositivo pronto per essere accoppiato e vi chiederà di aggiungerlo.

Una volta configurato il dispositivo in una piattaforma, potete aggiungerlo ad altre app e piattaforme utilizzando la funzione multi-amministratore di Matter, utilizzando un codice di accoppiamento.

Maria Grazia Cosso

Contributor, studentessa di ingegneria informatica e nel tempo libero esploratrice di novità. Fiera Calabrese e appassionata sin dai tempi del Compaq Presario 425 ai computer, ha reso oggi questa sua passione il suo futuro. Segue da sempre il progresso e lo sviluppo delle nuove tecnologie, le piace stare al passo con le ultime uscite e testarle in prima persona, ogni tanto riesce anche a guardare qualche serie tv.

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Maria Grazia Cosso

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