Abbiamo parlato a più riprese di Honor Magic 4 Pro, che nel momento della sua presentazione a Barcellona non ci aveva entusiasmato, ma che ci ha conquistati totalmente dopo i primi giorni di utilizzo, oggi vogliamo spiegare come funziona la modalità cinematica della sua fotocamera.
Se volessimo guardare solo le valutazioni degli esperti di DxOMark, probabilmente avremmo qualche riserva su Honor Magic 4 Pro, che è solo quattordicesimo nella valutazione della sua fotocamera: in realtà, nell’uso di tutti i giorni abbiamo riscontrato alcune caratteristiche peculiari che ne fanno uno dei cellulari più interessanti in assoluto oggi presenti sul mercato.
Non è un caso che al primo posto della stessa graduatoria di DxOMark ci sia Honor Magic 4 Ultimate, la versione con le soluzioni tecnologiche più estreme tra quelle che compongono la famiglia Magic 4: questo primato conferma la bontà delle scelte strategiche del marchio Honor dopo la separazione di Huawei.
La qualità di hardware e software trovano un’ottima sintesi soprattutto nella modalità cinematica della videocamera, che è stata realizzata con una cura maniacale dei dettagli e con alcune soluzioni particolarmente graditi a coloro che quotidianamente lavorano nel mondo dei video.
Come è fatta la fotocamera di Honor Magic 4 Pro?
Lo avevamo raccontato nel corso della nostra recensione completa di Honor Magic 4 Pro, ma lo facciamo anche oggi: il blocco posteriore della fotocamera, caratterizzato da un design molto originale, è composto da un sensore principale da 50 mpx, affiancato da un secondo sensore grandangolare da 50 mpx con un’ampiezza di 122 gradi, mentre lo zoom è affidato ad un sensore da 64 mpx che combina zoom ottico e digitale fino ad un ipotetico 100X. Per completare la dotazione del blocco delle fotocamere ce l’aggiunta di un ulteriore sensore Time Of Flight, TOF, che permette di gestire un autofocus estremamente veloce, caratteristica fondamentale perché la modalità cinematica funzioni adeguatamente.
Come funziona la modalità cinematic?
Quando si utilizza Honor Magic 4 Pro per girare video, oltre alla normale modalità di ripresa, c’è anche una speciale opzione che è stata realizzata secondo gli standard IMAX: questo è il primo smartphone in circolazione con questo tipo di certificazione.
Insieme ad un professionista del mondo del cinema, Honor ha creato delle tavole di colore, quelle che i professionisti chiama LUT, in pratica dei filtri per le riprese, che cambiano la configurazione del covi, creando degli effetti molto originali da sfruttare per i propri video.
In particolare, c’è una modalità Nostalgia che elimina quasi tutti i colori tranne quello della pelle, mentre se si usa la modalità Gloomy si ottiene un effetto quasi psichedelico nelle proprie riprese, se si opta per Bagliore, i video catturati sembrano registrati sotto il sole di mezzogiorno di una città dell’entroterra siciliano.
Ciò che però rende Honor Magic 4 Pro unico e pregiato per gli appassionati di video è la capacità di girare video usando un Log: usare questa modalità di ripresa si traduce nella cattura di molte più informazioni rispetto a quelle che si registrano “normalmente”, conservando quanti più dati possibile della gamma dinamica.
Grazie all’uso di una ripresa logaritmica, è più facile (da un punto di vista teorico) eseguire una elaborazione a posteriori dei video registrati, applicando quella che viene chiamata “color correction”, ovvero la modifica dell’ “equalizzazione dei colori”.
Il MagicLog è un primo passo importante, per garantire una qualità di ripresa superiore, ma Honor dovrà sicuramente lavorare per apportare qualche modifica, come la possibilità di “misurare” ciò che viene ripreso: al momento non c’è un modo per vedere quale sarà il risultato finale delle riprese.
Che differenza c’è tra le riprese video normali e quelle con MagicLog di Honor Magic 4 Pro?
Per capire cosa cambia tra le riprese video normali di Honor Magic 4 Pro e quelle che vengono effettuate in modalità cinematica, con il MagicLog, bisogna avere qualche dimestichezza con la color correction e la post produzione video.
Per coloro che non hanno questa predisposizione e che non hanno conoscenze tecniche del mondo video, non è facile cogliere la differenza nei file che vengono prodotti, ma è facile sbagliare le riprese, che potrebbero essere sovraesposte, o al contrario troppo scure.
Per le riprese di tutti i giorni, è altamente raccomandabile affidarsi agli algoritmi che Honor ha messo a punto per la sua videocamera, il cui risultato finale è comunque di ottima qualità.