Ci viene spesso chiesto cosa sia l’ultradefinizione e cosa cambi rispetto agli altri standard di trasmissione televisiva, cerchiamo di capire quali sono le principali differenze tra i vari livelli di definizione.
Capita spesso che nella nostra vita entrino parole di cui ci sfugge la comprensione, con cui conviviamo senza approfondirne il significato e le caratteristiche: tra queste c’è sicuramente l’ultradefinizione, che in alcuni casi viene chiamata Ultra Definizione, separando le parole, ma è facile trovare anche la sigla UltraHD, che si contrae in UHD, oppure si traduce in 4K.
Cosa è l’ultradefinizione delle TV? Cosa cambia tra FullHD e UltraHD?
Difficile comprendere perché ci sia stata questa proliferazione di termini, per descrivere uno standard di trasmissione televisiva, che migliora drasticamente la qualità delle immagini sullo schermo, dato che è di quattro volte superiore ai modelli FullHD.
Le immagini in ultradefinizione, o ultra definizione, sono composte da ben 8.3 milioni di pixel, con una dimensione che si misura in 3840 x 2160.
La maggiore definizione delle immagini, ovviamente, si traduce in un volume di dati superiore che bisogna trasmettere perché i contenuti possano essere visualizzati correttamente e con la massima qualità: questo è uno dei motivi che ha indotto a cambiare lo standard di trasmissione del digital televisivo terrestre, motivo per cui in questi mesi stiamo assistendo al cosiddetto “switch-off” con il successivo refarming delle frequenze.
La ragione per cui milioni di italiani sono chiamati a cambiare la TV sta nel fatto che viene modificato il modo in cui i dati vengono compressi e poi trasmessi, per permettere di distribuire più canali televisivi, con una definizione più elevata, utilizzando risorse inferiori dal punto di vista della banda utilizzata.
Rispetto al passato, quindi, migliora drasticamente la qualità delle immagini trasmesse dal televisore, di conseguenza cambia anche l’esigenza nel momento in cui si acquista un nuovo prodotto per la propria casa.
Se fino a ieri un televisore fullHD era più che sufficiente per coloro che utilizzano principalmente la televisione tradizionale, sia attraverso il digitale terrestre che il satellite, oggi è opportuno pensare ad un televisore in ultradefinizione, o UltraHD, per il proprio acquisto.
Cosa cambia tra 4K e Ultradefinizione, o UltraHD?
Come già anticipato, spesso la definizione di Ultradefinizione viene declinata con parole separate, quindi con Ultra Definizione, oppure con UHD o ancora 4K, ma in realtà, il 4K è un formato leggermente diverso, introdotto in ambito cinematografico.
La misura corretta del formato 4K è 4096 x 2160, differente rispetto all’ultradefinizione, perché cambia la proporzione tra i lati dello schermo e quindi l’aspect ratio delle immagini, che nei televisori è 16:9.
Di solito la definizione Ultradefinizione, o UltraHD e 4K coincidono per una pratica commerciale ormai assodata, ma il loro accostamento è tecnicamente impreciso.
Si vede la differenza tra FullHD e Ultradefinizione, o UHD?
Nonostante le attività promozionali, che vi diranno il contrario, per un occhio poco allenato, è molto difficile percepire differenze significative, quando ci si trova ad una distanza che sia maggiore di 2 metri e mezzo, con un televisore con diagonali inferiori a 65 pollici.
Discorso diverso, invece, quando la dimensione dello schermo aumenta e la distanza dal pannello diminuisce, ovviamente, la qualità della sorgente è indispensabile per una fruizione soddisfacente dell’ultradefinizione.
Nel 2022, meglio comprare una TV 8K oppure in Ultradefinizione, UltraHD?
Con lo switch off del digitale terrestre televisivo, milioni di italiani stanno cambiando la TV e molti stanno optando per una soluzione in Ultra Definizione. Nonostante oggi ci siano già televisori (e contenuti) in 8K, per molti anni ancora i prodotti 4K o UltraHD garantiranno una visione di ottima qualità, che si adatta all’uso della tv tradizionale, quella via satellite, dei videogiochi e delle piattaforme di streaming.
Il vero quesito, nel 2022, non è tanto se comprare un televisore 8K o 4K, quanto se scegliere un televisore OLED, LED o MiniLED, perché a parità di definizione la qualità delle immagini può cambiare drasticamente a seconda della tecnologia usata dallo schermo.
La differenza tra i diversi standard oggi offerti nei televisori sta soprattutto nel modo in cui vengono illuminati i pixel, nel modo in cui il televisore gestisce la quantità di pixel che si possono controllare contemporaneamente, così come è fondamentale il dettaglio del modo in cui viene gestita la riproduzione dei colori. Nei televisori OLED, per fare un esempio, il nero viene riprodotto spegnendo completamente il pixel, senza alcuna alimentazione: in questo modo il colore risulta più realistico e vengono ottimizzati anche i consumi del televisore. Ok
Pur con un prezzo di vendita più elevato, la nostra soluzione preferita rimane quella di un pannello OLED, anche se ci sono soluzioni alternative, come i televisori LG Nanocell, che combinano prezzo molto competitivo con prestazioni elevatissime.
Dovendo comprare un televisore oggi, non vale più la pena acquistare prodotti FullHD, o addirittura HD, la cui qualità oggi è ampiamente superata.
Purtroppo, però, anche la combinazione di tecnologia del pannello e sua definizione non è sufficiente per giudicare correttamente un televisore, perché entrano in gioco molti altri aspetti, come la frequenza di aggiornamento, oppure il supporto per standard avanzati come HLG e HDR.
Non basta: oggi altro elemento fondamentale, per poter scegliere accuratamente e adeguatamente il televisore che accompagnerà la propria vita per un periodo medio-lungo, è quello del software da cui è alimentato: in un’epoca in cui i servizi di streaming nascono con una frequenza incredibile, comprare un televisore con un sistema operativo chiuso rischia di tagliare fuori un utente dai nuovi servizi che si affacciano sul mercato.
Ma in questo modo apriamo nuovi capitoli che affronteremo con articoli dedicati, per guidarti nella scelta della nuova TV.