Recensione Google Pixel Buds Pro, cosa cambia con gli aggiornamenti

Con la recensione di Google Pixel Buds Pro vi presentiamo un dispositivo di ottima qualità, tra i migliori provati nel corso degli ultimi mesi, che a distanza di molto tempo dalla loro uscita continuano a rimanere tra i migliori in assoluto oggi disponibili sul mercato.

Grazie ai recenti aggiornamenti, poi, sono ulteriormente migliorati e oggi offrono funzionalità ancora più avanzate, legate all’audio computazionale.



Sono molteplici le ragioni per cui abbiamo apprezzato Google Pixel Buds Pro durante la prova che abbiamo effettuato: in primo luogo, ovviamente, c’è la qualità audio superlativa del suono, che migliora sensibilmente rispetto ai modelli che già conosciamo.

Come sono fatti gli auricolari Google Pixel Buds Pro

A prima vista, i nuovi Google Pixel Buds Pro non sono molto diversi dai precedenti Google Pixel Buds 2 o da Pixel Buds A Series, basta però andare un pelo più in profondità per trovare le differenze, che sono soprattutto di carattere tecnologico.

A livello estetico, rimane la custodia con una forma vagamente ellittica, con aspetto minimale, al cui esterno si trovano solo un bottone di reset e il connettore USB C per la ricarica: la dimensione è leggermente superiore a quella dei modelli precedenti.

Aprendo la custodia, compaiono i due bottoni con la “G” di Google che spicca, incastonata sulla cornice esterna degli auricolari, che cambia di colore a seconda della versione scelta. Noi stiamo provando il classico bianco panna, che è il colore più diffuso. I nuovi Google Pixel Buds Pro si sfilano più facilmente dalla custodia rispetto al modello precedente.

Il design del singolo auricolare è simile a quello degli altri modelli sul mercato: parliamo di una specie di “bottone” che scompare quasi completamente, una volta indossato: questo tipo di auricolari fornisce una separazione passiva dall’esterno, grazie ai suoi terminali in silicone, non è scontato che questa soluzione sia gradevole per tutti gli utenti.

Chi non ama la sensazione di occlusione tipica di questi auricolari “in ear” dovrebbe optare per un prodotto “open fit”, come Apple AirPods: all’interno della confezione ci sono diverse misure di terminali in silicone, bisogna fare qualche prova per individuare quella più adatta alle proprie esigenze. C’è anche un test per capire quale sia la misura giusta, da effettuare con la app “Pixel buds”, in ambiente silenzioso.

Per chi vuole usare Google Pixel Buds Pro facendo sport, c’è una buona notizia: gli auricolari sono stabili quando indossati e resistono anche alla corsa e alle sollecitazioni tipiche degli esercizi di palestra. Per la recensione di Google Pixel Buds Pro abbiamo testato la corsa, il salto, addirittura un tentativo di capriola, ma gli auricolari erano sempre saldamente al loro posto.

Come funzionano gli auricolari Google Pixel Buds Pro

Non tutti gli auricolari bluetooth sono uguali, sono molte le sfumature che tracciano le differenze tra i diversi modelli disponibili, ovviamente a partire dalla qualità del suono, grazie alla recensione di Pixel Buds Pro abbiamo potuto consumare un sacco di musica accattivante, con una qualità del suono di prima classe.

Dal nostro punto di vista, un altro dettaglio importante è quello della qualità in conversazione, perché gli auricolari sono strumento fondamentale per le chiamate audio e le “call” video. Google Pixel Buds Pro funzionano bene sotto questo aspetto, con una buona definizione della voce sia in ingresso che in uscita.

L’isolamento dal rumore esterno è efficace, anche se la sensazione di “pressione” sull’orecchio è molto pronunciata, a qualcuno potrebbe dare fastidio: bisogna però dire che questa è una condizione condivisa con tutti gli auricolari che hanno un sistema di soppressione automatica dei rumori esterni, quindi chi non apprezza questo tipo di soluzione dovrebbe optare per una diversa tipologia di auricolari. È possibile che questa condizione però cambi con gli aggiornamenti del software, perché la promessa di Google era quella di un’analisi costante del suono all’interno del padiglione auricolare per adattare il meccanismo di cancellazione del rumore: parliamo di un sistema estremamente complesso, che potrebbe avere bisogno di tempo per raggiungere il suo livello ottimale.

La nostra recensione di Google Pixel Buds Pro passa necessariamente anche dalle nuove funzioni, che sono state abilitate grazie ai nuovi processori audio adottati da questi auricolari: è possibile infatti collegare due dispositivi contemporaneamente, così come è possibile utilizzare l’abbinamento veloce con tutti i dispositivi Android. Basta avvicinare Google Pixel Buds Pro allo smartphone, aprire la custodia e dopo un brevissimo intervallo di tempo il cellulare proporrei di abbinare gli auricolari.

Quando si ascolta musica, l’equalizzazione del suono cambia in modo dinamico a seconda del volume che si ascolta, perché l’effetto di rifrazione all’interno del padiglione auricolare sia sempre ottimale. Dopo l’estate, dovrebbe arrivare anche l’audio spaziale, che verrà reso disponibile attraverso un aggiornamento del software.

Tra le funzioni interessanti di Google Pixel Buds Pro c’è quella dell’accesso diretto all’assistente di Google, basta pronunciare la parola chiave “Ehy, Google!”, oppure “Ok, Google!”

A questo accesso base per l’assistente, si affiancano anche funzioni più sofisticate come quella del traduttore automatico, che funziona però sempre e comunque in combinazione con l’applicazione traduttore di Google sul proprio smartphone.

Con la giusta configurazione, basta dire all’assistente “aiutami a parlare francese” e l’applicazione sullo smartphone verrà automaticamente configurata perché venga semplificata l’interpretazione tra le due lingue. Bisogna comunque usare il proprio cellulare per sfruttare questa opzione, onestamente ci siamo chiesti quale sia il vero vantaggio di passare per gli auricolari, se non quello di velocizzare la scelta iniziale delle lingue.

Google Pixel Buds Pro sono in grado di capire quando gli auricolari vengono indossati oppure tolti, funzionano grazie a tre microfoni con una protezione molto efficace per bloccare il vento. Al loro interno ci sono un sensore di movimento e un giroscopio, mentre la struttura e certificata per gli schizzi d’acqua, con un codice IPX2.

Gli auricolari bluetooth Google Pixel Buds Pro si controllano attraverso la superficie touch della parte che rimane visibile quando sono indossati: grazie all’applicazione, si possono configurare le diverse funzionalità, tra cui la soppressione automatica del rumore, la modalità trasparenza, si può controllare il volume e si possono gestire i controlli musicali.

La batteria di Google Pixel Buds Pro è di buon livello: con una singola carica si arriva a 11 ore, senza la riduzione automatica del rumore, mentre con la riduzione inserita si scende a 7 ore. Quando si usa la carica residua della custodia, si arriva a circa 30 euro di autonomia senza ANC, con il meccanismo di soppressione del rumore attivo, l’autonomia scendi invece intorno alle 20 ore, comunque di buon livello rispetto alla concorrenza.

Per la ricarica si può usare il cavo USB-C, oppure la ricarica wireless con standard QI, la stessa di tutti gli smartphone in circolazione.

Come è la qualità audio di Google Pixel Buds Pro?

La bontà del suono di Google Pixel Buds Pro è la loro vera innovazione, ciò che fa la differenza rispetto agli altri modelli di auricolari Google Pixel Buds: pur mantenendo la stessa struttura che ha caratterizzato questo prodotto negli anni, è stata migliorata la loro efficienza, soprattutto per quanto riguarda la riproduzione dei bassi.

Sul fronte del suono, la recensione di Google Pixel Buds Pro ci ha dato piena soddisfazione, perché Google ha fatto un lavoro eccezionale per rendere i bassi più morbidi e più “tondi” e il bilanciamento tra le diverse frequenze è eccellente. Purtroppo non c’è un controllo dell’equalizzazione. Ci fidiamo ciecamente degli ingegneri di Google, ma siamo dell’idea che la libertà di scegliere il proprio suono preferito sia sempre l’opzione migliore.

Come accade per tutti i modelli di cuffie e auricolari che proviamo, anche per la recensione di Google Pixel Buds Pro abbiamo usato i seguenti brani:

  • Easy on Me Adele
  • Hotel California Eagles
  • Scream and shout Will.I.Am e Britney Spears
  • La donna Cannone Francesco DeGregori
  • Supermodel Maneskin
  • Potion Dua Lipa

I brani che utilizziamo spaziano nei diversi generi e permettono di testare brani con masterizzazione differente, danno l’opportunità di cogliere sfumature diverse. In tutti i contesti, gli auricolari Google Pixel Buds Pro si sono comportati bene, con una buona resa sulle diverse frequenze.

La soppressione automatica del rumore genera un po’ di “pressione” quando si indossano gli auricolari, ma è del tutto sopportabile, mentre il “fronte del suono” è di buon livello, senza però raggiungere i risultati “epici” di Sony WF-1000XM4, che rimangono il top incontrastato. Bisogna però tenere presente che gli auricolari di Sony sono ingombranti e non si possono usare facendo sport.

Quanto costano Google Pixel Buds Pro?

Il prezzo di Google Pixel Buds Pro in Italia è di 219 euro, tutto sommato in linea con le prestazioni che offrono. Ci sono proposte più aggressive come quella di OPPO Enco X2, oppure Huawei FreeBuds Pro 2, che sono allo stesso livello qualitativo, mentre un gradino sotto, con un prezzo molto più competitivo ci sono gli auricolari Nothing Ear 1, il cui prezzo è abbondantemente sotto i 100 euro.

Cosa cambia con l’ultimo aggiornamento, il Feature Drop

A distanza di molto tempo dalla loro uscita, nell’ottobre del 2023 Google ha aggiornato gli auricolari bluetooth Google Pixel Buds Pro, che possono sfruttare anche le funzionalità più recenti di Google Pixel 8 e Pixel 8 Pro.

In particolare, possono utilizzare una banda di trasmissione più ampia, che raddoppia lo spazio per la voce, che ora è più profonda, presente e con un suono più naturale.

L’aggiornamento ha migliorato ulteriormente le funzioni legate all’uso di intelligenza artificiale, adesso gli auricolari riconoscono quando si comincia a parlare e riducono automaticamente il volume della musica.

È possibile anche sfruttare la maggiore banda di trasmissione per avere un’ulteriore velocità e quindi annullare la latenza, dato importante per chi usa Videogiochi.

Dopo l’ultimo aggiornamento, è possibile anche accedere ad un’analisi delle proprie abitudini da sconto per ricevere suggerimenti utili a conservare lo stato di salute delle nostre orecchie. Insomma, nonostante siano in circolazione da un po’ di tempo, Google Pixel Buds Pro sono stati completamente rinnovati grazie al miglioramento del software.

Recensione Google Pixel Buds Pro, le conclusioni

I nuovi auricolari Google Pixel Buds Pro sono una proposta di ottimo livello, dedicata a chi è appassionato di audio e cerca qualità elevata. Per chi considera gli auricolari una “Commodity” per fare telefonate e ascoltare musica all’occorrenza, il prezzo è sicuramente troppo alto.

Noi, però, parliamo a chi sta cercando un prodotto di ottimo livello, ha passione per la musica e vuole ascoltarla con un suono che sia tra i migliori del mercato: per chi risponde a questo identikit, Google Pixel Buds Pro sono tra i migliori auricolari true wireless che si possano acquistare.

Google Pixel Buds Pro
Auricolari bluetooth true wireless con qualità audio eccellente, ricarica senza fili e una soppressione automatica del rumore molto efficiente.
Pro
+ Dimensione contenuta
+ Riduzione automatica del rumore
+ Durata batteria
+ Qualità del suono
Contro
– Non c’è controllo EQ
Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
Post collegati