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Nuova puntata del podcast Mister Gadget e-Wheels. Oggi ci chiederemo: come sta Tesla? E poi le novità elettriche del gruppo Stellantis, la carenza di gas che potrebbe minacciare la produzione di automobili e la guida autonoma: siamo già al capolinea?
Mobilità elettrica, come sta Tesla?
Come sta Tesla? Beh da quello che comunica, benone. L’azienda ha annunciato l’aumento della produzione di SUV Model Y presso lo stabilimento di Gruenheide, vicino a Berlino, in Germania. Sebbene la casa non abbia fornito una cifra di produzione attuale per i veicoli elettrici, ha però affermato di aver costruito 1.000 auto a settimana durante l’estate e di puntare a produrne 5.000 a settimana nello stabilimento tedesco entro il primo trimestre del prossimo anno, in vista del suo obiettivo a lungo termine di costruire 20 milioni di veicoli all’anno. Insomma, in barba a chi parlava di aria di crisi, Tesla sembra stare davvero bene.
Le novità del Gruppo Stellantis
Anche la Francia non sta a guardare: il prossimo anno Peugeot lancerà una versione completamente elettrica della 308 berlina compatta e station wagon, con un nuovo motore sviluppato dalla joint venture di Stellantis con la società giapponese Nidec e un’autonomia di 400 km. La versione completamente elettrica si unisce alle opzioni ibride plug-in nonché ai motori benzina e diesel nella 308. La station wagon sarà la prima elettrica pura di una casa automobilistica europea; la sua sorellina Opel, invece, dovrebbe lanciare una versione completamente elettrica della Astra nel 2023.
La carenza di gas potrebbe minacciare la produzione di automobili?
La carenza di gas potrebbe minacciare la produzione di automobili? Per Audi la risposta è no. Il CEO dell’azienda, Markus Duesmann non prevede interruzioni della produzione negli stabilimenti tedeschi della casa, nonostante la difficile situazione geopolitica e l’incombente carenza di energia. Duesmann, oltretutto, ha affermato di non aspettarsi un crollo della fornitura di gas in Germania, nonostante la forte dipendenza del Paese dalle forniture dalla Russia.
Quale futuro per la guida autonoma?
Le startup hanno raccolto decine di miliardi di dollari sulla base della promessa di sviluppare auto a guida autonoma, ma i dirigenti e gli esperti del settore affermano che potrebbero essere necessari supervisori umani da remoto in modo permanente per aiutare i conducenti. Ma qual è il problema? Semplice realizzare automobili robotizzate che possano guidare in modo più sicuro delle persone è immensamente difficile perché i sistemi software a guida autonoma semplicemente non hanno la capacità delle persone di prevedere e valutare rapidamente i rischi, specialmente quando si verificano incidenti imprevisti. Waymo e Argo di Alphabet, sostenute da Ford e Volkswagen, hanno rifiutato di commentare. GM ha richiamato e aggiornato il software in 80 veicoli a guida autonoma dopo che un incidente di giugno a San Francisco ha lasciato due persone ferite. La verità è che i veicoli veramente autonomi sono molto indietro rispetto ai programmi di lancio ottimistici previsti solo pochi anni fa. Alla prossima puntata di Mister Gadget e-Wheels.