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Podcast Mister Gadget Daily: Un’altra puntata della saga infinita di Elon Musk e Twitter, dopo aver detto di non sapere chi fosse il capo, l’eccentrico miliardario si è nominato CEO.
Dall’interno dell’azienda trapelano le vere ragioni per i licenziamenti lampo dei manager: niente vendetta, ma pura convenienza economica, vi spieghiamo quale.
Apple non riduce la produzione di iPhone, come di solito faceva negli anni passati in questo periodo: c’è il rischio di lockdown in Cina. Intanto, i nuovi computer sono rinviati al 2023.
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qualche giorno ormai che parliamo di Twitter? Diffusamente, ma perché questo è il tema principale che si affronta nel mondo tech per svariate ragioni. Intanto Elon Musk, nel corso di questo ultimo weekend, ha nominato sé stesso sito della società. Tra l’altro qualche giorno fa aveva risposto in alcuni casi ad alcuni messaggi proprio su Twitter, dicendo che non sapeva nemmeno chi fosse in quel momento il CEO della società. Adesso abbiamo delle certezze in più. Elon Musk dice tra l’altro che è disponibile a rendere possibile l’utilizzo di video più lunghi e anche di messaggi più lunghi proprio a livello di conteggio di parole su Twitter Non sappiamo però quali tempi e quali tempi ci vorranno perché queste novità vengano implementate. Ma cosa succede a livello di gestione? Intanto arrivano un po di informazioni, come quella secondo cui ci potrebbero essere addirittura 7500 licenziamenti nell’arco di pochi giorni e oggi potrebbe essere un giorno che rappresenterebbe quasi un ecatombe all’interno della società, perché l’obiettivo è quello di licenziare molte persone oggi per non pagare i premi, che è la stessa motivazione per cui sono stati immediatamente licenziati quattro top manager di cui vi abbiamo parlato nei giorni scorsi. L’urgenza, in quel caso era di licenziarli entro il 31 di ottobre perché il 1.º novembre sarebbe scattato un passaggio per cui avrebbero maturato 122 milioni di dollari in bonus, che evidentemente non era qualcosa che Elon Musk voleva pagare. Insomma, è un momento davvero un po particolare.
Tra l’altro Elon Musk ha risposto anche a coloro che hanno chiesto se rientrerà immediatamente Donald Trump sulla piattaforma. Lui ha detto che in realtà ci sarà una commissione che valuterà l’opportunità di far accedere alcuni personaggi alla piattaforma e fino a che quella commissione non verrà insediata, lui non cambierà niente all’interno della società e soprattutto della piattaforma.
Cambiamo completamente argomento per dirvi che sono arrivati i dati delle vendite in Cina. Vivo è al primo posto segue Honor, che però ha avuto un calo importante del 9,1% rispetto allo scorso anno. Oppo perde addirittura il 27,9% rispetto ad un anno fa e invece è l’unica che cresce. Supera Xiaomi per arrivare al 4.º posto. Un mercato sempre dinamico quello della Cina e in Cina rimaniamo anche per segnalarvi un’altra cosa.
Di solito Foxconn in questo periodo dell’anno riduce la produzione di iPhone. Non succede invece in questo periodo perché c’è il timore di una nuova esplosione del Cofide e di nuovi lock down e quindi, per anticipare possibili rischi si mantiene una produzione ad alto ritmo, visto che abbiamo accennato al mondo di Apple. Vi segnaliamo che secondo alcuni esperti di cose di Cupertino non vedremo nuovi computer con i processori M2 nel 2022 per avere il nuovo Mac mini e anche il MacBook Pro con il processore M2 dovremo aspettare il 2023, mentre per l’arrivo di iOS 16.2 dovremo aspettare 1/2 di dicembre. Arriverà probabilmente poco prima di Natale.
Infine, ultima informazione per la giornata di oggi, il primo smartphone con il nuovo processore di Qualcomm, lo Snapdragon 8 Generation 2, che verrà presentato alla fine del mese di novembre, sarà molto probabilmente di Motorola. Ebbene, per oggi abbiamo terminato grazie per la pazienza con cui ci avete seguiti. Se volete torniamo anche domani.
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