Recensione Amazfit GTR4, lo smartwatch a tutto tondo

La recensione di Amazfit GTR 4 potrebbe darti lo spunto per il prossimo acquisto, se sei alla ricerca di uno smartwatch completo, che non costi una follia e dia garanzia di qualità.

Questo nuovo smartwatch non è una rivoluzione rispetto al modello precedente, Amazfit GTR 3, di cui rappresenta un’interessante evoluzione, soprattutto sul fronte del sistema operativo. Gli elementi distintivi di Amazfit sono la cura del design, il prezzo competitivo e un sistema operativo proprietario completa e funzionale, risultato della lunga esperienza nel settore della tecnologia da indossare.



Chi è Amazfit e cosa fa

Il primo passo della nostra recensione va doverosamente dedicato al marchio Amazfit e ad alcune informazioni che lo riguardano, perché su questo tema c’è un po’ di confusione. Molti utenti pensano infatti che Amazfit sia un brand di proprietà di Xiaomi, in realtà questa informazione è del tutto imprecisa.

Nei primi dieci investitori, per valore delle quote, di Zepp Health Corp non compare Xiaomi, che tuttavia distribuisce i prodotti del catalogo nei suoi negozi in giro per il mondo. Questo è probabilmente uno dei motivi per cui si è creato questo fraintendimento.

Amazfit è quindi un marchio di proprietà di Zepp Health Corp, il cui nome era fino a poco tempo fa Huami, realtà con cui abbiamo conosciuto questi smartwatch. Zepp produce gli smartwatch che sono commercializzati a marchio Xiaomi, di cui è di fatto un fornitore privilegiato.

Come è fatto Amazfit GTR 4

Per descrivere come è fatto Amazfit GTR 4, dobbiamo partire dalla sua batteria, che garantisce due settimane di funzionamento continuativo, senza necessità di ricarica.

Andando oltre il tema del suo quadrante, l’altro dettaglio distintivo importante è quello dei sensori con fotodiodi, che servono per il monitoraggio dei parametri biometrici: su questo tema, Amazfit GTR 4 offre un dettaglio rilevante, quello del controllo dei principali parametri con un solo click.

Andiamo però con ordine: Amazfit GTR 4 è costruito intorno ad una cassa in metallo, con corona di navigazione in acciaio, mentre il quadrante è un display AMOLED HD da 1.43 pollici. Grazie alla app Zepp Health, è possibile installare più di 200 quadranti, che possono funzionare in modalità “always on” senza un impatto significativo sulla batteria.

La batteria promette una durata di 14 giorni e viene gestita con un nuovo tipo di risparmio energetico, ancora più efficiente.

Come anticipato, c’è un nuovo sensore Biotracker 4.0, capace con un solo click di misurare in meno di 45 secondi il battito cardiaco, l’ossigenazione del sangue, lo stress e può tenere traccia della qualità del sonno.

Amazfit GTR 4 è dotato di altoparlante bluetooth e microfono, grazie a cui è possibile gestire anche chiamate e ascolto di musica. Ovviamente, in un prodotto di questa qualità non può mancare il ricevitore GPS, a due bande, capace di tracciare i movimenti e di sincronizzarli con app di terze parti, come Strava.

I cinturini sono standard con la misura di 22 mm e si possono reperire facilmente sul mercato.


Altri articoli che ti consigliamo:


Come funziona Amazfit GTR 4, smartwatch completo ed efficiente

La nostra esperienza d’uso per preparare la recensione di Amazfit GTR 4 è stata del tutto lineare, forse migliore di quanto ci si potrebbe aspettare dall’acquisto di uno smartwatch da 199 euro, non perché la cifra sia da considerare bassa, ma per il rapporto con le altre proposte del mercato. Se scrivessimo questa recensione di Amazfit GTR 4 in italiano più semplice, probabilmente vi parleremmo di un ottimo rapporto tra prezzo e qualità.

Prima di tutto, c’è il sistema operativo ZeppOS, che ha i suoi punti di forza nella misurazione istantanea di alcuni parametri biometrici, con un singolo click: in meno di 45 secondi vengono tracciati battito cardiaco, l’ossigenazione e il livello di stress, che combinati possono dare un’idea generale del proprio stato di salute. Il sensore è stato migliorato per ridurre le interferenze alla misurazione date dal movimento del braccio: Zepp promette una precisione simile, se non uguale, a quella delle fasce toraciche.

Grazie alla batteria longeva, è possibile indossare l’orologio nelle ore notturne e quindi monitorare il sonno, con molteplici dettagli che vengono riportati puntualmente nella app Zepp Health.

Al tema del monitoraggio, si può aggiungere quello del tracking di attività sportive, con ben 150 attività tracciate: stiamo parlando di un numero così alto di discipline, che alcune probabilmente risulteranno sconosciute o sono state viste solo durante qualche diretta notturna delle olimpiadi.

I diversi sport permettono di gestire molti parametri e di funzionare per obiettivi: nel caso del nuoto è possibile anche stabilire la lunghezza della piscina, dettaglio che non tutti i prodotti in commercio rendono disponibile. Non solo, perché con lo smartwatch Amazfit GTR 4 è possibile anche tenere sotto controllo i tempi di recupero, parametro fondamentale per misurare il proprio livello di prestazioni, grazie al software PeakBeats, capace anche di calcolare il consumo massimo di ossigeno durante l’allenamento.

Grazie alla soluzione Exersense, ci sono 8 attività che vengono tracciate in automatico: il nuoto, il tapis roulant, la corsa all’aperto, l’ellittica, il ciclismo all’aperto, la camminata all’aperto, il vogatore, la camminata. Non serve fare nulla per misurare questi esercizi, perché lo smartwatch Amazfit GTR 4 li riconosce in automatico.

Rispetto a molti altri prodotti in commercio, GTR 4 è capace di contare le ripetizioni degli esercizi di resistenza e di tenere traccia anche dei tempi di riposo; con l’aiuto del GPS può tenere traccia dei percorsi fatti in bicicletta, a piedi o di corsa e sincronizzarli con le app come Strava. Il sistema operativo è praticamente chiuso, ma permette di sincronizzare i dati con Strava e Adidas Running. Per coloro che fanno ultratrail o si muovono con camminate outdoor, c’è anche la possibilità di tracciare i percorsi di ritorno al punto di partenza.

Amazfit GTR 4 permette di memorizzare musica all’interno dell’orologio, che può essere ascoltata tramite altoparlante o con gli auricolari bluetooth.

Purtroppo le interazioni con lo smartwatch sono ridotte al minimo, è possibile rispondere alle chiamate, grazie a microfono e altoparlante, ma non si può fare molto di più.

Cosa è il punteggio PAI

Tutte le attività fisiche svolte, combinate con i propri parametri biometrici, contribuiscono all’assegnazione del punteggio PAI, che misura il livello complessivo di “movimento” nell’arco di una giornata.

Il sistema PAI permette anche di introdurre il concetto di gamification e di sfida, anche con sé stessi, per. migliorare la propria condizione generale. Per le donne, c’è un sistema di calcolo del ciclo mestruale, con una valutazione dei periodi fertili.

Il sistema operativo trasmette inoltre notifiche in caso di problemi per ossigenazione, battito cardiaco o livello elevato di stress.

Amazfit GTR 4 ha aggiunto anche alcune mini app, come quella di GoPro, oppure la compatibilità con Amazon Alexa, per rendere ancora più completa l’esperienza degli utenti. Ci sono anche soluzioni per le neo-mamme, come quella che memorizza le ore delle poppate, per inviare un promemoria quando si avvicina la successiva. Amazfit GTR 4, inoltre, riceve i comandi vocali anche quando è offline.

Ora è possibile anche memorizzare le proprie carte fedeltà sul proprio smartwatch Amazfit GTR 4, opzione molto comoda per le occasioni in cui ci si muove senza telefono.

Cosa cambia tra Amazfit GTR 3 e GTR 4?

Se sei alla ricerca delle differenze tra Amazfit GTR 3 e GTR 4, il risultato sarà forse deludente: non cambia praticamente nulla, perché l’unica vera differenza è quella della batteria che passa da 450 a 475 mah, ma forse dovremmo notare anche una riduzione del display che passa da 1.45 a 1.43 pollici.

C’è poi una nuova generazione di sensore biometrico, estremamente più sottile, con una capacità di tracciamento più accurata, perché capace di isolare il movimento del braccio, rispetto ai parametri che vengono raccolti.

Che differenza c’è tra Amazfit GTR 4 e GTS 4?

Tra i due smartwatch Amazfit GTR 4 e GTS 4 cambia solo la forma: il primo è infatti rotondo, R sta per Round, mentre il secondo è squadrato, dove S sta per Square.

Per il resto, i due smartwatch di Amazfit sono uguali in tutti i loro aspetti, a parte, ovviamente, la diagonale del display, che rimane comunque un AMOLED con stessa luminosità.

Cliccando qui di seguito, puoi leggere la recensione di Amazfit GTS 4, dispositivo completo e gradevole da usare, esattamente come il suo fratello rotondo.

Quanto costa Amazfit GTR 4?

Il prezzo di Amazfit GTR 4 è in linea con quello del modello dello scorso anno ed è molto competitivo, perché parliamo di 199 euro, che è il prezzo base consigliato, ma nel corso degli ultimi mesi dell’anno avrà senza dubbio una stagione promozionale con prezzi ancora più interessanti.

Recensione Amazfit GTR 4, le conclusioni

Le settimane trascorse con Amazfit GTR 4, per realizzare la sua recensione sono state gradevoli: il rapporto qualità prezzo di questo smartwatch e la sua completezza, ne fanno un oggetto ideale per chi ha uno smartphone Android. Chi legge MisterGadget.Tech assiduamente sa cosa pensiamo di iPhone: il suo unico compagno plausibile è Apple Watch.

Fatta questa premessa, possiamo senza dubbio dire che Amazfit GTR 4 è uno smartwatch completo, gradevole da utilizzare, che per la maggior parte degli utenti ha da offrire più di quanto gli utenti stessi vorranno usare.

Amazfit GTR 4
Uno smartwatch di buona qualità, con un sensore biometrico preciso e un GPS dual band infallibile. Buon design, anche se il display tende a graffiarsi facilmente.
Nel complesso, rapporto qualità prezzo eccellente, anche le interazioni con lo smartphone sono ridotte al minimo.
Pro
+ GPS molto preciso
+ Misurazioni biometriche accurate
+ Varietà attività tracciate
Contro
– Sistema operativo chiuso
– Display incline ai graffi
– Interazione con lo smartwatch molto limitata
Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
Post collegati