Tra le tante piattaforme che ormai abbbiamo a disposizione, quali sono le app più usate per lo streaming? Abbiamo raccolto alcune notizie e oggi su MisterGadget.tech vediamo quali sono i trend per il 2024.
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Il 2023 ha portato con sè molti cambiamenti ai costi degli abbonamenti alle piattaforme streaming e sul modo in cui gli utenti possono fruirne. In primavera abbiamo assistito ai cambiamenti adottati da Netflix sull’uso degli account condivisi. Abbiamo finito l’anno con l’annuncio della piattaforma anti-pirateria Piracy Shield, rilasciata poi ufficialmente nello scorso Febbraio.
Le app che sono cresciute di più nel 2023
Nonostante i cambiamenti che hanno scosso il mercato dello streaming, i numeri sembrano dare ragione alle due maggiori aziende attualmente sul mercato. In Italia, Disney+ e Netflix hanno visto le loro quote di mercato in crescita nonostante tutto. Lo confermano i dati del terzo trimestre dell’anno elaborati da JustWatch, l’app che permette di sapere dove è visibile un film o una serie senza doverla cercare ovunque. Amazon Prime Video dalla sua ha registrato un +10% rispetto al 2022.
Delle piattaforme a pagamento internazionali, Netflix resta ancora leader del mercato italiano, con una quota del 30%, seguita da Amazon Prime Video al 27% e da Disney Plus al 20%. Agli altri rimangono sostanzialmente le briciole. Insieme, Sky Go e Now TV sono all’8% (dal 9% di un anno fa), Infinity sale dal 2% al 4% e invece Tim Vision crolla dal 6% del 2022 all’attuale 2%.
Aprendo l’orizzonte al mercato generale, rilasci di nuovi contenuti di successo hanno decisamente aiutato Disney+ a non perdere quota. “The Mandalorian”, “Loki” e “Obi-Wan Kenobi” hanno visto schizzare nella loro uscita le ore passate sul servizio. Ma la divisione streaming ha assistito a numeri contrastanti. Una perdita per Disney+ di 1.3 milioni di abbonati nell’ultimo trimestre del 2023, quello in cui abbiamo assistito all’introduzione dell’aumento di prezzo. Le perdite sono però calate di 300 milioni di dollari. Per il 2024 l’azienda ha l’ambizioso obiettivo di ottenere l’azzeramento e il raggiungimento della redditività.
Chi incassa il denaro generato dalle app più usate?
Secondo Nielsen ed il suo rapporto annuale di marketing, gli italiani guardano in media 2 ore e 42 minuti di contenuti streaming al giorno. Riteniamo interessante sottolineare un dettaglio: il 60% dei guadagni generati dalle applicazioni di entertainment nell’arco di un anno va a società basate negli Stati Uniti. Solo il 30% viene invece instradato verso la Cina, mentre Spotify da sola porta in Svezia il 10% del fatturato complessivo.
Ciò che però è ancora più interessante scoprire è come il mercato delle app più usate per l’intrattenimento sia profondamente diverso a seconda delle fasce di età che si analizzano. Dando un occhio a mercati attigui al nostro, come quello della Francia, della Germania e dell’Inghilterra, è davvero interessante notare come le applicazioni di riferimento per la generazione Z, i millennials e i Boomers siano completamente diverse.
Lo streaming è cambiato, ma come?
La dimensione del mercato globale dello streaming video è stata valutata a 106,83 miliardi di dollari nel 2023 e si prevede che si espanda a un CAGR (compound annual growth rate – tasso annuo di crescita composto) del 21,5% dal 2023 al 2030. Innovazioni come la tecnologia blockchain e l’intelligenza artificiale (AI) vengono utilizzate per migliorare la qualità dei video.
L’AI in particolare sta svolgendo un ruolo essenziale in tanti campi della cinematografia. Dal montaggio alle voci fuori campo, nella scrittura di sceneggiature e in molti altri aspetti della produzione e del caricamento di video. Si prevede che queste innovazioni influenzeranno positivamente la crescita del mercato. Molti fornitori di servizi di streaming video utilizzano l’intelligenza artificiale per migliorare la qualità dei contenuti video. Nel maggio 2016, la tecnologia AI è stata implementata da Netflix per creare un’esperienza personalizzata di qualità superiore per gli abbonati. L’AI ha realizzato automaticamente diverse pipeline di apprendimento automatico, che hanno offerto raccomandazioni di spettacoli/film/programmi.
Le app di streaming più utilizzate in Italia nel 2024
Al primo posto troviamo RaiPlay: l’app gratuita della Rai è la piattaforma di streaming più utilizzata in Italia, con oltre 18 milioni di utenti attivi.
Seconda in classifica ovviamente Netflix: il gigante dello streaming è la seconda piattaforma più utilizzata in Italia, con oltre 15 milioni di utenti attivi. Al terzo Amazon Prime Video, con oltre 12 milioni di utenti attivi, seguito da Disney+.
Infine Mediaset Infinity: l’app di Mediaset rappresenta la quinta piattaforma di streaming più utilizzata in Italia, con oltre 10 milioni di utenti attivi.menti molto simile a quello del mondo reale.
Streaming musicale: i podcast sono il nuovo trend
Il numero di utenti di streaming musicale in Italia è in continua crescita, con un aumento del 10% nel 2023 rispetto al 2022. Dall’analisi emerge che Spotify è la piattaforma di streaming musicale più utilizzata in Italia, con una quota di mercato del 35%. Seguono Apple Music (20%), Amazon Music (18%) e YouTube Music (15%). Per quanto riguarda i podcast, Spotify è ancora la piattaforma leader con il 40% del mercato, seguita da Apple Podcasts (30%), Google Podcasts (20%) e Spreaker (10%).
I dati relativi alle app più usate per lo streaming, a quelle per l’intrattenimento e per l’ascolto di audio, sia gratis che a pagamento, ci danno ancora una volta uno spaccato molto chiaro di come lo smartphone stia diventando un centro multimediale, il cui utilizzo per le sole comunicazioni sta scemando molto velocemente. Il dato più interessante di questa ricerca è probabilmente quello relativo alle differenze di abitudine nelle diverse fasce d’età. Ormai nel mondo digitale c’è una frammentazione dei comportamenti molto simile a quello del mondo reale.
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