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Podcast Mister Gadget Daily: Negli Stati Uniti, YouTube lancia la nuova strategia per diventare un vero e proprio Hub dell’intrattenimento con la presentazione dei PrimeTime Channels.
Attraverso l’applicazione di YouTube sarà possibile sottoscrivere l’abbonamento a molteplici servizi in streaming, di cui si potrà fruire senza la necessità di scaricare decine di applicazioni. Per ora la novità riguarda solo gli Stati Uniti.
Sony annuncia i dati fiscali e i dati complessivi di vendita di PlayStation 5.
Huawei fa causa ad Amazon per Kindle e le prospettive (almeno in Cina) non sono rosee per il gigante americano, che prevede di ritirare il prodotto in quell’area.
Trascrizione automatica del podcast
Benvenuti al notiziario quotidiano dedicato al mondo della tecnologia. Sono Luca Viscardi. Vi accompagno anche oggi per cercare di cogliere quelle che sono le notizie principali dal mondo tech, a partire da quello che succede negli Stati Uniti per la piattaforma YouTube, che diventa in pratica una sorta di hub per i servizi streaming dopo che ieri sono stati lanciati i primi time channels, sono ben 30 piattaforme di streaming video a cui ci si può abbonare all’interno di YouTube.
Non sappiamo se queste iniziative verranno estese anche al resto del mondo, ma sicuramente segnano un cambio di rotta importante per la piattaforma. A proposito di piattaforme al centro dell’attenzione, torniamo ancora una volta a parlare di Twitter. E ieri c’è stata una curiosa discussione online lanciata da Steven King, scrittore che dice Non pagherò mai 20$ per il bollino blu della verifica. Elon Musk ha scritto Cosa ne pensi di otto, ma è chiaro che ancora non c’è una definizione sicura, certa di quello che sarà il futuro della piattaforma. Sappiamo però che non ci sarà più un altro manager importante che era incaricato di seguire il business delle vendite pubblicitarie.
Si chiama Sarah Personette ha annunciato di aver lasciato la piattaforma, piattaforma che sta lavorando in questi giorni soprattutto per combattere i contenuti a sfondo discriminatorio e razziale. Sono stati bloccati, praticamente cancellati circa 1500 account nel giro di pochi giorni. Si continua a parlare anche di Twitter per il fatto che coloro che sono abbonati a Twitter blu potrebbero ricevere meno contenuti rispetto a quelli che hanno oggi per il pagamento di un abbonamento mensile.
Si torna a parlare di vicende di tribunale perché Huawei ha fatto causa ad Amazon e a Compal, che è la società cinese che produce i Kendall. Huawei infatti sostiene che i display, quelli di Ink che sembrano imitano la carta violino un brevetto di Huawei depositato molti anni fa. Amazon, tra l’altro, ha già annunciato che sospenderà le vendite dei Kindle in Cina nel 2023. Poco più tardi sospenderà anche la distribuzione dell’applicazione e il funzionamento dell’applicazione Kindle in Cina. Non sappiamo se questo basterà a chiudere questa disputa in tribunale.
Sony ha presentato i suoi risultati fiscali per il secondo trimestre dell’anno per quello che è l’anno fiscale dell’azienda giapponese. Le consolle vendute sono di PlayStation 5. Ovviamente sono ora 25 milioni dalla data di uscita e questo è un dato molto positivo. C’è un dato meno positivo, invece per PlayStation Plus, che ha perso 1,9 milioni di abbonati, ma Sony dice che tutto sommato è fisiologico. Molti di quelli che hanno abbandonato sono utenti di PlayStation 4. E tutto sommato per Sony questo era prevedibile ora che dopo la pandemia le persone sono tornate ad uscire, quindi usare meno i videogiochi. Tra l’altro, nei dati fiscali anche i dati relativi alle vendite dei videogiochi sono in flessione, ma questo è una tendenza che abbiamo visto a livello generale.
Una notizia importante per gli utenti Amazon prime ora ci sarà l’accesso gratuito a tutte le 100 milioni di canzoni che sono inserite nel catalogo. Ma c’è un dettaglio non si potrà scegliere l’ordine con cui ascoltarle, quindi sarà possibile mettere le canzoni dentro la lista dei propri preferiti o le proprie playlist, ma non scegliere l’ordine con cui andare ad ascoltarle.
Una curiosità ieri ha chiuso definitivamente Google Hangout e il servizio di messaggistica rimaneva ormai solo sul web. È stata chiusa anche quella piattaforma, un altro servizio di messaggistica di Google a cui diciamo addio. Per ora noi ci diciamo invece arrivederci. Abbiamo terminato per la giornata di oggi, se volete ci risentiamo domani.
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