Torniamo oggi a parlare di un dispositivo che solo da poco è arrivato sul mercato italiano, ovvero Huawei P50 Pro. Nei giorni scorsi vi abbiamo già presentato le caratteristiche generali di questo smartphone ma oggi vorremmo soffermarci sulla fotocamera che rappresenta la vera novità importante di questo cellulare.
Questo video NON è sponsorizzato da Huawei ed è frutto della nostra esperienza con il nuovo P50 Pro.
Abbiamo affrontato più volte il tema dei servizi di Google su uno smartphone Huawei, che non ci sono, non lo faremo, perché siamo focalizzati su altro argomento. E’ indubbio che questa mancanza possa condizionare l’uso dello smartphone, ma dipende molto dalle vostre abitudini.
Fermiamoci alla fotocamera, che viene chiamata Dual Matrix: viene caratterizzata dai due cerchi sulla parte posteriore del telefono di cui uno contiene lo zoom periscopico di cui vi parliamo tra poco.
Il principio base intorno a cui è stato costruito Huawei P50 Pro è quella della fedeltà cromatica: i colori che vengono catturati sono quanto più possibile fedeli alla realtà, con un notevole salto in avanti rispetto al passato. E’ l’effetto del motore di imaging, Huawei XD Fusion Pro.
Questo smartphone è realizzato in collaborazione con LEICA, che ne ha curato le ottiche, e offre anche soluzioni software avanzate per l’elaborazione delle immagini dopo la loro cattura.
I sensori sono ben 4, ciascuno con caratteristiche ben precise: il principale, da 50 mpx, sfrutta l’autofocus laser e una stabilizzazione ottica super efficiente. Permette di scattare in 4:3, con scatti quadrati e con la dimensione dello schermo intero, ovvero con una ratio 20:9, formato un po’ strano. Non c’è, curiosamente, la possibilità di fare immagini 16:9.
Escursione dello zoom 200X
L’escursione complessiva dello zoom è di 200X, ma bisogna tenere conto dell’ingrandimento a partire dal grandangolo fino al massimo dello zoom digitale. Per lo zoom c’è un sensore con sistema periscopico, da 64 mpx. Quando si fanno scatti anche a mano libera di soggetti molto lontani, l’intelligenza artificiale aiuta a mettere a fuoco. Il risultato, ovviamente, non è perfetto, ma per la condivisioni social, la principale azione che si fa oggi, vanno più che bene.
Il sensore grandangolare da 13 mpx è di buona qualità, anche se fa un po’ fatica quando c’è poca luce, ma d’altra parte con un’apertura F/2.2 è normale. Quando si usa la modalità notte, in ogni caso, è possibile sfruttare tutte le lenti disponibili. Ovviamente, più aumenta lo zoom è più diventa indispensabile l’uso di un cavalletto.
Teniamo sempre conto che l’ottica ha le sue regole che dipendono dalla fisica: noi vorremmo scatti perfetti, in condizioni quasi di buio totale, impugnando il telefono con le mani. Gli algoritmi ci aiutano a correggere tutti i difetti, ma esistono poi dei limiti dettati dalle leggi della fisica oltre cui è impossibile andare.
Torna il sensore monocromatico
Se non ci si incaponisce chiedendo l’impossibile, Huawei P50 Pro offre scatti davvero eccellenti, anche con il sensore monocromatico, che può essere usato sia per le foto che per i video. Ci sono alcuni aspetti che bisogna conoscere di questo smartphone perché a volte non sono così scontati: uno di questi è l’accesso ai video monocromatici. Prima dove selezionare la modalità mono e poi selezionare l’icona dei video. Non potrete invece attivare la modalità monocromatica direttamente dalla ripresa dei video.
Un altro segmento in cui la fotocamera di Huawei P50 Si comporta davvero alla grande e quello delle foto di soggetti in movimento. Quando aprite la modalità fotocamera, basterà tenere premuto il tasto dell’otturatore per scattare diverse immagini, tra cui potrete scegliere il vostro scatto perfetto successivamente.
Quando si sceglie invece la modalità pro sì ha un totale controllo dello smartphone, con la possibilità di scattare immagini in formato RAW. Queste immagini catturano una serie di informazioni digitali che permettono una profonda alterazione dello scatto in fase di post produzione. Durante l’evento di lancio di questo smartphone abbiamo visto delle immagini fantastiche catturate con la sua fotocamera dal fotografo Luca Locatelli, che ci ha raccontato di aver usato pochissime manipolazioni rispetto al lavoro fatto dagli algoritmi di cui questo cellulare è dotato.
Ovviamente, è stata messa molta cura anche nella gestione della camera frontale da 13 mega pixel, capace di girare video in 4K, supportata dall’uso di intelligenza artificiale, con una stabilizzazione te le immagini fatte attraverso l’intelligenza artificiale.
Editor di immagini molto potente
Una volta scattate le vostre immagini, o girato i vostri video, avete anche strumenti molto efficienti per la loro elaborazione, come quello per la rimozione di alcuni pezzi delle fotografie, grazie all’elaborazione dell’intelligenza artificiale. Anche in questo caso, non si possono chiedere miracoli, ma per i piccoli ritocchi il sistema è comunque efficiente.
I video sono migliorati, anche se ancora non hanno raggiunto la qualità di Apple e Samsung, ma in ogni caso il risultato che si ottiene in 4K con la stabilizzazione ottica del sensore principale o quella elettronica degli altri sensori è comunque di buon livello.
Non è un caso se DxOMark valuta questo smartphone il miglior in assoluto del mercato per la sua fotocamera e questa qualità è probabilmente la principale ragione per cui lo vorrete comprare. Il problema da considerare è quello del costo, perché Huawei P50 Pro viene venduto addirittura a 1.199 euro, che non sono pochi, considerata la mancanza dei servizi di Google. È una sfida ambiziosa al mercato, siamo davvero curiosi di verificare quale sarà la risposta.