Cominciamo con un piccolo spoiler, la recensione di Asus ProArt A1, il proiettore a raggio standard che abbiamo provato nelle ultime settimane non è impresa facile, perché non è semplice collocare questo dispositivo e capire quale possa essere il suo utilizzo ideale.
L’ostacolo più grande, dal nostro punto di vista è rappresentato dal prezzo, in combinazione con le prestazioni: oggi si può acquistare il proiettore Asus ProArt A1 a circa 1.700 euro, ma basta una manciata di denaro in più per acquistare una delle proposte a corto raggio con Android TV che si trovano facilmente sul mercato, a prezzi che oscillano intorno ai 2.000 euro.
La sensazione è che Asus ProArt A1 arrivi un po’ fuori tempo massimo rispetto a ciò che il mercato, in particolare quello cinese, oggi offre a prezzi particolarmente aggressivi.
Indice
Come è fatto Asus ProArt A1
E’ comunque presto per trarre conclusioni su questo dispositivo, ti chiediamo la pazienza di continuare a leggere, perché in realtà il proiettore Asus ProArt A1 ha diverse frecce da giocare, soprattutto sul fronte della fedeltà del colore.
Per descrivere come è fatto, possiamo citare un proiettore a raggio standard molto classico, con la grande lente di proiezione frontale che si accompagna ad un controllo del fuoco e dello zoom manuali. Questo è uno dei dettagli che oggi lascia un po’ perplessi, dato che sul mercato ci sono moltissimi prodotti in grado di gestire lo zoom e la messa a fuoco con soluzioni motorizzate e comandate a distanza. Sulla parte posteriore ci sono i connettori, c’è un ingresso VGA, che pensavamo di non incrociare più nella nostra vita, ci sono due ingressi HDMI, 2 porte USB, un ingresso e uscita audio.
In realtà esiste anche un altro ingresso, quello senza fili: è possibile infatti utilizzare proiettore Asus ProArt A1 con la proiezione wireless, una soluzione è compatibile con gli standard Chromecast, Miracast e AirPlay per trasferire foto e immagini da tablet, computer, smartphone, sfruttando opzioni presenti su tutti i dispositivi moderni.
Sulla parte superiore, oltre ai già menzionati controlli manuali per lo zoom e per il fuoco, c’è anche una sorta di Pad circolare, che permette di gestire alcuni comandi. Questo apre il fronte te la nostra seconda grossa perplessità che è quella del software che gestisce il proiettore Asus ProArt A1, che da un lato permette di fare molti controlli, dall’altro ha un albero di navigazione che fa sembrare questo proiettore un salto nel passato.
Probabilmente c’è un dettaglio che dobbiamo però svelarvi, che può essere la vera motivazione d’acquisto di questo proiettore, ovvero la sua eccezionale fedeltà nella riproduzione dei colori: questo è il primo proiettore al mondo certificato Calman. Cosa vuol dire “certificato CalMAN?” Il nome CalMAN non ha alcun significato perché non lavora nel mondo del video professionale, perché si riferisce ad una società che realizza un software di calibrazione degli strumenti di lavoro del settore.
Quando si fa riferimento alla certificazione CalMAN, significa che la qualità con cui i colori vengono riprodotti è la migliore possibile, un pregio che per alcuni usi del proiettore può essere fondamentale, pensiamo ad esempio alla proiezione di opere d’arte, di materiale fotografico di qualità, di progetti architettonici che hanno bisogno anche di rispettare le scelte cromatiche di chi li ha pensati.
In poche parole, questo è il vero elemento decisionale a disposizione di chi compra un nuovo proiettore. Se la qualità del colore e la fedeltà della sua riproduzione sono dettagli fondamentali, hai trovato il tuo prossimo acquisto. Se, invece, sei alla ricerca di un proiettore che sostituisca in qualche modo la televisione, che permetta di accedere ai servizi streaming, che sia molto flessibile nell’uso di tutti i giorni, allora questo non è probabilmente il prodotto adatto.
Per completare la descrizione di come è fatto il proiettore Asus ProArt A1, bisogna citare qualche dato tecnico, a partire dalla proiezione che può essere fatta a una distanza che va da 1,4 a 5,8 m, grazie a cui si ottiene una zona di proiezione, la cui diagonale può andare da 1 metro, fino a 5.8 metri.
Il proiettore Asus ProArt A1 garantisce una luminosità da 3.000 AnsiLumen, con una definizione FullHD e una ratio 16:9, il contrasto 800:1, può essere gestite una definizione di ingresso che va da 480 pixel a 4K, con un’elaborazione del colore a 10 bit.
La lampada è LED, garantisce 30.000 ore di utilizzo, funziona bene in tutti i contesti, ma con una luminosità come quella già descritta, la leggibilità delle immagini si riduce drasticamente in ambienti luminosi. Ambienti bui o in semi oscurità sono il contesto ideale per l’utilizzo del proiettore Asus ProArt A1.
Per chi volesse conoscere anche i dettagli di ingombro e peso, segnaliamo che il proiettore Asus ProArt A1 pesa 5.7 kg, con misure di 10 x 40 x 28 cm, al suo interno ci sono ventole che producono 32 db di rumore, mentre l’audio è garantito da speaker incorporati con 10 Watt di potenza.
Come funziona il proiettore Asus ProArt A1?
La recensione di Asus ProArt A1 passa necessariamente dall’esperienza d’uso che abbiamo fatto con il dispositivo durante la nostra prova: bisogna però fare una premessa importante. Abbiamo avvicinato questo dispositivo con l’approccio “domestico”, inteso come strumento sostitutivo del televisore. È evidente che questa non sia la ragion d’essere del proiettore Asus ProArt A1: questo è un oggetto pensato per la proiezione dove la fedeltà del colore è il tema fondamentale. Ma lo abbiamo già detto, però repetita iuvant.
Sottolineiamo questo aspetto, perché il proiettore Asus ProArt A1 funziona bene, ha una discreta luminosità, un’ottima fedeltà del colore, ma richiede necessariamente un dispositivo connesso per qualunque tipo di funzionalità, noi ad esempio lo abbiamo provato agganciandolo ad una Apple TV 4K, poi abbiamo optato per testare anche il Fire TV Cube di Amazon, che risulta una soluzione migliore per sostituire il televisore, perché nella sua interfaccia c’è anche un accesso diretto allo streaming dei canali tv tradizionali.
Agganciare un dispositivo esterno di questo genere può essere un’ottima soluzione per trasformare il proiettore Asus ProArt A1 in un centro per l’intrattenimento domestico, anche se è una forzatura rispetto alla “natura” del prodotto.
Scarsa invece la qualità audio, però ancora una volta bisogna capire quale sia la vocazione del dispositivo, perché questa valutazione vale solo ed esclusivamente se lo immaginiamo come il famigerato hub domestico a cui ci siamo riferiti più volte. Qualche tempo fa abbiamo provato Xgimi Aura, dotato di un sistema audio Harman Kardon: se facessimo un confronto, non ci sarebbe competizione su questo fronte.
Paragonato ai prodotti più moderni, nel proiettore Asus ProArt A1 mancano alcune soluzioni che dal nostro punto di vista oggi sono indispensabili, come la correzione automatica delle proporzioni, che in questo caso invece è manuale.
Torniamo però a sottolineare il tema della fedeltà del colore, che copre il 98% sRGB, il 98% Rec.709, a cui bisogna aggiungere anche la calibrazione Delta E<2, un parametro che rende questi colori indistinguibili da quelli reali anche da parte di un occhio estremamente allenato.
Bisogna anche sottolineare che il proiettore Asus ProArt A1 adotta la tecnologia DLP, molto più avanzata rispetto a quella dei proiettori con le lampade tradizionali, perché in grado di proiettare più pixel in tempi più brevi e quindi di garantire una qualità elevatissima anche con immagini in movimento. Ricordiamo che tutto questo può raggiungere una dimensione massima da 200″.
Quanto costa il proiettore Asus ProArt A1?
È opportuno ricordare che questo prodotto è in circolazione da settembre 2021, ragione per cui oggi il prezzo di Asus ProArt A1 è più competitivo rispetto al passato: online si trova ad un prezzo che oscilla tra il 1700 e i 2000 €, a seconda del venditore che si sceglie. Lo store di Asus, nel momento in cui scriviamo, presenta una promozione speciale con un prezzo di 1499 €.
Sul mercato esistono molteplici alternative, difficile trovare una comparazione semplice del prezzo, perché le variabili che intervengono sono tantissime. E probabilmente facile trovare prodotti più competitivi sul fronte del prezzo, ma nessuno può vantare la certificazione CalMAN, che invece è presente per il proiettore Asus ProArt A1.
Il concorrente più temibile per questo dispositivo è probabilmente un proiettore Xiaomi, che con 5000 lumen, un contratto 3000:1 e proiezione a corto raggio viene proposto a circa 1.500 euro.
Recensione proiettore Asus ProArt A1, le conclusioni
Avrai probabilmente capito quale è il senso della recensione di Asus ProArt A1, il proiettore a raggio standard con fedeltà assoluta del colore: la scelta di questo dispositivo dipende dall’utilizzo che ne vorrai fare. Questo concetto vale per qualunque dispositivo elettronico si acquisti, ma in particolare per questa categoria di prodotti: se il proiettore serve per installazioni, proiezioni di contenuti artistici, video in cui la qualità del colore diventa fondamentale, allora ci si trova davanti ad una opzione di acquisto molto interessante.
Se l’idea è quella di utilizzare il proiettore sostituendo il televisore, come centro di intrattenimento domestico, probabilmente questa non è la scelta corretta.
+ Dimensione massima della proiezione
+ Disponibilità della proiezione wireless
– Luminosità massima contenuta