Proprio alla vigilia della commercializzazione di Galaxy S22 nelle sue diverse funzioni, Samsung è incappata in un report che riguarda il software Game Optimizing Service, che secondo quanto scoperto limita le prestazioni degli smartphone quando si usano i videogiochi.
Questa applicazione non compare in realtà nella lista dei titoli presenti sullo smartphone, ma è presente su tutti i prodotti di ultima generazione: Game Optimizing Service , indicata anche come GOS, limita le prestazioni dello smartphone, riducendo sensibilmente la performance quando si aprono applicazioni di videogiochi.
Ci sono due metodi per capire se il software in questione è installato sul proprio smartphone, cercare cioè di scaricare una APK da fonti esterne, oppure sfogliare il contenuto dello smartphone con Google Files. All’interno del folder “App Installate” si può individuare Game Optimizing Service, che è al centro dell’attenzione.
Alcuni YouTuber si sono accorti di questa limitazione delle prestazioni semplicemente cambiando il nome dell’app di benchmark, assegnando a questi file lo stesso nome di un videogioco, “Genshin Impact“.
Facendo girare il software di benchmark con il suo nome originale e ripetendo il test sullo stesso smartphone, ma dopo aver assegnato ai file il nome di un videogioco il risultato era addirittura dimezzato.
E’ davvero un problema?
La risposta alla domanda se l’utilizzo di Game Optimizing Service possa davvero rappresentare un problema non è così scontata ed immediata, anche se la cosa curiosa è che nella lista di applicazioni comparsa online, soggette alle limitazioni c’è anche Microsoft Office.
Ecco perché non è così semplice comprendere chi possa essere interessato da queste limitazioni. La risposta sarebbe stata meno problematica se il problema fosse stato limitato all’utilizzo dei videogiochi, in quel caso sarebbe stato facile individuare gli utenti potenzialmente coinvolti.
Poiché la lista di app che fanno scattare la limitazione è ben più vasta e comprende ad esempio titoli come Netflix, diventa più complicato riuscire ad esprimere una valutazione. Nel complesso, però, questa soluzione non dovrebbe rappresentare un problema particolarmente rilevante nell’uso di tutti i giorni.
Resta aperto il tema del capire il perché di una scelta di questo genere, verosimilmente fatta per contenere l’impatto di alcune applicazioni sullo sfruttamento delle risorse, quando le stesse risorse non sono davvero necessarie.
In altre parole: Netflix svolge azioni che non richiedono particolare potenza e che possono essere tranquillamente portati a termine anche riducendo drasticamente le prestazioni dello smartphone, aiutando in questo modo ad estendere l’autonomia del telefono stesso. Ecco perché può avere un senso impedire ad una applicazione di sfruttare tutte le risorse disponibili, permettendo comunque di svolgere le attività senza grossi problemi.
Una tempesta in un bicchiere d’acqua
La notizia circola da qualche tempo in rete ed è giusto riportarla, ma la sensazione è che si stia parlando di una tempesta in un bicchiere d’acqua. Samsung ha dichiarato di aver avviato una indagine interna, ma pare +1 reazione dovuta che di sostanza, perché ovviamente era già a conoscenza dell’utilizzo di questo software, essendo frutto del lavoro dei suoi ingegneri.
Molti concentrano l’attenzione sul tema della consapevolezza degli utenti, che è sicuramente argomento importante, anche se non così dirimente te la questione che riportiamo oggi. Forse la soluzione ideale sarebbe dare all’utente la possibilità di disattiva il Game Optimizing Service, con un chiaro disclaimer sulle conseguenze.
Questa polemica è smontata, avanti con la prossima.