Recensione Apple HomePod 2, caratteristiche, prezzo, disponibilità

Abbiamo voluto lasciar scorrere un po’ di tempo prima della nostra recensione di Apple HomePod 2, per provare veramente a fondo i nuovi smart speaker di alta qualità Designed in Cupertino.

Quella di cui parliamo è la seconda versione dello speaker intelligente di Apple, ma in realtà per il mercato italiano è un esordio assoluto, perché mai prima di oggi questo sistema audio è stato ufficialmente distribuito nel nostro paese.



Homepod 1 vs HomePod 2: cosa cambia?

Per noi che siamo nel mercato italiano e quindi non abbiamo potuto usare il primo modello di Apple HomePod, probabilmente non ha molto senso fare un confronto, perché il più recente è comunque l’unico modello disponibile sul nostro mercato.

Vale però la pena cercare di capire le differenze tra Homepod 1 e 2, per comprendere il lavoro che Apple ha fatto a distanza di qualche anno.

Lo possiamo valutare la differenza di prezzo, perché per noi questo è un esordio, sicuramente non è facile comprendere il posizionamento a 349 €, se non si è estimatori del marchio Apple. Esistono molteplici alternative sul mercato, a prezzi più competitivi, come Amazon Echo Studio, ma nessuno dei prodotti disponibili può garantire la perfetta convivenza con l’ecosistema Apple. Questo dettaglio, da solo, rappresenta un valore esperienziale non indifferente.

Per quanto riguarda il design, i nuovi Apple HomePod sono praticamente identici ai precedenti, con una differenza di soli 4 mm in altezza, ma il peso cambia addirittura di 200 g.

Una differenza tra HomePod e HomePod 2 molto importante sta nel loro cuore pulsante, perché il modello più recente è basato sull’uso di audio computazionale di nuova generazione, un passo successivo rispetto a quello offerto dai modelli precedenti.

Aldilà della dimensione e della potenza complessiva, questa è anche una delle principali differenze rispetto al modello HomePod Mini.

Nel confronto HomePod vs HomePod 2, bisogna anche tenere conto del fatto che il nuovo modello offre il supporto all’audio spaziale, che viene abbinato al sensore per il rilevamento dello spazio ambientale e l’opzione per il beamforming.

Altra differenza importante tra HomePod 1 e 2, ovviamente, è quella del loro motore tecnologico: i nuovi HomePod 2 usano un processore S7 abbinato alla soluzione U1, che garantisce collegamenti più stabili con iPhone, oltre ad avere il pieno supporto per i protocolli Thread e Matter. L’interno c’è anche un sensore per la temperatura e l’umidità, che è lo stesso utilizzato da HomePod mini.

Non tutte le funzionalità sono già disponibili, ad esempio quella del riconoscimento del suono verrà abilitata solo successivamente attraverso un aggiornamento del software.

Nella comparazione tra HomePod 1 e 2 bisogna rilevare anche la curiosa scelta di utilizzare un chip Wi-Fi di generazione precedente, difficile da comprendere per un prodotto di questo prezzo. C’è il bluetooth 5.0, mentre il mercato oggi offre già la versione 5.3. È importante sottolineare che la presenza del Bluetooth è solo funzionale ad alcune delle opzioni, non serve per collegare all’altoparlante i prodotti esterni al mondo Apple.

Cosa si può fare con Apple HomePod 2?

Oltre alle funzioni più scontate, quello cioè dell’ascolto di musica in streaming il possibile collegamento con me la Apple TV per sostituire il sistema di diffusione audio del televisore, Apple HomePod due sono in grado di fare un sacco di cose interessanti, come dare la posizione di amici e familiari, che condividono le proprie informazioni in dov’è.

È possibile inviare comandi attraverso Siri per tutti i dispositivi che sono collegati con Apple HomeKit, ovviamente, usando la voce è possibile anche effettuare telefonate, con un audio amplificato.

Come già anticipato, Apple Homepod 2 un po’ di può essere collegato ad Apple TV, in modo davvero semplice, per diffondere l’audio della televisione, con il pieno supporto allo standard Dolby Atmos.

È possibile creare un abbinamento di due Apple HomePod per diffondere il suono in stereo, ma è necessario che si tratti di prodotti della stessa generazione: HomePod 2 si abbina solo con HomePod 2, Mini con Mini e così via. Non è possibile abbinare in stereo due modelli differenti.

Quello che invece non si può fare è usare Apple con Homepod con prodotti che non appartengono al mondo Apple: la recensione di Apple HomePod 2 diventa un esercizio di scarsa utilità, per coloro che non possiedono dispositivi come iPhone, iPad o Mac, perché al suo interno non c’è Chromecast, non c’è Bluetooth aperto alle connessioni, parliamo come spesso accade con i prodotti della mela di un prodotto “recintato”.

Come spesso ci capita di rilevare, con la voce si possono utilizzare molteplici funzioni, ma bisogna sempre ricordare che Siri non è particolarmente intelligente, quindi svolge diligentemente compiti pratici, ma non è molto utile quando le si chiedono informazioni generali.

Per questo motivo Apple HomePod è perfettamente funzionale quando si accendono e spengono le luci, oppure quando si vuole richiedere di ascoltare un podcast, lo è un po’ meno se si cercano informazioni su voli, treni o altri dettagli di carattere generale.

Come già capitava per HomePod Mini, è possibile creare un sistema multi Room, ovvero di seminare la casa di altoparlanti di Apple, per diffondere ovunque la propria musica, scegliendo esattamente cosa suonare e dove.

La configurazione iniziale e tutto sommato alla portata di tutti, mentre l’utilizzo quotidiano per le funzioni più avanzate risulta meno fluido del solito, perché il menù di gestione di HomePod 2 è un po’ più “pasticciato” degli altri, con funzioni che diventa complicato trovare, ad esempio quella dell’aggiornamento del software.

L’utilizzo, invece, rimane il piacere di sempre: la funzione per cui basta avvicinare iPhone al proprio Apple HomePod per trasferire il suono di ciò che si sta ascoltando sembra arrivare direttamente dalla fantascienza e funziona in entrambi le direzioni. Se si sta ascoltando musica su iPhone, basta avvicinarlo all’altoparlante per trasferire il suono verso lo speaker, ma si può fare anche il contrario, quando ad esempio si sta ascoltando la radio in streaming la mattina prima di uscire di casa, basta avvicinare iPhone per far passare il suono al cellulare.

Molto utile il sensore per la temperatura e l’umidità interni, perché per coloro che hanno case con sistemi sufficientemente avanzati è possibile ad esempio accendere automaticamente l’aria condizionata quando l’umidità supera una certa soglia.

Come suona Apple HomePod 2?

Su questo fronte, bisogna riconoscere che Apple ha fatto un ottimo lavoro, realizzando un dispositivo in grado di riprodurre la musica con una fedeltà assoluta.

Apple Homepod 2 supporta l’audio lossless di Apple Music, che però non bisogna confondere con la musica ad alta risoluzione, che invece non viene supportata. Stiamo parlando di codec musicali diversi, quindi di soluzioni che al momento non sono compatibili tra loro.

Curiosamente, il nuovo modello di Apple HomePod riproduce la musica ad un volume più basso rispetto all’originale, ma questo non significa che ci sia stata una perdita di qualità, tutt’altro: pur con un volume sensibilmente più contenuto, viene garantita la qualità sonora che abbiamo apprezzato anche nella versione più piccola, HomePod Mini.

I suoni medi e alti sono molto definiti, questo garantisce che la voce sia sempre molto presente, sia che si ascolti musica, sia che si stia ascoltando un dialogo di un film. Anche i bassi sono possenti, ma non sono mai esagerati, la caratteristica prima di HomePod 2 sembra essere l’equilibrio complessivo.

La piena compatibilità con Dolby Atmos è un pregio, ma non è necessariamente un vero vantaggio, per l’ascolto della musica, che sembra meno “presente”, quando diffusa con questo standard. Mentre per i film generalmente apprezziamo il Dolby Atmos, non possiamo dire lo stesso per i nostri brani musicali preferiti, consideriamo più accattivante la diffusone stereo.

Tutto ciò di cui parliamo migliora in modo esponenziale con due HomePod collegati, sia per la presenza dei bassi, che per il muro del suono nel suo insieme: l’investimento è importante, ma l’uso di due dispositivi abbinati è la soluzione ideale. Con due dispositivi accoppiati anche l’effetto del Dolby Atmos diventa tutt’altra storia e stupisce per la qualità.

Con la recensione di Apple HomePod 2 possiamo comunque dichiarare che siamo estremamente soddisfatti dalla qualità del suono dei dispositivi: ottima con l’uso di un solo dispositivo, eccellente se si usano in coppia.

Quanto costa Apple HomePod 2?

Il prezzo di Apple HomePod 2 è di 349 euro ed è difficilissimo, se non impossibile, trovare prodotti con sconti significativi, a parte quando ci sono promozioni speciali delle grandi insegne di elettronica.

Il prezzo è in linea con i listini di Apple, ovviamente ci sono soluzioni meno costose, come Amazon Echo Studio, ma non si ottiene lo stesso livello di eccellenza. Bisogna anche tenere conto del valore dell’ecosistema Apple, che i prodotti Amazon non possono offrire.

Recensione Apple HomePod 2, le conclusioni

La recensione di Apple HomePod 2 probabilmente ha lasciato trasparire il nostro apprezzamento complessivo per un prodotto di qualità davvero elevata, anche se bisogna tenere conto che anche il suo prezzo è a livelli alti.

La versione large di Apple HomePod arriva per la prima volta nel nostro mercato, troverà sicuramente molti appassionati pronti a sfruttare i suoi pregi sul fronte dell’audio, se però si valuta che il prezzo sia troppo alto, allora si può ripiegare sulla versione mini, che comunque rappresenta una proposta di qualità.

Apple HomePod 2
Quella di cui parliamo è la seconda versione dello speaker intelligente di Apple, ma in realtà per il mercato italiano è un esordio assoluto, perché mai prima di oggi questo sistema audio è stato ufficialmente distribuito nel nostro paese. Sistema audio molto potente, che può essere utilizzato come soluzione “multi room” e garantisce uno standard qualitativo molto alto.
Pro
+ Definizione gamma medio alta
+ Definizione gamma bassi
+ Perfetta coesistenza con ecosistema Apple
Contro
– Siri non è particolarmente efficiente
Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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