Tra gli oggetti più utili e importanti disponibili per la smart home c’è sicuramente il rilevatore di monossido di carbonio, la cui utilità e riconosciuta da moltissimi italiani, ma la cui presenza nelle nostre case è ancora troppo bassa.
Secondo i dati pubblicati da Netatmo, il rilevatore di monossido di carbonio è presente solo in 1 casa su 10, anche se i dati del ministero della salute certificano che proprio la casa è l’ambiente più pericoloso per l’avvelenamento dato da questa sostanza.
Secondo le informazioni rilasciate dal ministero stesso, l’80% dei casi di avvelenamento da monossido di carbonio sono avvenuti all’interno delle mura domestiche, come conseguenza di un errato utilizzo dei sistemi di riscaldamento o di una cattiva manutenzione, ma tra le cause si possono inserire sicuramente anche malfunzionamenti accidentali.
Il rilevatore di monossido di carbonio può sicuramente contribuire a diminuire questo tipo di rischi, perché è in grado di rilevare tempestivamente una concentrazione di monossido e di avviare immediatamente segnalazioni acustiche e luminose per avvisare i presenti all’interno di uno spazio chiuso.
Considerato che il 95% degli italiani sa cosa sia il monossido di carbonio e quali siano i rischi connessi, è davvero singolare pensare che solo il 10% degli italiani si sia attrezzato per evitare pericoli.
Il monossido di carbonio, infatti è un gas tossico incolore, inodore, insapore e non irritante, ragione per cui molto spesso i casi di intossicazione risultano particolarmente gravi, perché gli abitanti di spazi chiusi non si rendono conto di quanto sta accadendo.
La stufa, il camino, i fornelli a gas e gli apparecchi per il riscaldamento rappresentano i principali pericoli per le fughe di monossido di carbonio.
Il rilevatore di monossido di carbonio può essere utilizzato con un’installazione multipla in diversi punti della casa, oppure semplicemente posizionato nei luoghi più a rischio, in particolare quelli dove ci sono un camino oppure la cucina a gas.
Addirittura un quarto degli italiani non sa cosa sia il rilevatore di monossido di carbonio, con una percentuale più elevata di scarsa conoscenza tra le donne.
Come usare il rilevatore di monossido di carbonio
Esiste molta confusione sull’utilizzo dei rilevatori di monossido di carbonio, perché il loro funzionamento viene spesso confuso con quello dei rilevatori di fumo.
Bisogna infatti sapere che il fumo è più leggero dell’aria e quindi sale velocemente verso l’alto, per questo ragione i rilevatori di fumo vanno installati sul soffitto. Il monossido di carbonio, invece, ha la stessa pesantezza dell’aria e quindi tende a stazionare ad un’altezza media all’interno degli ambienti, per questo motivo il rilevatore di monossido di carbonio va installato sul muro ad altezza uomo e possibilmente ad una distanza non superiore ai 2 m dal punto dove viene potenzialmente emesso il monossido.
Come scegliere il rilevatore di monossido di carbonio
In passato, il rilevatore di monossido di carbonio richiedeva un’alimentazione e quindi la sua installazione poteva risultare difficoltosa, oggi invece grazie alle soluzioni smart di diversi marchi oggi disponibili sul mercato, si possono trovare rilevatori che funzionano a batteria, con durate che si classificano nell’ordine di anni.
Il rilevatore di monossido di carbonio di Netatmo, funziona con una sola batteria che dura addirittura 10 anni, la durata di vita massima del rilevatore di monossido, che poi va sostituito.
Anche Google Nest offre una soluzione di questo tipo, ma sono molti i prodotti oggi presenti sul mercato con un prezzo che di solito si aggira intorno ai 100 €.
Il rilevatore di monossido di carbonio, nelle abitazioni in cui si usa fiamma libera o sistemi di riscaldamento un po’ datati, può risultare davvero fondamentale per la sicurezza di chi ci vive. Un investimento molto ridotto per uno strumento molto prezioso, in grado di emettere un avviso sonoro in caso di concentrazione anomala del monossido di carbonio, oppure di inviare immediatamente notifiche agli smartphone collegati, che potrebbero anche essere quelli di persone che non risiedono dentro la casa, per un intervento tempestivo anche dall’esterno.
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