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In questa puntata di Mister Gadget Stories, incontriamo Stefano Grianti, VP Sales e Anja Nikoloska, Marketing Manager di Honor Italia.
La separazione della Parent company Huawei, la riorganizzazione delle attività nel nostro paese, ma soprattutto il nuovo portfolio di prodotti e la differenziazione dell’offerta sono alla base della chiacchierata, in cui è interessante scoprire quanto complessa, ma anche entusiasmante, sia l’attività necessaria per rinnovare la presenza commerciale in un paese complicato come l’Italia.
Con Stefano Grianti ci dedichiamo principalmente ai temi dell’organizzazione commerciale e delle opportunità di business che l’Italia offre, mentre con Anja Nikoloska approfondiamo l’argomento della diversificazione della gamma e dei principi che sono alla base dell’attuale portfolio di Honor. Alla base di tutto, il nuovo Honor Magic 4 Pro.
Trascrizione automatica del podcast*
Luca Viscardi: Buona giornata e ben trovati. Oggi torniamo al Mister Gadget Stories per raccontarvi del ritorno di. Intanto Buongiorno, sono Luca Viscardi. Potremmo dare molteplici definizioni al momento davvero incredibile che Honor Italia sta cominciando a vivere, ma non lo farò io. Lo faranno i protagonisti perché nostri ospiti oggi ci sono Stefano Greganti, vice president sales di Honor Italia, e Anna Nicolò Mosca, che è marketing director di Honor Italia. Benvenuto Stefano, benvenuta Anya!
Stefano Grianti: Grazie, grazie a te.
Anja Nikoloska: Luca, anzi a Luca.
Luca Viscardi: Allora oggi sono tantissime le cose che vorrei raccontarvi e che vorrei farvi raccontare, ma cercheremo di trovare una buona sintesi. Intanto Anna perdonami, ma comincio da Stefano Greganti, anche se la cortesia imporrebbe di fare una prima domanda. Ma parto da Stefano per chiedere come è stato il lavoro di questi mesi, raccogliendo l’eredità di Wei e preparando insomma l’esordio di una nuova azienda sul mercato italiano. Come sono stati questi mesi?
Stefano Grianti: Ma guarda Luca, è stato veramente un percorso incredibile. A me piace proprio raccontare questa storia, perché è veramente una storia che tocca dei punti molto, molto sensibili. È una storia di resilienza e di ambizione, di di. Di un’azienda che di fatto si è trovata a fine di un anno o poco più di un anno fa, a dover ricominciare quasi da zero. Quindi, nel momento in cui è stata ceduta ed è diventata indipendente, ha dovuto ricominciare un percorso di crescita. E quello che mi ha entusiasmato fin da subito è proprio il fatto che non ci si è mai limitati a partire da zero solo per andare avanti, ma avendo un’idea strategica e di ambizione di crescita molto, molto chiara e molto, molto ben definita. Quindi è stato entusiasmante vedere come, nell’arco di meno di un anno, da quando è nata Honor Italia, quindi la filiale italiana di Honor, siamo passati da un power point con delle belle ambizioni a un’azienda che oggi ha lanciato diversi prodotti al suo interno, professionisti di primo livello in tutte le aree, e questo ci dà chiaramente una grande voglia e una grande fiducia poi di fare questo percorso.
Luca Viscardi: Tania invece è passato un anno più o meno dall’inizio di questa nuova fase di Honor. Oggi, come presente resti la vostra stratificazione delle gambe, dei prodotti che non sono solo smartphone.
Anja Nikoloska: Allora sicuramente quello che l’ambizione di Honor sia a livello locale, ma già a livello global, è quello di essere un brand iconico, globale per tutti i consumatori. Quindi, partendo dai bisogni di consumatori di creare dei prodotti per le loro esigenze che migliorano la loro vita e rispondono alle loro abitudini d’uso. Quindi oggi ci troviamo diverse gamme sia una gamma più accessibile che la nostra negli smartphone nostra serie X, con un ottimo prezzo ma anche caratteristiche per utilizzo quotidiano completo sia dal punto di vista dello smartphone, del design, della camera. Poi la nostra serie numerica che già avete visto Honor 50 a novembre, ma adesso da settembre vedremo anche il suo successore, che si caratterizza sicuramente con un come un prodotto molto più avanzato per dei creators con diverse caratteristiche. E poi abbiamo le nostre gamme nella nostra gamma mezzi, che è una vera e propria gamma flagship con una tecnologia sempre più avanzata. Questa stessa diversificazione l’abbiamo nei PC, con dei PC più a premium, con quelli più entry level. E stessa cosa anche in tutti i vari accessori. Quindi noi oggi abbiamo un ecosistema molto ampio, da cuffie a smartwatch che con lo smartphone in centro completano un po quella che è la nostra, la nostra diversa gamma di prodotti. Vogliamo essere inclusivi sicuramente dare a tutti i consumatori qualcosa in cui si possono ritrovare.
Luca Viscardi: Stefano, partendo proprio da questa base e cioè dai prodotti. Che opportunità vedete nel mercato italiano?
Stefano Grianti: Ma guarda che il mercato italiano è da sempre storicamente un mercato molto dinamico che dà sempre grandi opportunità. Noi, innanzitutto, vale la pena ricordare che noi nasciamo un anno fa, noi nasciamo molti anni fa e abbiamo già raggiunto all’interno del mercato italiano oltre 1.000.000 mezzo di clienti, per una quota intorno al 10%. Quindi diciamo che noi partiamo, anzi ripartiamo, rivolgendoci a tutti quelli che comunque avevano già scelto Honor in passato e che ci dimostrano oggi, ancora oggi, che sono estremamente felici e soddisfatti della scelta che hanno fatto con Honor. E la seconda cosa molto importante è che il mercato italiano, che è appunto all’interno dei mercati europei, è quello più più dinamico è stato scelto. L’interno dell’Europa come un mercato di riferimento, quindi sarà sicuramente importante per noi riuscire a cogliere queste opportunità e ricostruire velocemente non solo la Honor che conoscevamo prima, ma, come diceva Anya, grazie al supporto di un ecosistema sempre più ricco e di fasce di prodotto che vanno a rispondere a delle dei segmenti di clientela molto più ampi. Vadano un po, sarà anche erodere quote ai nostri concorrenti.
Luca Viscardi: Abbiamo accennato alle quote, che sono ovviamente un tema molto importante. Le quote si fanno principalmente con i prodotti di fascia medio bassa, ma anche i top della gamma sono fondamentali e Honor ha lanciato da poco Honor Magic quattro Pro. Trovate la sua recensione su Mister Gadget e Punto Tech Ania come sono state le prime reazioni? Come è stato accolto questo smartphone al suo arrivo?
Anja Nikoloska: Ma Luca guarda, noi eravamo molto confidenti in questo prodotto già da Barcellona e sapevamo in cosa andavamo incontro e cosa ci aspettavamo. E infatti quando è arrivato sul mercato le recensioni e tutto il feedback, sia da voi media ma anche da influenza dei contenuti meteo, è stato più che positivo, come anche la DxO stessa l’ha messo con un Goldmark e ha un punteggio anche molto più alto di alcuni competitor che sono già sul mercato da un bel po di tempo, con un prezzo anche molto più alto. Infatti non solo recensioni hanno avuto dei punteggi molto alti, ma finalmente tutti hanno detto questo è un ottimo prodotto che tutti si aspettavano di Honor. Anche nel passato, quando non abbiamo mai avuto un flagship in Italia, quindi davvero devo dire che oltre ai punteggi dei media che per noi ci teniamo molto a questi, ma sono anche quei punteggi dei nostri consumatori. Infatti è andato in sold out varie volte sul nostro sito e adesso ancora siamo in sold out e stiamo aspettando. Speriamo il nuovo novo che arriva di nuovo. Quello che vi posso dire, però, anche dal punto di vista dei professionisti con cui abbiamo lavorato, l’abbiamo messo alla prova con vari fotografi videomaker. Come avete visto anche al nostro evento, abbiamo preso dei registi, fotografi di testarlo e veramente provare questa sua anima. E devo dire che a ricevere dei feedback così alti da fotografi e registi, a che veramente si può filmare a creare dei video cinematografici, registrarlo in LUT, fare la post-produzione, una scusa per in logo e fare la post-produzione in loop, fare tutto questa veramente per i creators, sia professionisti, ma anche non se fare scatti così nitidi, così professionali, ha fatto rimanere a bocca aperta tante persone. Adesso aspettiamo il progetto che stiamo facendo con la Naba, con dei giovani talent dove veramente vogliamo dare veramente a vedere il risultato di tutti questi contenuti?
Luca Viscardi: Stefano. Torniamo per un secondo proprio al tema delle quote, che necessariamente dovrete scalare quanto aiuta e quanto invece magari genera pressione e genera stress. Il fatto che Honor in Cina abbia fatto all’inizio del 2022 una performance straordinaria a seconda dei dati che si leggono, sono al primo o secondo posto, però. Insomma, un dato veramente straordinario è più un aiuto, più una pressione.
Stefano Grianti: Ma sicuramente ci dà grande responsabilità. Ma vale la pena anche ricordare quella che è stata un po la dinamica che è accaduta nel mercato cinese che chiaramente, per le dimensioni e l’importanza è un riferimento mondiale nel momento in cui Huawei ha perso la guida di quel mercato. Quello che è successo è che fondamentalmente il mercato cinese ha premiato soprattutto vendor come Apple e quindi di fatto ha lasciato un po orfana gran parte della clientela di un brand premium di riferimento come era Huawei quando è rientrata. Diciamo che ha fatto una performance incredibile, perché in meno di un anno è passata da poco più di zero a quasi venti punti di quota, diventando leader. Quindi questo dimostra fondamentalmente oltre, oltre al grande lavoro che è stato fatto e si sta facendo sul tema dei prodotti, anche una grandissima credibilità del brand e un’affidabilità chiaramente del brand, perché altrimenti tutto questo sarebbe sarebbe molto, molto difficile. Ora la fase uno è stata raggiunta, è chiaro che la palla adesso passa nel mercato, nel mercato europeo e come dicevo prima, soprattutto nel mercato italiano, dove la nostra responsabilità è quella di cercare di velocizzare le tappe al massimo per replicare. Sarebbe forse un po troppo ambizioso, ma sicuramente l’idea è di riuscire a crescere molto più velocemente di come sono stati i trend di crescita dei nostri competitor negli ultimi anni. E lo. Diciamo di medio termine, quello di arrivare a essere almeno il terzo player nell’arco di tre anni. Quindi, diciamo, sarà difficile arrivare al primo posto, ma sicuramente se riuscissimo ad arrivare al terzo in tre anni sarebbe altrettanto un risultato super straordinario, perché non è mai. Non è mai accaduto in questo mercato.
Luca Viscardi: Abbiamo citato inevitabilmente Huawei, che era in passato la parent company di Honor, che invece oggi vive di luce propria. A questo punto la mia domanda è che cosa ne la Honor di oggi rimane della Huawei di ieri e che cosa invece c’è di differente? A parte il fatto, insomma, che tutti sappiamo che nei vostri smartphone ci sono i servizi di Google.
Anja Nikoloska: Ma allora sicuramente quello di cui andiamo molto fieri e che ci portiamo con tanto orgoglio e nel nostro la nostra eredità è la qualità dei prodotti, l’affidabilità sia del marchio sia di prima, ma che l’honor di oggi e l’esperienza d’uso dei prodotti, quindi la fluidità del software, la fluidità dell’interfaccia della nostra Magic Way e poi tutta la parte qualitativa dei prodotti. Quello che di cui andiamo molto fieri è la parte di trend, quindi il nostro ricerca e sviluppo, che poi ci siamo portati anche dall’altro lato con noi nell’acquisizione. E questi sono tutte parti che fanno parti costruttive fondamentali di Honor che ci siamo portati avanti. Le differenze sicuramente sono le nostre gamme di prodotto diverse, quindi Honor è caratterizzata da diverse gamme di prodotti per diverse fasce di prezzo. I nostri PC, che hanno anche dei design molto particolari, molto giovanili, molto belli. E poi tutta la rete di partner. Perché oggi comunque Honor, la nuova Honor, soprattutto ha stretto dei partnership a livello mondiale che danno un enorme valore aggiunto sia per lo sviluppo dei nostri prodotti, ma anche per il rilancio del brand. Quindi tutta la parte di partnership con Qualcomm, anche per lo sviluppo non solo di chipset ma anche di diversi software che abbiamo insieme a loro, come anche diversi partner, come poi, come hai citato tu stesso Google, che non è una differenza da poco, sicuramente.
Luca Viscardi: Allora grazie per questo racconto del ritorno, della ripartenza, della nuova fase anche di Honor a Stefano Crisanti, che è vice president sales di Honor Italia, e anche a Daniel Nikolov, che è invece che è marketing director, non resta altro che provare, testare, acquistare, magari anche solo guardare inizialmente questi prodotti. Abbiamo detto sul sito di Honor, su ovviamente Amazon, ma poi cose importanti anche in tutti i negozi in giro per l’Italia per poter toccare questi prodotti con mano. Grazie Anya e grazie.
Anja Nikoloska: Stefano, grazie a te e Luca dell’invito.
Stefano Grianti: Grazie. Ciao Luca, grazie.
*Il testo potrebbe contenere imprecisioni, per la pubblicazione automatica dei contenuti
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