Nella giungla di modelli di Xiaomi, Redmi Note 11 Pro+ 5G è quello con il nome più complicato e il miglior rapporto prezzo qualità.
La recensione del nuovo smartphone Redmi Note 11 Pro+ 5G non potrebbe essere più semplice: è un prodotto ottimo. Fine della recensione.
Piccola considerazione a latere: quando diciamo un prodotto ottimo, pensiamo al prezzo di 339 euro a cui lo si può comprare nel momento in cui scriviamo la nostra recensione del Redmi Note 11 Pro+ 5G, aprile 2022. Dobbiamo però far notare che esiste un prodotto quasi identico, Redmi Note 11 Pro, che costa anche meno e garantisce le stesse performance.
Quando diciamo “quasi identico” siamo consapevoli che oltre alla velocità di carica cambia anche il processore, ma le due proposte, Qualcomm Snapdragon 695 e MediaTek Dimensity 920 sono molto simili. Cambiano anche i sensori fotografici, ma tra i 64 e i 108 mpx proposti l’unica vera differenza è l’effetto nelle attività di marketing.
Tra i numerosi pregi di questo smartphone non inseriremo il suo nome, perché ci vuole una certa dose di cinismo per inventarsi uno scioglilingua di questo genere, che alla fine potrebbe penalizzare lo stesso cellulare, non riuscendo a pronunciarne il nome dentro un negozio. Problema che in realtà non si porrà, perché la maggior parte degli utenti che comprano smartphone di questa fascia di prezzo, lo fanno partendo dal cartellino con la cifra da sborsare, senza nemmeno sapere cosa compreranno davvero.
Come è costruito il Redmi Note 11 Pro+ 5G?
Il primo impatto con Redmi Note 11 Pro+ 5G è subito gradevole, perché lo smartphone presenta un’eccellente qualità costruttiva, pur essendo realizzato in materiale plastico, con una linea che combina una buona ergonomia con soluzioni tecniche di ottimo livello.
Sul tema del ergonomia potremmo discutere a lungo, perché dal nostro punto di vista spigoli un po’ più vivi rendono lo smartphone più facile da trattenere, ma soprattutto evitano lo sgradevole effetto del doppio tocco che si genera spessissimo sugli schermi curvi. Si impugna il cellulare premendo un po’ più forte per evitare che cada e il display sente il tocco della mano che impugna il telefono come un comando, quindi se si preme sul display per selezionare un’icona, non succede niente.
Per questo motivo noi preferiamo forme più squadrate, ma capiamo perfettamente che siamo nell’ambito del gusto e quindi vi toccherà guardare da vicino Redmi Note 11 Pro+ 5G per capire se faccia al caso vostro.
Dunque parte posteriore in plastica, struttura in metallo, peso superiore ai 200 g e un blocco della fotocamera che sporge davvero tanto sulla parte posteriore del cellulare.
Tra le caratteristiche immediatamente visibili ci sono il connettore per la cuffia, gli altoparlanti stereo, il sensore ad infrarossi e il connettore USB-C. Stiamo provando la colorazione scura di questo modello che è probabilmente la più sobria, così come molto gradevole è la versione verde, quella azzurra con un colore cangiante è sicuramente più casual.
Nel nuovo smartphone Redmi Note 11 Pro+ 5G ci sono due Sim, con l’espansione di memoria che condivide lo spazio con la seconda SIM, bisognerà quindi scegliere se usare due Sim oppure una Sim e l’espansione di memoria; c’è la certificazione IP53.
il sensore per le impronte digitali che è incorporato nel tasto di accensione, particolarmente bene, veloce e reattivo come a noi piace particolarmente.
Come è fatto il display di Redmi Note 11 Pro+?
Lo schermo del Redmi Note 11 Pro+ 5G è uno dei suoi punti di forza: diagonale da 6.67″ super AMOLED, con tutti gli addendum che piacciono tanto in questo periodo. HDR10+, refresh rate a 120 hz, luminosità di picco da 1200 nits, una specie di faro da stadio.
A proteggere il display di Redmi Note 11 Pro+ 5G c’è il gorilla glass 5, non è la migliore soluzione possibile ma è in linea con questa fascia di prezzo.
Cosa si può dire dell’esperienza d’uso di questo schermo: in realtà oggi sono scomparse le produzioni di scarsa qualità, in cui a volte siamo incappati in passato, per cui con scarsissima originalità vi diremo che il display di questo cellulare si comporta sempre bene, al di sopra probabilmente delle aspettative che siano in questa fascia di mercato.
Come funziona Redmi Note 11 Pro+ 5G?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo analizzare un po’ l’hardware di Redmi Note 11 Pro+ 5G, costruito intorno al processore MediaTek Dimensity 920, a 6 nm, che sta diventando uno standard per questa fascia di mercato, grazie alla compatibilità con il 5G, alla presenza del Wifi 6 e prestazioni di buon livello, che non raggiungono picchi di performance tipici degli smartphone creati per chi gioca, ma sono perfette per l’uso quotidiano.
Come sempre accade Xiaomi si diverte a realizzare 147 versioni dello stesso smartphone, con ogni combinazione possibile tra dimensione della memoria RAM e memoria interna: Redmi Note 11 Pro+ 5G non si sottrae a questa tradizione, con una versione 6 + 128, a cui si affiancano quelle 8 + 128 e 8 + 256.
Se si combinano i colori con le diverse versioni, si scopre facilmente che esistono ben nove versioni di questo cellulare. Non vorremmo mai essere un magazziniere di Xiaomi, perché c’è da farsi venire il mal di testa con un inventario di questo genere.
Poiché nessuno regala niente, nemmeno Xiaomi, la versione della memoria è la UFS 2.2, che non è la più recente presente sul mercato.
In realtà tutti questi dati tecnici messi insieme dicono molto poco: la sostanza è che questo cellulare funziona molto bene in tutte le condizioni, tende a scaldarsi un po’ quando si usano i giochi per un lungo periodo, così come tende a scaldarsi leggermente quando si usa la ricarica super veloce da 120 W di cui parleremo successivamente.
Non abbiamo molto da dire sul software, che è condiviso con tutti i modelli di Xiaomi in circolazione: È un po’ come se voi compraste una Volkswagen da 10.000 € e trovaste al suo interno un allestimento identico a quello dei modelli che vengono venduti a 60.000 €. Con una dotazione del software uguale tra i diversi modelli, è difficile riuscire a valorizzare il sistema operativo come punto di forza di un telefono: la personalizzazione di Xiaomi di Android 12 è discreta, con tutto ciò che serve nell’uso di tutti i giorni.
Non ci sono però soluzioni particolari, funzioni esclusive o altri dettagli da sottolineare per l’esperienza d’uso di Redmi Note 11 Pro+ 5G.
In linea del tutto generica, la risposta alla domanda su come funziona Redmi Note 11 Pro+ 5G è perentoria: bene.
La fotocamera di Redmi Note 11 Pro+ 5G
Dovendo affrontare il capitolo dedicato alla fotocamera di Redmi Note 11 Pro+ 5G, cominciamo ad avere qualche segno di cedimento, perché potreste prendere una qualunque recensione, di qualunque smartphone di questa fascia di prezzo e probabilmente leggereste sempre le stesse identiche parole da parte di tutti coloro che fanno recensioni.
Però il problema non è nascosto tra coloro che fanno le recensioni, ma dentro i telefoni, che essenzialmente oggi sono tutti uguali. Il sensore da 108 megapixel che è stato adottato per Redmi Note 11 Pro+ 5G viene usato su almeno 50 altri prodotti che sono presenti sul mercato, la metà dei quali è realizzata dalla stessa Xiaomi. Inevitabilmente, la performance è praticamente identica su tutti questi cellulari, motivo per cui le nostre prove sembrano dei banali “copia e incolla”.
Le foto sono di buona qualità quando ci si trova in condizioni ottimali, discrete quando c’è poca luce, bisogna sempre e comunque utilizzare la modalità HDR altrimenti le immagini sono chiaramente sovraesposte.
Gli altri due sensori, il grandangolo da 8 megapixel il sensore macro da 2 megapixel sono un po’ come le comparse di un film che non parlano mai: la loro presenza è necessaria per completare la proposta, ma il loro apporto complessivo è del tutto irrilevante.
Bisogna invece notare che la modalità ritratto non sempre è precisa: nel mio caso, essendo io diversamente pettinato, la funzione di scontornare il soggetto viene fatta in modo molto semplice, ma se vengono scattate foto a chi porta i capelli ricci, il risultato è molto meno preciso.
Il sensore frontale da 16 megapixel si comporta bene, ma con un’apertura F/2.5 non si possono chiedere miracoli, soprattutto con poca luce.
Abbiamo sempre qualche perplessità sulla qualità delle riprese video che è discreta, ma questo è uno degli ambiti in cui si vede molto chiaramente la distanza tra gli smartphone di fascia media e quelli di qualità superiore.
Quanto dura la batteria di Redmi Note 11 Pro+ 5G?
Nella batteria di Redmi Note 11 Pro+ 5G, ma forse è meglio dire nella sua ricarica, risiede la vera differenza tra questo modello è quello in commercio senza il “+” finale.
Perché tutti gli altri dettagli sono condivisi tra i due modelli, che si distinguono solo ed esclusivamente per la velocità di ricarica, che in questo caso è di 120 W, il che significa che si va da 0 a 100% nell’arco di circa 20 minuti. Xiaomi dice che sono 15, ma diamo il beneficio di un minimo scarto.
Però, curiosamente, la batteria di questa versione è più piccola di quella del modello meno blasonato: siamo a 4.500 mAh nel Pro+ contro i 5.000 del Pro che si ricarica con un adattatore da 67 watt.
Per rispondere alla domanda su quanto dura la batteria di Redmi Note 11 Pro+ 5G, possiamo dire che per moltissimi utenti con un utilizzo moderato una singola ricarica può durare anche due giorni, in particolare per quelli che non usano le reti 5G.
Recensione Redmi Note 11 Pro+ 5G, le conclusioni
Per concludere la recensione del Redmi Note 11 Pro+ 5G possiamo semplicemente replicare la prima riga di questo articolo: è uno smartphone ottimo. Tutto lo sproloquio che abbiamo messo in mezzo a queste frasi, serve per capire la motivazione della nostra valutazione.
Xiaomi ha messo dentro questo smartphone tecnologia di buon livello, con un equilibrio complessivo molto gradevole, condendo tutti questi elementi con un prezzo molto competitivo. Cosa si potrebbe volere di più?
+ Wifi 6
+ Display di ottima qualità
+ Audio Stereo
– Qualità foto notturne