Mentre scriviamo la recensione di Xiaomi 12 Pro, anticipando nel titolo il nostro apprezzamento, ci assale il dubbio che abbia ragione chi ci segnala spesso che abbiamo un metro di giudizio un po’ generoso.
Ci piace l’idea di tornare su questo argomento, per spiegare quale è il nostro approccio quando facciamo le nostre recensioni: teniamo d’occhio specifiche tecniche e prezzo, ma non solo il nostro principio base nella valutazione di ciò che proviamo.
Ecco perché, in alcuni casi, le nostre valutazioni sono un po’ diverse rispetto al cosiddetto “mainstream”, perché ci piace immaginare l’esperienza d’uso con un prodotto, senza doverne per forza cercare i difetti.
E qui torniamo alla recensione del nuovissimo Xiaomi 12 Pro, uno smartphone che non è esente da difetti, ma che nel complesso rappresenta un proposta molto interessante, in grado di competere con tutti i migliori cellulari Android del mercato. Nella sfida con OPPO e con Samsung può contare anche su un vantaggio nel prezzo, se vogliamo mettere Xiaomi 12 alla pari di Find X5 Pro e di Galaxy S22 Ultra.
Sottolineiamo però che non mancano i margini di miglioramento in alcuni casi anche molto evidenti, in particolare nella qualità delle riprese video, che nonostante i miglioramenti e le promesse di effetti speciali mirabolanti del software, sono ancora un passo indietro rispetto alla concorrenza.
Design e display
Non vi nascondiamo che apprezziamo particolarmente il design di Xiaomi 12 Pro, per la sua semplicità, per la sua compattezza, ma soprattutto per il fatto che il materiale con cui è realizzato non cattura le impronte digitali.
C’è un grande display da 6.73 pollici, con bordi curvi: purtroppo anche questo modello, come quelli di altri marchi che hanno scelto questa soluzione con i bordi curvi soffre il problema dei tocchi fantasma, ovvero di pressione sul display che sono date dalla mano per impugnarlo saldamente e che sono percepiti come click sullo schermo.
In ogni caso, aspetto molto semplice e pulito, sensore infrarossi nella parte superiore, niente connettore per le cuffie, blocco della fotocamera se vogliamo tradizionale ma comunque gradevole. Rispetto ad altri modelli rimane il fatto che tale blocco sporge solo da un lato e quindi appoggiando il telefono su una superficie tende a non essere stabilissimo, ma il pregio di questo smartphone è che quantomeno non cammina da solo quando viene appoggiato su un tavolo. Il peso di 205 grammi e lo spessore da 8.2 mm conferiscono un aspetto “slim” e maneggevole al cellulare di Xiaomi.
Lo schermo LTPO AMOLED ha definizione WQHD+, con refresh rate fino 120 hz, con ratio 20:9 e 512 pixel per pollice: nella sua configurazione di default la definizione viene abbassata a FullHD+, molto probabilmente per contenere i consumi. In effetti, l’impatto sui consumi quando si alza la definizione e chiaramente percepibile.
Lo schermo di Xiaomi 12 Pro ha una luminosità massima pazzesca, con tutte le funzioni che ci si aspetta per un top di gamma moderno, HDR10+, Dolby Vision, riproduzione di 1 miliardo di colori.
Abbiamo riscontrato una leggibilità sempre al top in tutte le condizioni, con un contrasto molto vivo e una riproduzione dei colori estremamente accurata. Sul fronte dello schermo Xiaomi 12 Pro compete con chiunque ad armi pari.
Rispetto ad altri flagship oggi in circolazione, Xiaomi 12 Pro non ha una certificazione IP, anche se non si può escludere che la sua costruzione sia comunque water e dust Proof. Non avere la certificazione IP67 o IP68 rappresenta un punto a sfavore rispetto alla concorrenza.
Hardware e software
La scheda tecnica del nuovo smartphone Xiaomi 12 Pro è perfettamente in linea con quella dei migliori cellulari lanciati nel 2022: il nuovo processore Snapdragon 8 Gen 1 è abbinato a 8 oppure 12 GB di RAM, con memoria interna che può essere da 128 o 256 GB.
Nell’esperienza pratica di tutti i giorni questo si traduce in una velocità sempre elevatissima, con una sensazione di reattività che pochi altri smartphone di questa generazione offrono. Un po’ come con realme GT 2 Pro, quando si usa Xiaomi 12 Pro si percepisce sempre la potenza che questo processore riesce a mettere a disposizione degli utenti.
Non c’è espansione di memoria, come ormai capita sempre più spesso, perché il rischio è che si usi il supporto sbaglio e le prestazioni dello smartphone peggiorino: nel dubbio, le aziende evitano il rischio, lo fa anche Xiaomi nel suo 12 Pro.
Molto interessante invece il comparto audio, grazie ai quattro altoparlanti messi a punto da Harman Kardon: curiosamente, parliamo di un’azienda di proprietà di Samsung che ha contribuito a rendere più competitivo un prodotto della concorrenza. Difficilmente sul mercato si troveranno smartphone con una qualità audio migliore degli altoparlanti, probabilmente l’unico in grado di competere è iPhone 13 Pro.
La memoria è velocissima, usa la standard UFS 3.1, ci sono il wifi 6E, il bluetooth 5.2, NFC per i pagamenti elettronici e ovviamente c’è la piena compatibilità con il 5G.
Il sensore per le impronte è posto sotto il display ed è discretamente veloce, anche se non sembra perfettamente calibrato, perché abbiamo ripetuto già diverse volte la registrazione dell’impronta, probabilmente quando abbiamo fatto le prime avevamo le dita con crema o magari detergente, perché con la pelle secca Xiaomi 12 Pro non ha riconosciuto il dito.
Sembra invece risolto l’atavico problema dei sensori di prossimi di Xiaomi, che in questo caso sembra lavorino nel mondo corretto, accendendo e spegnendo il display quando Xiaomi 12 Pro si avvicina o allontana dal volto.
La fotocamera di Xiaomi 12 Pro
Ancora una volta, le valutazioni sulla carta si incrociano con l’esperienza reale sul campo: dal punto di vista prettamente teorico, quella di Xiaomi 12 Pro è la proposta meno interessante tra i flagship in circolazione, perché si parla di un cellulare con un grandangolo senza autofocus, mentre lo zoom ottico arriva solo a 2X.
Eppure… Quando si usa questo smartphone il risultato è assolutamente eccellente, in linea, se non superiore a ciò che si ottiene con altri flagship del 2022.
Il sensore principale di Sony, in effetti, si comporta in modo esemplare in molteplici contesti e l’elaborazione del software compensa anche le mancanze come l’autofocus sul grandangolo.
Abbiamo portato Xiaomi 12 Pro in viaggio in questi giorni e abbiamo potuto apprezzare la sua versatilità quando si parla di fotografia.
E’ vero che lo zoom è un po’ limitato con il suo 2X, ma lo è altrettanto che spesso cifre da fantascienza come i 100X ibridi sono in realtà materiale di marketing più che di reale consistenza nell’uso quotidiano.
Il registro cambia decisamente quando invece si parla di video, perché forse per qualche difetto di gioventù, o forse semplicemente per qualche limite strutturale, la qualità è buona ma non eccellente. La stabilizzazione dei video, anche nella sua versione (teoricamente) più efficiente non sortisce gli effetti sperati.
Non solo, perché Xiaomi 12 Pro fatica nel mantenere il fuoco, soprattutto quando ci sono situazioni con trame complesse e una luminosità ridotta. Siamo in attesa di ulteriori aggiornamenti del software per poter verificare se questo sia un male di gioventù oppure un limite permanente.
Cambia tutto invece quando si girano video con una luminosità elevata, perché allora la videocamera si comporta bene e riesce a gestire le riprese con una buona qualità, pur senza eccellere. Bisogna però notare che molte delle funzioni speciali immaginate da Xiaomi si possono utilizzare solo ed esclusivamente quando si adotta una risoluzione fullHD.
Buono il livello della selfie cam, da 32 mpx, con ottime foto soprattutto quando c’è una buona illuminazione.
Batteria
La batteria di Xiaomi 12 Pro non è particolarmente capiente, ma questo non ci sorprende, perché l’azienda ha puntato soprattutto sulla disponibilità di un sistema di ricarica estremamente veloce che sfrutta un caricatore da 120 W. Con questo sistema si va da zero a 100 in meno di 20 minuti.
C’è anche una ricarica wireless da 50 W, in grado di andare da zero 100 in poco più di 40 minuti.
Un sistema di ricarica così veloce diventa particolarmente utile nel momento in cui la batteria garantisce una una buona autonomia, ma non può andare oltre la singola giornata lavorativa. Quando ne abbiamo fatto un uso davvero intenso, siamo arrivati a fine giornata con circa il 15% di autonomia residua.
Recensione Xiaomi 12 Pro, le conclusioni
Come sempre accade, anche per la recensione di Xiaomi 12 Pro stiamo cercando di riordinare la nostra esperienza in un pensiero sintetico: il nuovo smartphone Xiaomi se guardato solo sulla carta presenta molteplici lacune rispetto agli altri top di gamma oggi disponibili.
Se però lo si carica, lo si mette in tasca e si esce per una normale giornata lavorativa, presenterà un ottimo compagno di viaggio, con una buona qualità in quasi tutto quello che gli viene chiesto di fare.
Complessivamente abbiamo trovato l’esperienza molto positiva, pur consapevoli di alcuni limiti come quelli nel girare video con poca luminosità, oppure quello dello zoom molto limitato.
Xiaomi 12 Pro ci è piaciuto e ne possiamo approvare l’acquisto senza alcun tipo di dubbio.
– Ricarica super veloce
– Qualità dell’audio
– Non c’è certificazione IP
– Lo zoom è solo 2X