Perché le tv di TCL costano poco? Sono buoni acquisti?

I prodotti di TCL spesso hanno delle caratteristiche molto interessanti a prezzi eccellenti. Vale la pena comprare le TV di TCL?

I televisori TCL spesso arrivano a prezzi ragionevoli rispetto ai concorrenti delle aziende più blasonate. Marchi meglio riconosciuti, come Samsung, Sony ed LG, offrono prodotti che costano più degli equivalenti TCL nonostante la presenza, sulla carta, di funzionalità e caratteristiche comparabili. Quindi, i prodotti TCL vanno bene?

Risposta breve? Sì.

Gli acquirenti scettici hanno ragione ad essere preoccupati. In un’epoca in cui si punta su standard altissimi di qualità, il mercato dei televisori di consumo punta verso sempre di più verso l’alto. I prezzi dei tv d’alta fascia sono vertiginosamente alti, mentre le proposte a basso prezzo hanno spesso un notevole calo di qualità.

A quanto pare, TCL sta costruendo un business di successo offrendo una via di mezzo davvero competitiva. Statista riferisce che a partire dal 2019, TCL era il secondo produttore di TV al mondo, appena dietro Samsung e notevolmente davanti a nomi degni di nota come Sony e LG. TCL trova un punto medio non disponibile per altre aziende attraverso una struttura aziendale unica che, per caso o buona governance, permette di far risparmiare all’acquirente esperto di TV senza una perdita di qualità inaccettabile.

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Sulla copertura della diffusione

Il segreto del successo di TCL è una parola: diversificazione. TCL è suddivisa in tre divisioni: prodotto, servizio e investimento. Il prodotto è la divisione che produce TV, soundbar, telefoni cellulari e così via. Nel frattempo, le divisioni di servizi e investimenti si concentrano sul fare soldi in modi che non coinvolgono necessariamente l’elettronica di consumo.

Se sembra irrilevante, consideralo così: TCL ha più flussi di entrate. Più flussi di entrate aumentano la sicurezza finanziaria, consentendo l’innovazione e la sperimentazione senza rischiare il fallimento del business. Diversi progetti TCL sono rimbalzati dal mercato dei consumatori, tra cui il suo condannato tentativo di rivitalizzare Blackberry e un telefono eccentrico, pieghevole e arrotolabile che è arrivato al prototipo l’anno scorso, ma da allora non si è più visto.

TCL può permettersi di fissare i suoi prezzi leggermente più bassi rispetto ai suoi concorrenti per puntare ad essere padrona del mercato della fascia media che viene spesso snobbato dai concorrenti. È la stessa ragione per cui TCL non ha un prodotto mascotte inesorabilmente pubblicizzato come la Playstation di Sony o la linea Galaxy di Samsung. Non ne ha necessità – TCL non vive o muore solo per il suo business dell’elettronica. Ironia della sorte, non scommettere tutto sull’elettronica fa sì che TCL faccia prodotti elettronici migliori e più economici di molti di alcuni suoi concorrenti.


Riccardo Ferrari: Studente di farmacia di giorno e scrittore di notte. Caporedattore, coordinatore e gestore delle componenti social e di pubbliche relazione di una piccola realtà: Natural Born Gamers. Nato con un joypad della prima PlayStation in mano e cresciuto con Final Fantasy, Metal Gear Solid e Resident Evil. Da lì non ha mai abbandonato il mondo videoludico, ho abbracciato anzi nuove passioni come il cinema, le serie tv ed il mondo della tecnologia.
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