Il bisogno di prendersi cura della propria salute mentale cresce sempre di più. Dopo Spagna e Inghilterra, arriva anche in Italia TherapyChat: la piattaforma online nata per abbattere gli stereotipi sulla cura psicologica rendendola più semplice e accessibile.
Nonostante si tratti di un bisogno molto più diffuso di quanto potremmo immaginare, il tema della salute mentale è per molti ancora un taboo. Questo accade soprattutto in Italia, dove stereotipi, pregiudizi e pressioni sociali impediscono a tante persone di chiedere aiuto ad un professionista.
Un bisogno in forte crescita: come stanno gli italiani
Per mettere a fuoco la salute mentale degli italiani, TherapyChat si presenta con una ricerca in collaborazione con Ipsos che evidenzia come nell’ultimo anno il 35% degli italiani abbiamo percepito un peggioramento del proprio stato emotivo.
Ben 4 persone su 10 hanno dichiarato di aver sentito il bisogno di rivolgersi ad un professionista della salute mentale, ma solo il 12% ha poi deciso di fare il passo concreto.
Il report ha indagato anche le motivazioni che trattengono gli italiani dall’intraprendere una terapia, nonostante il bisogno. Il 10% degli intervistati non ritiene utile l’intervento di un professionista, il 15% non sa nello specifico a chi rivolgersi o non è sufficientemente informato sul ruolo di psicologi e psicoterapeuti. Un altro dato impressionante rivela che il 37% degli italiani non intraprende un percorso con lo psicologo per ragioni economiche. Quest’ultimi sono soprattutto giovani, categoria più esposta all’incertezza ed alle preoccupazioni sul futuro. In generale, le donne esprimono valutazioni molto più negative sul loro stato emotivo rispetto agli uomini.
Oltre i numeri, emerge con chiarezza la necessità sempre maggiore di appoggiarsi a figure professionali in grado di aiutare a prendersi cura della propria salute mentale, specialmente in seguito agli ultimi due anni, complicanti e sfidanti per diversi aspetti.
La psicologia online: in Italia arriva TherapyChat
Se, da un lato, la pandemia ha aggravato la sensazione di stress e preoccupazione, evidenziando molte problematiche psicologiche prima “sopite”, dall’altro ha finalmente portato allo scoperto le potenzialità degli strumenti digitali, in ogni ambito della nostra vita. L’impossibilità di avere contatti sociali ci ha spinti a scoprire che anche online si possono vivere emozioni e costruire relazioni. Proprio su queste basi si fonda l’idea della startup.
Quando parliamo di TherapyChat non dobbiamo farci ingannare dal nome. Si tratta di sedute di terapia psicologica proprio come quelle in presenza… solo che tramite la piattaforma i 50 minuti con lo psicologo si svolgono in videochiamata. Uno psicologo sempre a “portata di smartphone, tablet o pc”, un supporto psicologico senza limitazioni date dal luogo in cui ci troviamo, dalle possibilità economiche e dalla paura del giudizio altrui.
La startup spagnola fondata da Alessandro di Sario unisce le potenzialità del mondo digitale e dell’innovazione con la sfera della salute mentale. L’obiettivo è democratizzare e normalizzare la psicologia attraverso una piattaforma accessibile via web e mobile.
Al momento con TherapyChat collaborano più di 500 psicologi abilitati ed autorizzati ad esercitare in Spagna, Regno Unito e Italia. Una vasta possibilità di scelta che consente match sempre più accurati tra professionisti e pazienti, superando le distanze fisiche e linguistiche.
A questo proposito, è proprio un algoritmo, impersonato nell’assistente virtuale Cloe, a mettere in contatto pazienti e psicologi dopo aver posto ai primi una serie di domande per comprendere meglio caratteristiche, situazione ed esigenze di ognuno.
Privacy, semplicità di utilizzo ed accessibilità economica (il prezzo delle sedute parte da 34 euro) contribuiscono ad alleviare le preoccupazioni dei pazienti legate a pregiudizi e stigmatizzazione. Una videochiamata attraverso uno schermo può proteggere e incoraggiare ad agire ed esprimersi più liberamente.
Stiamo vivendo un momento storico in cui si pone maggiore attenzione alla salute mentale e al benessere, ma, soprattutto in Italia, c’è ancora tanta strada da fare. Anche tecnologia e innovazione giocano un ruolo importante in questa partita!