Recensione Sony LinkBuds, gli auricolari con il buco

Con la recensione degli auricolari Sony LinkBuds ci dedichiamo ad un prodotto che probabilmente inaugura una nuova generazione di dispositivi audio.

Sony LinkBuds sono stati lanciati qualche giorno fa, a distanza di brevissimo tempo li stiamo provando e siamo davvero incuriositi dalle scelte del colosso giapponese, che da qualche tempo realizza i migliori auricolari e le migliori cuffie che si possano trovare sul mercato.

Abbiamo sfruttato ogni occasione possibile per testimoniare la nostra predilezione per le cuffie Sony WH-1000XM4 e gli auricolari true wireless Sony WF-1000XM4, anche per questa ragione eravamo ansiosi di provare questa nuova soluzione “con il buco”.

Il design e la struttura di Sony LinkBuds

Il primo dettaglio che colpisce di Sony LinkBuds è la loro custodia, che è estremamente piccola: si apre con un pulsante, soluzione piuttosto insolita, rispetto agli altri principali prodotti in circolazione. Ma d’altro canto, non c’è niente di scontato in questi. nuovi auricolari.

Quando si apre la custodia, appare la struttura inedita con un buchetto, la cui funzione è quella di far passare il suono che arriva dall’esterno mentre si stanno usando gli auricolari.

Per capire esattamente questo prodotto, bisogna immaginarlo come un accessorio adatto a lunghe conversazioni, all’uso durante video chiamate e solo parzialmente come strumento per l’ascolto di musica.

Questi nuovi Sony LinkBuds sono veri e propri auricolari “in ear”, che si posizionano in modo abbastanza saldo nei padiglioni: non sono esageratamente stabili, ma risultano molto comodi da indossare.

Sono un prodotto ideale per chi corre o usa la bicicletta, perché ascoltando musica si può comunque recepire qualunque suono in arrivo intorno a sé.

Il suono di Sony LinkBuds

Usare i nuovi Sony LinkBuds è abbastanza curioso: il suono è di buon livello, anche il volume massimo non è altissimo e i bassi non sono particolarmente definiti. Sarebbe strano il contrario, dato che per la loro struttura non possono sfruttare una vera e propria cassa di risonanza.

Questa è la ragione per cui pensiamo che i Sony LinkBuds siano un curioso compromesso, in cui l’elemento più rilevante è la comodità per chi li indossa e la bontà della qualità in conversazione.

Come gli altri auricolari e le cuffie che abbiamo provato, anche i Sony LinkBuds sono gestiti attraverso la app “headphones” di Sony, grazie a cui si può aggiornare il software e controllare tutte le principali funzioni.

Anche Sony LinkBuds permettono di modificare l’equalizzazione audio, di scegliere tra un suono migliore o una connessione più stabile, ma anche di usare le funzioni basate sulla geolocalizzazione per adattare l’emissione sonora.

L’applicazione di Sony è molto completa ed è una delle migliori oggi disponibili sul mercato a supporto di dispostivi audio.

Eccellente, invece, il funzionamento come microfono in caso di telefonate o di videochiamate: l’isolamento dai rumori esterni funziona bene e la voce viene messa in primo piano in modo molto efficiente.

Come si usano Sony LinkBuds

Gli auricolari bluetooth Sony LinkBuds sono dotati di una superficie sensibile al tocco, che funziona con il sistema dei tocchi multipli. Con due tocchi si attiva o interrompe la riproduzione musicale, con tre tocchi si fa avanti, o indietro, a seconda dell’orecchio su chi si effettua il tocco.

Non si possono impartire altri comandi, ma c’è una nuova soluzione piuttosto curiosa, gli auricolari Sony LinkBuds, infatti, avvertono i comandi anche quando si tocca l’area intorno all’orecchio sul volto. In pratica, ci si può dare piccoli tocchi sul viso per impartire i comandi, si chiama Wide Tap Area.

La batteria

La struttura così piccola non gioca a favore della batteria, ma tutto sommato il risultato è accettabile: gli auricolari Sony LinkBuds, infatti, garantiscono 5.5 ore di funzionamento per singola carica, mentre la custodia aggiunge più di dieci ore.

Non c’è la ricarica wireless, si può trasferire energia solo con il cavo, con circa 10 minuti di carica si avranno 90 minuti di riproduzione musicale.

Recensione Sony LinkBuds, le conclusioni

Non è facile trarre le conclusioni della recensione di Sony LinkBuds, perché per farlo bisogna inquadrare correttamente questi auricolari bluetooth, per comprendere quale possa essere il loro contesto ideale.

Se dovessimo valutarli come strumento il cui scopo principale è l’ascolto di musica, probabilmente la nostra valutazione sarebbe piuttosto critica, o quanto meno indirizzeremmo la nostra preferenza verso prodotti più tradizionali. Se invece pensiamo agli auricolari Sony LinkBuds come strumento che accompagna la corsa, che si indossano a lungo in macchina e mentre si svolgono le attività quotidiane, allora questa soluzione così originale diventa molto interessante, perché permette di sentire cosa accade intorno a noi senza dover cambiare in continuazione la modalità di ascolto degli auricolari.

Sony LinkBuds sono un prodotto di nicchia, probabilmente non adatto a tutti gli usi, ma decisamente originale.

Sony LinkBuds
Curiosi auricolari che nascono soprattutto per chi deve usarli per lunghe conversazioni telefoniche o per le videochiamate. Sono dotati di un buco che permette di ascoltare ciò che accade intorno a sé, sono facili da indossare, ma la loro forma penalizza un po’ la qualità audio
Pro
– Comodi da indossare
– Percezione immediata suoni ambientali
Contro
– Frequenze basse penalizzate dalla struttura
Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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