Tecnologia per anziani, intervista a Mauro Invernizzi di Emporia

Ci chiediamo spesso che cosa possa fare la tecnologia per gli anziani, frase a cui potremmo attribuire due diversi significati.

Da un lato c’è sicuramente la tecnologia che viene sviluppata per supportare gli anziani e per migliorare la loro assistenza, ma noi in questo caso ci riferiamo alla tecnologia che gli anziani stessi possono utilizzare, per migliorare la loro vita e per godere di maggiore sicurezza nelle loro giornate.

Di questi argomenti abbiamo parlato con Mauro Invernizzi, Country manager di Emporia, società austriaca, specializzata nei prodotti di tecnologia mobile per utenti “senior”.

Intervista a Mauro Invernizzi di Emporia

Luca Viscardi: Perché la tecnologia oggi può essere importante per quelli che oggi chiamiamo “Senior”?

Mauro Invernizzi: Gli over 75 in Italia sono circa 7 milioni di persone. Questo cosa significa? Che se queste persone non hanno un aiuto tecnologico sono isolate, e la solitudine diventa un rischio. Il supporto della tecnologia può aiutarli a facilitare le comunicazioni con il mondo esterno e in linea di principio anche per un miglior supporto medico, oltreché aiutare ad abbattere molte barriere di comunicazione che si sono create in questo periodo di pandemia e che non possiamo escludere possano tornare in futuro.

Luca Viscardi: Come sta cambiando la digitalizzazione degli over 65? Lo chiedo perché oggi quando si parla di tecnologia per anziani bisogna tener conto di un fatto. I primi cellulari risalgono al 1990, sono ormai più di 30 anni. Chi ha 70 anni oggi ne aveva 40 ai tempi dei cellulari. Quindi tutto sommato si pensa che ormai dovrebbe essere abbastanza avanzata l’adozione di queste tecnologie.

Mauro Invernizzi: E’ vero, ma c’è ancora il problema degli over 75, in cui c’è una quota molto importante di persone poco avvezze all’uso della tecnologia. Infatti il nostro target di riferimento si sta spostando negli anni. Quello che dici è corretto, ma si apre un tema diverso: tra gli over 75 oggi c’è una quota importante che ancora oggi sta usando un telefono 2G. 

In Italia si vendono mediamente all’anno 1.300.000 telefoni 2G. Il che significa che questi signori oggi possono solo fare telefonate e mandare sms. Ed è il motivo per cui abbiamo lanciato i nostri prodotti 4G LTE.

Siamo in grado di andare a intercettare proprio chi non vuole fare il salto verso lo smartphone, ma preferisce mantenere la comodità e la sicurezza di un telefono con i tasti. Gli operatori potrebbero essere un canale importante in questo passaggio, soprattutto ora che viene abbandonata la tecnologia 3G anche da parte di TIM.

Questo rappresenta anche un valore, perché porta sul mercato utenti che probabilmente, anche se poco, potrebbero usufruire dei dati mobile. E se cominciano ad utilizzare i dati in modo semplice, poi aumenta questa voglia di imparare.

Tieni presente che le persone più anziane, quando si rendono conto di essere in grado di fare qualcosa di nuovo, sono molto curiose: vogliono imparare ancora, trovare delle sinergie tra di loro per dialogare, per comunicare, per condividere storie, anche con prodotti che non avevano mai utilizzato prima.

Il tablet è un prodotto fondamentale

Luca Viscardi: Avete lanciato da poco il tablet Emporia Tab e forse con la pandemia, una delle cose che abbiamo scoperto è proprio che il tablet è diventato un anello di congiunzione fondamentale per i senior in chiave digitalizzazione, più di quanto sia successo per i computer. Probabilmente, se parliamo di tecnologia per anziani, questo è un prodotto fondamentale.

Mauro Invernizzi: Direi che la finalità è proprio questa.  Oggi tu puoi trovare qualsiasi tipo di tablet, però il fatto di poter portare una user experience simile a quella che offriamo con gli smartphone su uno strumento dal display più ampio, garantisce ai senior un modo più semplice di muoversi in internet.

Al lancio del tablet ci è stato richiesto se fosse possibile vedere la televisione tramite le applicazioni Netflix e altre piattaforme simili.

Ecco, c’è questa voglia di trovare una soluzione che li faccia arrivare a dei contenuti che mai si sarebbero aspettati di poter utilizzare in modo così semplice con un prodotto standard. 

Luca Viscardi: E quali sono gli elementi di scelta importanti oggi nel segmento della tecnologia per anziani? Rispetto la proposta che c’è per il pubblico senior? Perché noi tendiamo sempre a guardare il prezzo e ad andare poco oltre. Per esempio, quali sono gli elementi distintivi di Emporia oggi rispetto alla concorrenza?

Mauro Invernizzi: Negli smartphone siamo riusciti a integrare delle caratteristiche uniche nel loro genere. Si pensi al modello Smart 5 con la sua Smart Cover.  

Non è una cover tradizionale, ma la possibilità di avere quattro funzioni immediate che sono quelle che in realtà si utilizzano molto di più.  

La finalità delle quattro icone è di poter usare il telefono anche quando “è chiuso”: puoi già muoverti, fare chiamate dirette, puoi fare video, puoi fare le foto e quant’altro. Quella è stata una scelta di dare un valore aggiunto ad uno smartphone Android. 

Aggiungo che negli smartphone oggi siamo gli unici ad avere il contactless.  Abbiamo attivato una collaborazione con delle banche molto importanti, per i quali abbiamo inserito direttamente sul nostro smartphone la loro applicazione. 

E poi c’è il tablet Emporia Tab 1. Abbiamo preso lo stesso principio di interfaccia che abbiamo sugli smartphone. L’abbiamo portato sullo schermo dieci pollici e mezzo, con un caricatore da tavolo che è in grado di aiutare gli utenti anche quando sono semplicemente seduti, svolgendo la funzione di supporto da tavolo, utile anche quando si usa il tablet in cucina.

Abbiamo studiato il supporto perché possa essere sistemato anche a muro, anche in questo caso per supportare videochiamate, fruizione di contenuti multimediali, in alcuni casi potrebbe addirittura sostituire un piccolo televisore.

Vedremo un giorno uno smartwatch per anziani?

Luca Viscardi: Arriverà il momento dello smartwatch per il pubblico senior? E’ l’anello mancante nell’ambito della tecnologia per anziani?

Mauro Invernizzi: Questa è una bella domanda. Direi di sì, nel senso che noi ci stiamo pensando. Con il governo austriaco abbiamo in corso un test per poter sviluppare un prova in collegamento wireless, con un’applicazione fatta da una società certificata dal ministero della Sanità austriaca, che consente il collegamento con la farmacia e il medico.  

Si ritiene che avere sotto controllo l’andamento della propria salute sia un vantaggio, soprattutto perché persone che vivono da sole non hanno la capacità di andare dal medico o di andare in farmacia in autonomia. 

Stiamo pensando anche ad uno smartwatch perché ci sono delle indicazioni date delle ricerche fatte, secondo cui molti utenti chiedono di avere uno strumento con un duplice scopo come questo. 

Da un lato controllare l’attività fisica, anche se non hai lo smartphone a portata di mano, dall’altro lato, invece, si desidera un dispositivo che sia in grado anche di raccogliere parametri biomedici ed elaborarli, per interpretarli.

Senza dimenticare che l’orologio può essere anche uno strumento fondamentale per la localizzazione di una persona, funzione che con alcune patologie della terza età può essere un vero e proprio salva vita.

Guarda la nostra prova del tablet Emporia Tab

Nei giorni scorsi abbiamo presentato il nuovo tablet Emporia Tab 1, che nasce con un’interfaccia utente è pensata proprio per un utente maturo, con una personalizzazione di Android che rende l’utilizzo del tablet ancora più semplice ed intuitivo. Il tablet tra i prodotti di tecnologia per anziani è forse uno dei più importanti, per il compito che può assolvere.

Nel nostro video trovate la prova sul campo del tablet Emporia Tab 1, che abbiamo fatto provare a Loredana, utente che non aveva mai usato in precedenza quel dispositivo.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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