Recensione JVC Nearphones, auricolari dal design aperto che suonano alla grande

Gli JVC Nearphones sono auricolari che permettono di non isolarsi dal mondo che ci circonda ma che non disdegnano una buona qualità sonora.

C’è certamente un vantaggio nelle cuffie e negli auricolari che creano un’esperienza di ascolto totalmente coinvolgente, ma c’è un mercato in crescita per i dispositivi attenti alla sicurezza che ti consentono di ascoltare tutto quello che si desidera senza isolarsi dall’ambiente circostante, che sia nel tuo ufficio, sui mezzi di trasporto o per strada.

Qualche settimana fa JVC ha annunciato i Nearphones HA-NP35T, degli auricolari con un nuovo vero design wireless che riesce a fornire una qualità del suono chiara e ricca senza l’uso di un vero e proprio auricolare che bloccherebbe il condotto uditivo. E sono disponibili per soli 89,99 euro (a listino), un prezzo più accessibile rispetto a prodotti comparabili come i Bose Sport Open Ear Buds da 199 euro, i Sony Linkbuds da 179,99 euro o lo Shokz OpenRun Pro da 179,95 euro.

Ma ne valgono la pena? Anche se non sono il nostro design preferito e non sono adatti perfettamente agli appassionati di fitness, sono un acquisto solido e a basso costo per chiunque cerchi un un prodotto con queste caratteristiche con un suono superiore alla media. In una recensione diversa dal solito, in cui elencheremo cosa ci è piaciuto e cosa non, ecco cosa devi sapere prima di acquistarli.



Quello che ci è piaciuto degli auricolari JVC Nearphones

Qualità del suono impressionante per un “design aperto”

Gli auricolari JVC Nearphones sono stati progettati per le persone che vogliono sapere cosa sta succedendo intorno a loro anche mentre ascoltano musica, audiolibri o podcast o rispondono a chiamate. Quando li indossavo all’interno di casa mia, potevo fare domande al mio dispositivo Alexa e sentire chiaramente la risposta dall’altra parte della distanza con la musica a circa il 75% di volume. Anche con il volume al massimo durante una passeggiata fuori, che non è altissimo come le cuffie tradizionali, potevo sentire le auto che si distano e fare conversazione senza problemi.

Mentre, come la maggior parte degli auricolari in questa categoria, la qualità del suono musicale non è così coinvolgente, ricca o generalmente di alta qualità come si ottiene da un altoparlante in-ear tradizionale, era più ricca di quello che ho sperimentato usando le cuffie a conduzione ossea (che forniscono vibrazioni sonore attraverso lo zigomi invece che dall’aria). I doppi microfoni in ogni unità, insieme a un sistema di riduzione attiva del rumore che riduce il rumore ambientale, hanno reso le telefonate cristalline. Sul lato esterno degli altoparlanti, i sensori tattili ti permettono di riprodurre/mettere in pausa le canzoni, saltare le tracce e regolare il volume, ma assicurati di usare un tocco deciso, altrimenti il dispositivo non registrerà il tocco.

Perdita sonora minima

Uno dei grandi svantaggi delle cuffie open-ear è che, sì, puoi ascoltare la tua musica o le tue chiamate senza staccarti dal mondo che ti circonda, ma ciò significa che è anche abbastanza probabile che le persone intorno a te possano ascoltare la tua musica e le tue chiamate. Per combattere questo, le aperture degli altoparlanti degli auricolari sono appositamente progettate e allineate per ridurre al minimo le perdite sonore. La mia ragazza ha dovuto appoggiarsi fino a quando non era a quasi a 10 centimetri pollici dalla mia faccia per ascoltare la mia musica, che stava suonando al 100% di volume, mentre uscivamo; in un posto con un po’ più di rumore di sottofondo è quasi impossibile il suono che fuoriesce dagli JVC Nearphones.

Quello che non ci è piaciuto degli auricolari JVC Nearphones

Una stabilità sulle orecchie un po’ precaria

Gli auricolari JVC si agganciano all’orecchio in modo che l’altoparlante poggi proprio di fronte al condotto uditivo, proprio come i Bose Sport Open e un po’ come i miei auricolari wireless preferiti di lunga data, i Powerbeats Pro, anche se senza quel prolungamento che si adatta all’orecchio. Sono super leggeri, solo 12 grammi per lato, ma, per qualche motivo (forse era la distribuzione del peso?) ero iper consapevole di indossarli per tutto il tempo in cui erano sulle mie orecchie. Dopo qualche tempo, le mie orecchie si sono scaldate ed ho dovuto metterle da parte per un po’.

Questi non sono progettati per gli allenamenti, anche se sono classificati IPX4 che è a prova di sudore, schizzi e pioggia, e sono rimasti fermi durante le passeggiate vivaci. Ma il fatto che non si sentissero sicuri come altre cuffie wireless o auricolari aperti che ho testato (specialmente stratificate sugli occhiali da sole mentre camminavo) mi ha reso di nuovo iper consapevole di loro: tendo a preferire le cuffie che posso dimenticare di averle sulle orecchie.

Considerazioni finali JVC Nearphones

Per chiunque prenda costantemente chiamate dalla propria scrivania o preferisca ascoltare podcast, audiolibri o persino musica in sottofondo mentre lavora, gli auricolari JVC Nearphones dal design aperto ed dal prezzo accessibile sono una soluzione che offre un ottimo suono. La batteria presente garantisce sette ore di durata di ascolto con una singola carica o 17 ore di ascolto totale con la custodia di ricarica. Assicurati solo di essere a tuo agio con la vestibilità prima di impegnarti completamente.

Se sei qualcuno che usa anche le cuffie per qualsiasi tipo di movimento più veloce di una camminata veloce, saresti meglio servito da una coppia alternativa che promette una vestibilità più sicura, come lo Shokz OpenRun Pro o le Sony Linkbuds. A soli 89,95 euro, però, non sarebbe pazzesco investire in questi auricolari per lavoro, spostamenti o viaggi, e comprarsi un secondo paio per allenarsi.

JVC Nearphones
I JVC Nearphones sono auricoricolari dal design aperto con davvero ottime caratteristiche e dal prezzo accessibile.
Pro
+ Ottima qualità sonora
+ Buona cancellazione del rumore di fondo nelle chiamate
+ Poca perdita sonora
Contro
– Non stabilissime sulle orecchie

Riccardo Ferrari: Studente di farmacia di giorno e scrittore di notte. Caporedattore, coordinatore e gestore delle componenti social e di pubbliche relazione di una piccola realtà: Natural Born Gamers. Nato con un joypad della prima PlayStation in mano e cresciuto con Final Fantasy, Metal Gear Solid e Resident Evil. Da lì non ha mai abbandonato il mondo videoludico, ho abbracciato anzi nuove passioni come il cinema, le serie tv ed il mondo della tecnologia.
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