Instagram Android vs iOS: cosa cambia e come risolvere i problemi

Se siete frequentatori di Instagram sia su Apple che su Android vi sarete sicuramente resi conto dell’incredibile differenza tra i due in termini di usabilità e qualità dell’esperienza dell’applicazione, l’eterna lotta iOS vs Android coinvolge anche Instagram.

Tra qualità dei caricamenti, funzioni, stabilità, cura grafica e aggiornamenti, la differenza è lampante: l’app per iOS è realizzata meglio della sua versione Android. Da utilizzatori Android, è probabile che non abbiate notato troppe differenze ma vi sarete quasi sicuramente imbattuti in almeno uno dei problemi di cui parleremo in questo articolo.

Siamo andati a caccia delle differenze (alcune davvero evidenti) e delle loro cause e motivazioni tecniche: alla fine, abbiamo provato a raccogliere qualche consiglio per limitare le varie problematiche.

Come nasce il social fotografico più amato

Oggi lo conosciamo come un social dove l’immagine conta più di tutto, ricco di funzioni e modalità per creare e godere contenuti altrui. Immagini, post, reel, storie e IGTV sono alcuni dei formati che attualmente abbiamo a disposizione su Instagram per esprimere la nostra creatività.

Ma non è stato sempre così: Instagram è stata acquistata da Facebook inc. (poi divenuto Meta) nel 2012 e prima di questo momento esisteva esclusivamente per il caricamento di foto in formato 1:1 e, pensate un po’, era disponibile solo su iOS. É arrivata solo dopo sui dispositivi Android e nella versione per Windows.

Una storia iniziata nel mondo Apple… che su Android, soprattutto per chi utilizza la piattaforma in modo professionale, non riesce tuttora a trovare pace.

Instagram iOS vs Instagram Android: le differenze tecniche

Nonostante sulla carta non sia dichiarato espressamente, la differente esperienza con i due sistemi operativi può essere collegata a fattori che li caratterizzano reciprocamente.

Partiamo dagli aggiornamenti. Gli iPhone, grazie alla maggiore uniformità tra i vari device, ricevono spesso nuove funzioni e rilevano i cambiamenti prima degli altri. Banalmente, questo avviene perché su iPhone troviamo un sistema operativo unico e omogeneo, a prescindere dalla generazione del device. Su Android invece, abbiamo tante versioni diverse tra i vari brand e modelli (quanti smartphone vengono lanciati ogni anno, con specifiche tecniche e aspect ratio diverse?). Per ognuno serve un adattamento a sé e questo comporta lavoro in più per gli sviluppatori e più tempo e risorse necessari.

Per lo stesso motivo, a causa della grande quantità di formati e dimensioni dei display, per gli sviluppatori risulta molto più complesso l’adattamento perfetto e completo dell’app. Questo aspetto è particolarmente evidente nelle storie. Su tutte le generazioni di iPhone, l’aspetto è forzato a 16:9, quindi possiamo stare piuttosto sicuri della possibilità di vedere i nostri contenuti su tutti i device, dai più vecchi ai più recenti. Su Android invece non ritroviamo questa omogeneità e i contenuti risultano visivamente più sgranati, talvolta tagliati, risultando di minore qualità a prescindere da quella del caricamento e dalla generazione a cui appartiene il device.

Perché Instagram è meglio su iPhone?

In generale, con entrambi i sistemi operativi prima del caricamento in piattaforma si passa dalla compressione del file: foto e video su Android vengono compressi di più e, di conseguenza, perdono più qualità della controparte iOS.

Per quanto riguarda la creazione delle storie, nell’app iOS abbiamo a disposizione diversi strumenti di posizionamento del testo. Oltre all’allineamento del testo in orizzontale o verticale presente anche su Android, abbiamo i bordi sui 4 lati che indicano i limiti da non superare se vogliamo che le scritte si vedano su qualsiasi device dei nostri follower. I font sono anche più curati a livello estetico e, insieme a tanti piccoli dettagli come la possibilità di cambiare sfondo ai post condivisi, creano un effetto finale più piacevole, preciso e personalizzato.

Un vantaggio che troviamo invece solo su Instagram per Android riguarda la possibilità, cliccando su “Altro…” dopo aver selezionato la galleria, di caricare nei post e nelle storie immagini e video presenti su cloud (Google, Dropbox, OneDrive, ecc).

Nonostante si tratti della stessa piattaforma social, l’esperienza con i diversi sistemi operativi risulta davvero disomogenea, tanto da far desistere chi lavora con essa ad utilizzare quotidianamente uno smartphone Android.

Instagram iOS e Instagram Android: cosa cambia nell’esperienza

Dopo questa carrellata di differenze e caratteristiche tecniche arriviamo al dunque: cosa cambia nell’esperienza quotidiana?

In generale, se siete utenti “osservatori”, con Android vedrete anche i contenuti più belli e qualitativamente curati con una definizione piuttosto bassa rispetto agli utenti iOS. Sulle foto sarà difficile zoomare perché perderemo la maggior parte dei dettagli e, anche i video realizzati con le strumentazioni migliori, non avranno la loro qualità originale.

Se siete utenti attivi su Instagram, le cose si complicano un po’, perché potrete imbattervi in fastidiosi bug con conseguente frustrazione e avrete bisogno di tanta pazienza. Parliamo per esperienza, ci è capitato spesso di dover rifare più volte, ad esempio, dei reel perché non venivano pubblicati correttamente.

Su iOS avrete modo di utilizzare un’applicazione affidabile e stabile, che consente di valorizzare il tempo impiegato nella creazione dei vostri contenuti. Avrete anche a disposizione una più ampia scelta in termini di personalizzazione e qualche funzione in più per l’abbellimento estetico.

Come migliorare la qualità delle storie su Instagram?

Un consiglio assolutamente non di parte: se lavorate con Instagram, magari come content creator o social media manager, l’esperienza con iOS è insuperabile. Evita tante frustrazioni e, a prescindere dall’algoritmo, consente la giusta valorizzazione del lavoro dietro le quinte (anche noi del team sappiamo bene quanto tempo occorre per la realizzazione di un buon post o video).

Se Instagram non rientra nel vostro lavoro e non ne avete bisogno a livello professionale, possiamo semplicemente consigliarvi – se avete uno smartphone Android – di non registrare video né scattare foto dallo strumento fotocamera interna del social. Molto meglio produrre i contenuti con la fotocamera dello smartphone e poi caricarli su Instagram: in questo modo la qualità risulterà migliore. Purtroppo, non basterà acquistare device di ultima generazione con fotocamere incredibili… la compressione di Instagram sarà sempre dietro l’angolo.

La risposta alla domanda: “perché le storie su Instagram si vedono male?” è sempre e solo una, compressione. Come risolvere il problema di Instagram? In primo luogo, verificate che sia attivo il caricamento HD: come spesso accade nelle applicazioni di Meta, questa opzione è nascosta nei meandri del menu.

Bisogna cliccare in basso a destra sull’immagine del proprio profilo, quindi sulle tre linee te in alto e scegliere la voce impostazioni. A questo punto cliccate su account e quindi su uso dati mobili: controllate che la voce modalità risparmio dati sia spenta.

L’obiettivo di questa panoramica, ovviamente, non è indirizzarvi verso una o l’altra direzione, ma aiutarvi ad avere le idee chiare sulla situazione e a scegliere gli strumenti giusti per sfruttare le potenzialità di questo social. A voi le valutazioni in base ai vostri obiettivi e all’utilizzo che vorrete farne!

Laura Fasano: Tech blogger e content creator di formazione psicologica (laureata in Psicologia per il Benessere: empowerment, riabilitazione e tecnologia positiva). Da anni il suo obiettivo è aiutare le persone a comprendere come il mondo digitale e la tecnologia possano essere utili per sviluppare risorse, competenze, opportunità e benessere.
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