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Una nuova puntata per Mister Gadget e-Wheels, il vostro podcast che vi racconta, proprio come piace a voi, la mobilità elettrica. Oggi tratteremo argomenti alquanto particolari: per prima cosa, sapete che esiste già un ampio mercato delle vetture elettriche? E poi un nuovo progetto sull’idrogeno e una sorpresa, piccola verrebbe da dire, da parte di Kawasaki.
Il mercato usato dell’auto elettrica
Parliamo spesso di auto elettriche e pensiamo soprattutto a quelle nuove, ma ormai è da diversi anni che le case inseriscono sul mercato tanti modelli e dunque è lecito chiedersi: come sta il mercato dell’usato delle vetture elettriche? L’abbiamo chiesto a Francesco Rocchi, Director Sales & Remarketing di AUTO1 Group per l’Italia.
Viritech e Pininfarina per l’auto a idrogeno
C’è un progetto molto interessante che vede impegnate due aziende illustri: Viritech da una parte e Pininfarina dall’altra. Ebbene queste due realtà si sono unite per realizzare Apricale, la nuova hypercar da strada a idrogeno che sarà venduta dal 2023. Viritech, che ambisce a divenire il principale sviluppatore mondiale di soluzioni di propulsori a idrogeno per i settori automobilistico, sta sviluppando tecnologie avanzate. Pininfarina, invece, ci mette del suo dal punto di vista del design. Non sono state date ulteriori specifiche per Apricale, se non che avrà ovviamente una propulsione a emissioni zero.
La prima moto elettrica di Kawasaki
Tutto vero. È arrivata finalmente la prima attesa moto elettrica di Kawasaki, la quale però è… per bambini! Un po’ minimoto, un po’ balance bike, si chiama Elektrode ed è stata studiata per il divertimento di baby motociciclisti dai 3 agli 8 anni. Pensata chiaramente come mezzo per l’apprendimento di guida sia sull’asfalto che sui percorsi sterrati, ha un telaio in alluminio, unabatteria agli ioni di litio, un motore da 250 W e tre livelli di velocità massima, da 8, 12 e 20 km/h), selezionabili solo quando il mezzo è fermo. Kawasaki dichiara un’autonomia di circa 15 km con una singola carica e per una ricarica completa si impiegano circa 2 ore e mezza. Insomma, anche questo è un modo per insegnare la mobilità sostenibile alle generazioni di domani.