Le sale Lan italiane rischiano la chiusura: scopriamo i motivi

Una notizia davvero inaspettata scuote il settore videoludico italiano legato alle sale eSport e Lan, scoprite con noi cosa sta accedendo.

Da poche ore è arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia che l’ Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha bloccato tutte le sale Lan in Italia. Il conferimento avviene a seguito di un reclamo presentato dal titolare della società Led S.r.l, Sergio Milesi.

Fatta eccezione per le nuove direttive, quindi, non sarà possibile aprire tutti quei luoghi che sono definiti “parchi di intrattenimento digitali”, in pratica i locali nei quali è possibile usare una serie di apparecchiature da per giocare ai videogame a pagamento senza però vincite di denaro. L’annuncio arriva poche settimane dopo notizie positive come quella della ripresa di alcuni eventi dal vivo come quelli di Rainbow Six Siege.

Cosa è una sala LAN?

Le sale LAN, il cui nome deriva da Local Area Network, la rete che di solito si installa in case, attività uffici per la navigazione internet: sono locali a cui si accedere per affittare postazioni dove sono installati computer, di solito con prestazioni molto potenti, per l’utilizzo di videogiochi.

Il loro utilizzo è organizzato con una tariffa a tempo, è possibile anche affittare più postazioni per organizzare i cosiddetti “LAN party”, per poter giocare in modalità multiplayer con i propri amici.

Spesso viene erroneamente confuso il concetto di eSports e di Sale LAN: in realtà, gli eSports sono solo una delle tipologie di videogiochi che possono essere utilizzate all’interno di una sala LAN. Nulla impedisce che, una volta affittata una postazione dentro una sala LAN, la si usi per un gioco sparatutto, piuttosto che per giocare a Poker On Line, o per altri titoli di genere diverso come Minecraft.

Il provvedimento di questi giorni dell’agenzia delle dogane e dei monopoli non ha nulla a che vedere con gli eSports come fenomeno, ma si fa spesso riferimento a questo nuovo movimento perché è una delle attività che si svolgono nelle sale LAN di tutto il mondo.

Cosa sta succedendo alle sale LAN?

I manager di eSport Palace di Bergamo, nel video pubblicato sui loro social network, riportano la loro versione dei fatti. I palazzetti dello sport digitali sembrano essere classificati alla pari con le sale giochi e, pertanto, sono stati bloccati in attesa di regolamentazione. Tutte i locali in cui è necessario pagare per utilizzare dispositivi di intrattenimento, quindi, sono bloccati perché, pur competendo con le sale giochi tradizionali, non rispettano le normative a cui queste ultime si devono attenere.

Perché le sale LAN sono state chiuse?

Cerchiamo di semplificare il tema: le sale giochi tradizionali, quelle con i famosi giochi “cabinati”, offrono le loro prestazioni attraverso la vendita di gettoni.

Le nuove sale LAN, quelle che invece affittano i computer con cui poi si può giocare al proprio titolo di videogioco preferito, basano il proprio business su un’offerta a tempo.

Questo significa che la sala LAN sa esattamente quanto incasserà da una postazione, mentre la sala giochi potrebbe vendere un gettone ad un giocatore esperto, che potrebbe occupare la postazione per ore ad una cifra irrisoria.

Non solo: le sale giochi sono sottoposte a controlli per la gestione delle postazioni, che non vengono invece effettuati per le postazioni delle sale LAN. Se questo non basta, c’è anche il tema dei giochi che vengono usati sul computer che viene affittato: teoricamente, un utente potrebbe usare il computer per accedere al poker online e questo imporrebbe di rispettare regole che invece si riferiscono al gioco d’azzardo. Oltre a questo, c’è un tema di diritti sui singoli titoli: sono teoricamente prodotti per l’intrattenimento domestico, come si regola il loro uso in locali pubblici?

Di fatto, c’è una disparità di condizione, che nell’esposto della LED srl si chiede di chiarire, stimolando di conseguenza la messa a punto di una nuova regolamentazione, in linea con la situazione reale. Quella che oggi pare una vessazione, rappresenta in realtà un’opportunità per chi gestisce le sale LAN.

Cosa succede ora nelle sale LAN?

Nel video pubblicato sui social, si vedono tutti i dispositivi all’interno dell’eSport Palace che attualmente hanno il sigillo dell’ Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. I proprietari spiegano anche come questi dispositivi non possano essere utilizzati fino all’arrivo di un ordine che li sblocchi ufficialmente.

Inoltre, l’autore del video afferma che questa disposizione penalizzerà anche eventi come le fiere dei videogiochi che saranno sospese. Riteniamo improbabile che eventi come Lucca Comics Milan Games Week vengano aboliti, poiché si tratta di eventi per i quali è richiesto un biglietto d’ingresso ma i cui stand sono gratuiti per tutti.

L’attività dei luoghi come l’ eSport Palace non sarà totalmente sospesa ma sarà limitata ai servizi di bar e negozio. La misura arriva in modo piuttosto inaspettato, ma è motivata dalla possibilità che questi locali vengano utilizzati illegalmente.

Poiché non esiste una regolamentazione, infatti, nulla impedisce ai gestori di queste sedi o a coloro che ne beneficiano di utilizzare i dispositivi per sfruttare e incoraggiare il gioco d’azzardo illegale. Abbiamo già fatto un esempio concreto: chi affitta una postazione in sala LAN potrebbe accedere a giochi d’azzardo on line, come ci si dovrebbe comportare in un caso simile?

Possiamo solo sperare che la questione venga risolta il prima possibile grazie a una regolamentazione delle attività che non precluda la loro esistenza, che potrebbe anzi essere un’opportunità per un’ulteriore crescita futura al riparo da sgradevoli sorprese.

Aggiornamento: l’agenzia dei monopoli e delle dogane ha fatto sapere che sono tre sale LAN sono interessate dai provvedimenti di sospensione delle attività. Sono le tre realtà che sono risultate non in regola durante i controlli, che hanno interessato quattro attività.

La sospensione delle attività è stata richiesta per la mancanza delle certificazioni relative ai computer in uso all’interno delle sale. Nessuna restrizione viene prevista invece per eventi che abbiano postazioni di gioco al loro interno.

Riccardo Ferrari: Studente di farmacia di giorno e scrittore di notte. Caporedattore, coordinatore e gestore delle componenti social e di pubbliche relazione di una piccola realtà: Natural Born Gamers. Nato con un joypad della prima PlayStation in mano e cresciuto con Final Fantasy, Metal Gear Solid e Resident Evil. Da lì non ha mai abbandonato il mondo videoludico, ho abbracciato anzi nuove passioni come il cinema, le serie tv ed il mondo della tecnologia.
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