Auto con parabrezza digitali che ti guidano nel traffico, applicazioni per provare nuovi tagli di capelli, specchi interattivi con cui provare un look senza avere con sé nessun vestito. La realtà aumentata fa già parte della nostra quotidianità: ecco come funziona e come provarla senza alzarci dal divano di casa.
Realtà Aumentata: significato e perché ne sentiamo tanto parlare
Con realtà aumentata si intende una tecnologia che utilizza un display per aumentare la realtà, aggiungendo informazioni e contenuti multimediali invisibili ad occhio nudo nell’ambiente che ci circonda. Il display può essere di diverso tipo: lo schermo di uno smartphone, appositi occhiali/visori, uno specchio o un vetro.
La realtà aumentata si basa sul concetto di overlay (o sovrapposizione): attraverso la webcam di un dispositivo o particolari occhiali, un’applicazione di AR è in grado di riconoscere un oggetto inquadrato attivando informazioni e contenuti a riguardo (audio, video, oggetti tridimensionali) che si integrano con la realtà, senza modificarla ma accrescendo la nostra esperienza a livello sensoriale e informativo.
Realtà aumentata e realtà virtuale: quali sono le differenze?
La differenza più importante tra realtà aumentata e virtuale è che la prima aggiunge alla realtà che vediamo intorno elementi virtuali, come oggetti di diversi tipi e informazioni. La seconda invece ci immerge in un mondo totalmente virtuale costruito digitalmente (una sorta di nuova dimensione), attraverso un visore. La realtà virtuale è tendenzialmente più coinvolgente perché può stimolare, con i giusti strumenti, tutti i nostri sensi: per questo è definita una tecnologia immersiva dove il mondo virtuale sostituisce quello reale. Anche la realtà aumentata può incrementare la percezione sensoriale dell’uomo ma più a livello informativo di conoscenza sulla realtà circostante.
A cosa serve? Esempi nella nostra quotidianità
L’ambito in cui al momento viene utilizzata di più è probabilmente quello dell’intrattenimento. Vi ricordate Pokémon Go, il fenomeno mondiale che ci ha fatto correre in giro per il mondo alla ricerca di pokèmon e allenatori da sfidare? Ecco quella era proprio realtà aumentata.
Al momento viene utilizza anche nella didattica e nella formazione. Ad esempio, i medici possono utilizzare applicazioni in realtà aumentata per studiare in modo più esperienziale il corpo umano e vedere gli organi in 3D. L’AR consente di fare planning pre-operatorio simulando e prevedendo eventuali criticità e può fornire informazioni aggiuntive durante gli interventi.
Le applicazioni sono molteplici anche a scuola, per l’apprendimento. Ad esempio, i bambini possono vedere in prima persona il funzionamento del Sistema solare attraverso lo schermo del tablet mentre l’insegnante spiega.
Anche le procedure guidate e i processi di manutenzione sono più semplici da apprendere con realtà aumentata. Provare i procedimenti prima di agire sul mondo reale consente di imparare in sicurezza e più velocemente (Industria 4.0).
Il marketing sfrutta questa tecnologia per unire il mondo reale a quello digitale, per coinvolgere gli utente e consentirgli di provare e vedere i prodotti in azione prima di acquistarli con il virtual try on.
Alla fine dell’articolo potrete vedere anche un’interessante applicazione delle realtà aumentata nel mondo della cultura, in particolare al museo.
Come provarla da casa
Grazie alla realtà aumentata oggi possiamo provare gli arredamenti di casa prima di acquistarli, esplorare una città o un museo con informazioni in tempo reale sullo schermo del nostro smartphone, vedere come ci starebbe un makeup prima di realizzarlo nella realtà. Oggi puoi provare questa interessante tecnologia ovunque ti trovi, basta solo uno smartphone.
Google Lens: fai ricerche con la fotocamera
Probabilmente possiedi già quest’app sul tuo telefono, altrimenti ti basterà scaricarla (su Android o iOS) per utilizzare le sue funzionalità molto utili nella vita quotidiana e per vedere in azione la realtà aumentata. Con Google Lens puoi fare ricerche su ciò che vedi e inquadri con lo smartphone, senza bisogno di scrivere nulla.
Sei in un paese di cui non conosci la lingua e hai bisogno di indicazioni stradali o di leggere il menu di un ristorante? Inquadrali con la fotocamera di Google Lens e davanti a te comparirà la loro traduzione in tempo reale.
Se per strada vedi un oggetto, un look, un animale o una pianta che attira la tua attenzione, sappi che inquadrandoli con Google Lens potrai accedere istantaneamente ad un mondo di informazioni a riguardo.
Momondo: il check istantaneo del bagaglio
Conosciamo tutti e tutte “l’ansia da bagaglio” a mano che prende prima di un viaggio in aereo. Sarà della misura giusta? Quali misure richiede la compagnia con cui sto volando?
Momondo (motore di ricerca online per voli, hotel e offerte sui noleggi di auto) ha implementato nella sua applicazione un modo per risolvere questo quesito grazie alla realtà aumentata. Con Check Babaglio a mano puoi inquadrare il tuo bagaglio con la fotocamera e confrontarlo con i requisiti previsti dalla tua compagnia aerea.
YouCam Makeup
Nello shopping tradizionale prima di acquistare un trucco non è possibile provarlo o, se possibile tramite tester, tendenzialmente non possiamo vedere il risultato con un trucco completo. Con l’app YouCam Makeup è possibile provare virtualmente interi kit di cosmetici, accessori e tinte per capelli.
Grazie alla mappatura facciale, inquadrandoti semplicemente con la fotocamera vedrai il tuo riflesso nello smartphone e potrai provare sul tuo viso centinaia di prodotti per vedere se si addicono ai tuoi colori e alle tue forme.
Questi sono solo alcuni esempi di applicazioni semplici e gratuite con cui puoi provare la realtà aumentata direttamente da casa tua.
La realtà aumentata nei musei: la mostra diffusa La visione di Leonardo
Pochi giorni fa abbiamo visitato a Milano una mostra diffusa che utilizza proprio la realtà aumentata per una fruizione innovativa delle opere. Un esempio di applicazione che unisce cultura, innovazione e intrattenimento.
La visione di Leonardo è una mostra permanente aperta a tutti visibile attraverso una semplice app, ImaginAR (disponibile per Android e iOS) sulla quale sono indicati i luoghi dove è possibile vedere le “installazioni virtuali” e, magari, scoprire anche itinerari nascosti della città.
Un vero e proprio itinerario digitale in 8 tappe fisiche (tra cui Castello Sforzesco, Piazza Gae Aulenti, Darsena e Palazzo Reale) che nascondono installazioni digitali invisibili ad occhio nudo ma visitabili attraverso lo schermo dello smartphone.
8 animazioni tridimensionali da esplorare ed ascoltare che raccontano la visione di Leonardo da Vinci reinterpretata da altrettanti artisti digitali.
Un progetto ideato e sviluppato da Bepart in collaborazione con il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia, da cui partono proprio i tour guidati attraverso le 8 tappe “aumentate” che estendono per tutta la città lo spazio museale. Fruibile al pubblico dal 30 giugno liberamente scaricando l’applicazione oppure con visite di gruppo con guide specializzate in partenza dal museo.
Un bel modo per coinvolgere anche le generazioni più giovani attraverso uno strumento alla portata di tutti che utilizzano e conoscono molto bene: lo smartphone.
Questa tecnologia è entrata ormai a far parte delle nostre vite e si sviluppa ogni giorno di più: oggi parliamo, oltre che di realtà aumentata e virtuale, anche di realtà mista o estesa… ma questo lo vedremo nella prossima puntata!