La recensione di Vivo X90 Pro si può considerare una evoluzione di quella del modello precedente, rispetto a cui cambiano i dettagli tecnici, ma non la sostanza. Vivo X90 Pro trova la sua ragion d’essere nella collaborazione con il colosso tedesco Zeiss.
Indice
Il design di Vivo X90 Pro
L’estetica del recente smartphone Vivo X90 Pro è senza dubbio originale: la parte posteriore è realizzata con una finitura in pelle vegana, tagliata da una striscia in alluminio che contiene una scritta in corsivo, mentre il blocco della fotocamera è estremamente prominente, in linea con le scelte degli altri marchi dello stesso gruppo industriale di Vivo, ovvero OnePlus e OPPO.
Notevole il peso di 215 g, mentre si può considerare completa la dotazione tecnica che comprende anche un sensore agli infrarossi, capace di sostituire un telecomando. Il cellulare vanta una certificazione IP68 per la protezione da polvere e acqua, mentre la sua struttura è realizzata in alluminio.
La parte frontale, in vetro, è protetta da una soluzione Schott xSensation Up, che è sicuramente di buon livello, ma gode di un’immagine di gran lunga inferiore rispetto a quella di Corning, chiamata Gorilla Glass. Non c’è il connettore per le cuffie, mentre l’audio è stereo.
Nel complesso, parliamo di un dispositivo con un aspetto gradevole, anche se non è il design più travolgente del mercato.
Le specifiche tecniche di Vivo X90 Pro
In questo 2023, la condanna di chi si occupa di tecnologia è quella di provare dispositivi che sembrano tutti uguali. Vivo X90 Pro non si sottrae a questa logica, perché la sua scheda tecnica sembra il risultato di un’operazione di copia e incolla rispetto alla maggior parte degli smartphone oggi in circolazione, con un’unica eccezione data dal processore scelto per questo cellulare, opzione unica sul mercato, almeno tra i dispositivi più popolari che sono presenti sul mercato occidentale.
Se proprio dovessimo cercare di entrare nei minimi particolari di questo smartphone, cosa che di solito non amiamo fare, potremmo sottolineare alcune delle sue mancanze, perché questo è uno dei pochi top di gamma a non offrire una frequenza di aggiornamento variabile del display.
Siamo perfettamente consapevoli del fatto che a prima vista questo potrebbe sembrare un argomento particolarmente ostico: in realtà ci riferiamo ad un dettaglio tecnico che caratterizza il suo schermo. Come probabilmente già saprai, la frequenza di aggiornamento rappresenta il tipo di comunicazione che viene stabilita tra il processore e il display, per aggiornare ciò che lo schermo mostra all’utente.
Più alta è la frequenza di aggiornamento, più fluide sono le immagini sul pannello: quando però la frequenza di aggiornamento è molto elevata, aumentano in modo considerevole anche i consumi. Per questo motivo, i produttori, dopo le turismo iniziale, hanno cominciato ad adottare una soluzione che adatta dinamicamente la fluidità del display all’uso che ne viene fatto.
Quando si utilizza un videogioco si innesca la migliore fluidità possibile, quando si legge la posta elettronica si riduce drasticamente il consumo. Vivo X90 non dispone di questa opzione intelligente: attraverso il menù è possibile scegliere una precisa frequenza di aggiornamento, ma non è possibile usare un sistema dinamico.
Vivo si è però concentrata sulla taratura del display, perché riduca drasticamente l’affaticamento della vista, oltre a migliorare la leggibilità dei contenuti, pur contenendo in modo efficace l’emissione di luce blu.
Lo schermo, quindi, alterna alcune soluzioni molto efficienti con altri dettagli che non sono all’altezza di un top di gamma di questo prezzo, ma nel complesso le prestazioni del pannello sono di ottimo livello.
Come anticipato, Vivo ha fatto la scelta originale di installare un precessore Mediatek Dimensity 9200, da un lato potrebbe sollevare qualche dubbio in quanto a prestazioni e velocità, ma dall’altro risulta invece una scelta molto efficace, sia per la gestione dei consumi che per quella del contenimento termico. Vivo X90 Pro non si scalda mai e anche con uso prolungato siamo arrivati a sera con il 20% di autonomia residua.
In Italia arriva una versione con 12 GB di RAM e 256 GB di memoria interna, ma bisogna ricordare anche la presenza di un processore dedicato all’elaborazione delle immagini, Vivo V2. Questa configurazione non è dovuta ad una scelta di controllo dei processi da parte di Vivo, ma dipende dal fatto che il processore Mediatek installato non ha un blocco dedicato al processo delle immagini.
Come anticipato l’audio e stereo, con l’emissione effettuata nella parte inferiore con l’altoparlante dedicato, nella parte superiore con la capsula che si utilizza anche per la conversazione telefonica; ottima la ricezione del segnale cellulare.
Spesso dimentichiamo che il telefono serve soprattutto per comunicare attraverso la rete cellulare, ma è bene ricordare che non tutti i dispositivi godono di antenne particolarmente efficienti.
Il sensore delle impronte digitali è posto sotto il display ed è sufficientemente veloce, mentre lo sblocco con il volto viene affidato alla fotocamera frontale ed è gestito con un sistema 2D, meno preciso e meno sicuro rispetto a quello di iPhone.
Non serve sottolinearlo, ma ricordiamo comunque che Vivo X90 Pro è costruito intorno al sistema operativo Android 13, con una personalizzazione tipica di vivo, che non è particolarmente esaltante. Sosteniamo dal primo minuto che l’interfaccia scelta dall’azienda, chiamata FunTouchOS, non rende giustizia alla qualità dei dispositivi e rischia di essere un dettaglio che peggiora la percezione dei prodotti.
Anche solo il fatto che la grafica non sia coerente in tutti i suoi aspetti, con alcune parti dell’interfaccia in cui cambia addirittura il font, non depone a suo favore. Qualcuno sostiene che questa scelta sia legata alla necessità di rispettare anche l’identità di Zeiss, ma di fatto il risultato finale è quello di un’interfaccia che non è particolarmente accattivante.
Come funziona Vivo X90 Pro
Tutte le perplessità sull’interfaccia utente scompaiono quando si parla di prestazioni di Vivo X90 Pro, che garantisce un funzionamento sempre al, con massima reattività e con una tendenza a surriscaldarsi pari a zero. In tutti i contesti, compreso quello del gaming, il telefono è sempre molto veloce e trasferisce una sensazione di qualità elevata.
Abbiamo sicuramente apprezzato il fatto che, rispetto ad altri prodotti cinesi, non ci siano installati programmi inutili e non ci siano software commerciali esterni, il famigerato bloatware. Per chi è abituato ad utilizzare molteplici applicazioni contemporaneamente, magari tutte con esigenze di calcolo importanti, c’è la possibilità di espandere la dimensione della memoria RAM, andando oltre i 12 gb di base.
In ogni caso, le prestazioni sono sempre di alto livello e il processore scelto, che potrebbe far storcere il naso, non rappresenta un punto di debolezza, ma, al contrario, è uno dei suoi punti di forza.
Le schede tecniche di MisterGadget.Tech
La fotocamera di Vivo X90 Pro
Come anticipato in apertura della recensione di Vivo X90 Pro, la fotocamera realizzata con Zeiss, basata su un sensore Sony da un pollice è sicuramente la punta di diamante di questo smartphone.
Gli ingegneri hanno usato gli stessi principi che vengono applicati alle ottiche di Zeiss per le fotocamere, con un sistema di anti-glare coating, ovvero trattamento antiriflesso, che rappresenta uno standard di riferimento per il mercato.
Per la fotocamera principale, in particolare, sarebbero state utilizzate ben 8 lenti, che combinate con la qualità del sensore, permettono di catturare foto di altissima qualità, in particolare quando si usa il bokeh.
Questo era un meraviglioso punto di forza anche per il modello precedente, Vivo X80 Pro, con cui abbiamo scattato foto semplicemente meravigliose. Questo smartphone rinnova quella tradizione, permettendo di realizzare ritratti di qualità superlativa.
L’unico elemento che ci ha lasciati un po’ perplessi è la precisione dell’autofocus, perché in più occasioni abbiamo dovuto correggere la scelta automatica dello smartphone Vivo X90 Pro: curiosamente, questo non è mai successo catturando video, anch’essi di ottima qualità.
Vale la pena ricordare che tutte le fotocamere posteriori sono dotate di autofocus. Interessante il risultato delle immagini, che risulta meno eclatante rispetto a quello di altri produttori cinesi, che tendono a saturare molto i colori. Con Vivo X90 Pro si ottengono scatti con colori più fedeli, ma più bilanciati e quindi meno esaltanti. Non bisogna però farsi trarre in inganno, perché questi sono i veri risultati di qualità.
La fotocamera grandangolare, che mantiene l’autofocus, non ha però la stabilizzazione: è un dettaglio che su un dispositivo di questo prezzo ci saremmo aspettati.
Ci sono piaciuti anche i video, con un’unica eccezione: il salto da una fotocamera all’altra è troppo evidente. Bisognerebbe lavorare per una transizione più morbida tra i diversi sensori, in modo da poter girare video in cui si cambia il tipo di inquadratura senza dover sospendere le riprese.
La fotocamera frontale da 32 megapixel non ci ha impressionati. Il risultato è discreto, ma ancora una volta inferiore alle aspettative se si pensa al prezzo altissimo di questo cellulare.
Quanto costa Vivo X90 Pro
Il prezzo di Vivo X90 Pro è siderale, il suo posizionamento ufficiale e 1299 €, anche se in realtà oggi lo si trova in rete ad un prezzo intorno ai 1000 €, se si ha il coraggio di affrontare il vasto mercato degli importatori paralleli, si può scendere sensibilmente, ma siamo fortemente contrari a questa opzione, perché i rischi connessi sono altissimi.
La nostra abitudine è quella di non discutere mai i prezzi e di lasciare a chi compra le debite valutazioni, ma non possiamo evitare di sottolineare che oggi il re assoluto degli smartphone Android, Galaxy S23 Ultra, si compra facilmente per una cifra inferiore ai 1000 €. Diventerà davvero complicato sostenere questa competizione per un prodotto che non può godere della stessa immagine, come Vivo X90 Pro.
Recensione Vivo X90 Pro, le conclusioni
Non è facile trovare una sintesi della recensione di Vivo X90 Pro. Questo è un cellulare di indubbia qualità, con moltissimi pregi, ma anche con aree che presentano difetti macroscopici o comunque con margini di miglioramento notevoli.
Siamo rimasti piacevolmente impressionati dalla fotocamera, un po’ meno della personalizzazione del suo software. Ci piace molto l’idea di una ricarica super rapida, ancora di più che questa opzione sia presente anche in modalità wireless.
Il lavoro svolto in collaborazione con Zeiss e con Sony è sicuramente di alto livello, ma abbiamo la sensazione che il posizionamento di prezzo così elevato sia fuori luogo per un marchio che sul nostro mercato è relativamente giovane e privo di quella allure, grazie a cui nessun prezzo è impossibile.
Non ci sono dubbi sulla sua qualità, ma chi davanti ad un prezzo così elevato resistere all’idea di scegliere un marchio più blasonato ad un prezzo più basso? Sarà il mercato a darci la risposta.
La cosa più complicata è immaginare che spazio possa trovare un prodotto di questo tipo, pur con tutta la qualità che offre, in un mercato in cui i marchi più blasonati propongono i propri top di gamma ad un prezzo più competitivo.
+ Qualità sensore Sony
+ Velocità processore
+ Gestione surriscaldamento
+ Ricarica super rapida
+ Finiture esterne
– Prezzo elevato