La recensione di Philips Fidelio T1 ci ha messo in difficoltà, non è stato facile capire il senso di questi auricolari bluetooth nel 2022: non è un questione di qualità, ma di idea generale del prodotto, che sembra quasi fuori tempo massimo.
Sommario
Spiegheremo tra poco la ragione delle nostre perplessità, ma possiamo senza dubbio anticipare che dal nostro punto di vista questi auricolari bluetooth sono un deciso passo indietro, rispetto al percorso molto interessante intrapreso per la lo sviluppo della linea Fidelio di Philips, dopo che i prodotti audio e quelli TV sono stati riuniti sotto un unico cappello. Probabilmente, tu che leggi lo saprai già, ma per completezza di informazioni ricordiamo che oggi le TV e i prodotti audio di Philips non hanno più alcuna connessione con lo storico marchio olandese e sono di proprietà di un grande gruppo cinese, chiamato TP-Vision.
Non abbiamo mai nascosto la nostra assoluta predilezione per il mondo delle TV di Philips, in particolare per Philips TV The One da 58″, ma anche per le più recenti versioni OLED, tutti prodotti caratterizzati dalla presenza dell’ “ambilight“, la cornice di luci LED, che proietta alle spalle dei televisori effetti luminosi coordinati con i contenuti della tv, con un effetto estremamente gradevole da vedere e confortevole per la vista.
Sul fronte audio, invece, abbiamo provato di recente le cuffie Philips Fidelio L3, che da mesi sono uno dei prodotti che usiamo di più per l’ascolto di musica ad alta fedeltà. La qualità con cui sono costruite e la bontà del loro suono, ci hanno pienamente convinti.
Con gli auricolari bluetooth Philips Fidelio T1 si apre un capitolo completamente diverso, difficile da comprendere, perché la qualità audio superlativa viene vanificata dalle scelte estetiche.
Come sono fatti gli auricolari Philips Fidelio T1
Il punto dolente della nostra recensione degli auricolari Philips Fidelio T1 è proprio questo: capire perché TP-Vision rilascia oggi auricolari, che hanno una struttura che sarebbe sembrata vecchia già qualche anno fa. Per comprendere le perplessità, basta guardare una loro fotografia e compararli con quanto oggi offre il mercato.
Sono enormi. La custodia ha una misura esagerata, è praticamente impossibile pensare di trasportarla tenendola in tasca. Dentro una custodia grande, ovviamente, ci sono auricolari grandi. Un po’ troppo.
Quando poi si indossano gli auricolari, sporgono dalle orecchie e tendono a cadere in continuazione, anche dopo aver tentato di individuare la misura corretta dei terminali. Dobbiamo soffermarci su questo dettaglio: all’interno della confezione degli auricolari Philips Fidelio T1 ci sono diverse misure di terminali, aggiungendo la particolarità di averne inseriti di due tipi diversi. Ci sono quelli tradizionali in silicone e quelli in materiale espanso, che sono tipici dei prodotti professionali e sono lo stesso tipo di terminale usato dai meravigliosi SONY WF-1000XM4, i migliori della categoria.
L’aspetto, insieme al peso, di questi auricolari incide inevitabilmente sul giudizio finale: durante la prova fatta per preparare la nostra recensione di Philips Fidelio T1, non siamo riusciti a posizionare gli auricolari nelle orecchie, in modo da poter ascoltare l’audio al meglio. L’unica soluzione era quella di premerli verso le orecchie, perché rimanessero nella giusta collocazione, garantendo l’ascolto del suono nella sua espressione migliore.
Non solo, perché la superficie touch “sopraelevata” richiede una pressione piuttosto forte, che sistematicamente sposta gli auricolari, che avevamo posizionato con tanta fatica. Se si parla, muovendo la mandibola, gli auricolari bluetooth Philips Fidelio T1 tendono a spostarsi, fino a cadere.
Per trovare un design di questo tipo bisogna guardare alla notte dei tempi, perché il modello di Sony WF-1000XM3 del 2019 aveva difetti simili, anche se non così evidenti.
Bisogna anche menzionare la certificazione IPX4 degli auricolari Philips Fidelio T1, ma siamo pronti a sfidare chiunque ad usarli per attività sportiva. In ogni caso, può essere utile se li si usa dopo la piscina o dove ci potrebbero essere schizzi d’acqua.
Come funzionano gli auricolari Philips Fidelio T1
Per rispondere alle domande sul funzionamento degli auricolari true wireless Philips Fidelio T1, bisogna probabilmente usare il condizionale, perché moltissime funzioni sono in linea con il top del mercato, ma sono rese inutilizzabili dall’impossibilità di indossarli stabilmente.
Facciamo l’esempio dell’ANC, la riduzione automatica del rumore: se gli auricolari si potessero posizionare correttamente, l’isolamento acustico dall’esterno sarebbe di buon livello, ma poiché questa condizione è difficile da ottenere, spesso la riduzione è inefficace.
Il sistema di soppressione del rumore può essere regolato a proprio piacimento, oppure usato in modalità dinamica, così come è presente una modalità trasparenza.
I comandi touch sono un po’ scomodi, perché richiedono (come già anticipato) una pressione tale da spostare gli auricolari, ma manca l’avanzamento delle tracce e non si può regolare il volume (con i comandi touch, lo si fa con lo smartphone). Curiosamente, a differenza di quasi tutti gli auricolari sul mercato, non è possibile personalizzare le funzioni dei diversi tocchi.
Come per tutti i prodotti audio di Philips, anche Fidelio T1 si usano e si gestiscono attraverso l’app ufficiale di Philips Headphones, presente su iOS e Android.
Grazie al bluetooth multipoint, si possono collegare con due dispositivi contemporaneamente, soluzione comodissima, soprattutto se si usano combinando lavoro e piacere, abbinando contemporaneamente sia telefono che computer.
Come è il suono di Philips Fidelio T1?
Anche la qualità audio sarebbe eccellente, se si potesse trovare una collocazione perfetta degli auricolari: i bassi sono vigorosi, le frequenze medio alte si ascoltano con piacere, così come è possibile gestire attraverso la app l’equalizzazione del suono.
Oltre agli standard tradizionali di trasmissione, Philips Fidelio T1 supportano LDAC e quindi la trasmissione del suono ad alta qualità in modalità wireless.
La qualità audio dei microfoni, invece, è appena discreta, perché apparentemente non c’è soppressione del rumore ambientale, o se c’è non funziona adeguatamente. In contesti rumorosi, Philips Fidelio T1 tendono a catturare (ed esaltare) i suono ambientali.
Quanto dura la batteria di Philips Fidelio T1?
A dispetto della loro dimensione, l’autonomia degli auricolari Philips Fidelio T1 non è altissima: con ANC inserita, si arriva a poco più di 7 ore, diventano dieci se invece si elimina la soppressione del rumore. La custodia permette di caricare due volte gli auricolari prima di aver bisogno dell’energia elettrica. Nel complesso, quindi la batteria di Philips Fidelio T1 dura 21 ore con ANC, circa 30 ore senza.
C’è la ricarica wireless, mentre con la ricarica veloce ci vogliono 15 minuti per avere un’ora di ascolto garantita. Per la ricarica completa degli auricolari ci vogliono circa 2 ore, mentre per una ricarica completa in modalità wireless ci vogliono circa 4 ore.
Recensione Philips Fidelio T1, prezzo, disponibilità e conclusioni
Come tutte le prove, anche la recensione dei Philips Fidelio T1 si conclude con una valutazione complessiva, in cui un ruolo fondamentale è svolto dal suo prezzo.
E purtroppo questo dettaglio contribuisce ad aumentare le perplessità su questi auricolari true wireless, che vengono venduti ad una cifra compresa tra i 160 e i 200 euro, a seconda di dove li si compra.
Il prezzo di Philips Fidelio T1 non sarebbe un ostacolo insormontabile se non fosse abbinato a tutte le problematiche relative all’ergonomia, che a cascata ne peggiorano le prestazioni.
Dal nostro punto di vista, Philips dovrebbe prendere quello che c’è di buono nelle Fidelio T1 e trasportare tutto dentro auricolari al passo con i tempi, che offrano una custodia più compatta, una forma più ergonomica e un design più moderno. Un vero peccato, perché l’audio tutto sommato non è male.
+ Durata Batteria
+ Collegamento multipoint
– Peso auricolari
– Dimensione custodia