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Benvenuti, anzi bentornati, a questa nuova puntata di Mister Gadget e-Wheels, il podcast che racconta la mobilità sostenibile e lo fa a modo proprio, senza paletti. Oggi faremo un punto sulle vendite del mercato automotive di giugno con Tesla sugli scudi, ma parleremo anche di colonnine, della nuova Ducati e diremo addio ad un’auto elettrica storica
Giugno 2022, i dati di vendita del mercato automotive, Tesla sorprende
Partiamo dai dati di vendita sul mercato italiano del mese di giugno del 2022. Ebbene il mercato è ancora decisamente fiacco ma in questo quadro spicca l’ottima performance della Tesla Model Y, a un passo dallo strappare alla 500e il primato nelle vendite. Andiamo con ordine: numeri alla mano, a giugno si sono vendute 6.190 elettriche, contro le 7.029 del giugno 2021. La quota sul totale è risalita al 4,7%, ma siamo ancora lontani dai numeri che si registrano in Francia e in Germania, dove ormai siamo oltre il 10%. Spicca, come dicevamo, il dato della Tesla, che ha ripreso le consegne puntando questa volta sulla Model Y che ha immatricolato solo 12 auto in meno rispetto alla 500e: 769 contro 781. L’altra Tesla, la Model 3, è in quarta posizione, alle spalle della solita Smart ForTwo. Ancora una volta non decollano le vendite di Volkswagen, con solo la ID.3 nella top ten ma con appena 170 immatricolazioni. In posizioni di rincalzo la Renault, anche se con tre modelli tra le 10 auto più vendute: la Twingo, quinta, la Zoe (settima) e la Megane (ottava). Complessivamente si tratta di dati deludenti, legati anche al fatto che gli incentivi erano solo per i privati. E fino a quando le società rimarranno fuori dal gioco dei bonus statali, l’impressione è che sarà tutta un’unica salita.
In Italia ci sono già 30mila colonnine di ricarica per auto elettriche
Se di auto se ne vendono poche, decollano invece le colonnine di ricarica per le auto elettriche. Per la precisione al 30 giugno in Italia risultano installati 30.704 punti di ricarica in 15.674 infrastrutture e 12.410 location. Un dato, quello riferito da Motus-E nella sua rendicontazione trimestrale, molto importante: si parla di 2.847 punti di ricarica in più rispetto a marzo e, se confrontiamo i dati con giugno 2021, quindi un anno fa, la crescita è del +32%. Nonostante l’aumento record, circa l’11,5% delle infrastrutture installate risulta attualmente non utilizzabile dagli utenti finali. Il motivo? Non è stato finora possibile finalizzare il collegamento alla rete elettrica da parte del distributore di energia o per altre motivazioni autorizzative. E questo è un dato sul quale bisogna lavorare, come su quello che vede il 57% circa dei punti di ricarica distribuito nel Nord, con il 23% nel Centro e solo il 20% nel Sud e nelle Isole.
Arriva la nuova Ducati elettrica, addio alla BMW i3
Gente che va, gente che viene verrebbe da dire. Il mercato accoglie e manda in soffitta vecchi e nuovi modelli. Ed eccola qui, la Ducati elettrica: sigla V21L, che dall’anno prossimo equipaggerà con 18 esemplari tutti i team del campionato MotoE. L’hanno svelata per la prima volta i vertici di Borgo Panigale al gran completo, guidati dal numero uno Claudio Domenicali. Quel che farà in pista lo vedremo, ma a Borgo Panigale sono convinti che le prestazioni saranno migliori di quelle dei bolidi oggi in gara, prodotti dal “pioniere” delle due ruote elettriche, la modenese Energica. Dati per ora non ce ne sono, anche se i test in circuito sono proseguiti fino a pochi giorni fa. Unico numero è il 275 km/h, la velocità massima registrata nelle ultime prove del Mugello dal collaudatore Michele Pirro. Chi saluta, invece, è la BMW i3, che va in pensione dopo avere raggiunto il traguardo delle 250 mila auto prodotte. Uno dei modelli-pionieri dell’elettrico, una storia iniziata addirittura nel 2011. È stata la stessa Casa di Monaco a darne l’annuncio con un post su Instagram. La i3 fu svelata come concept al Salone di Francoforte del 2011, per poi entrare in produzione nel 2013; ora sarà disponibile solo sul mercato dell’usato. Con prezzi a partire da circa 13 mila euro per i modelli più datati. Ma con chilometraggi ancora contenuti, fino ai 40 mila euro delle km 0, in pratica automobili nuove.