La nuova piattaforma finanziata da Jack Dorsey, creatore di Twitter, sta cercando di ritagliarsi il suo spazio ma non è ancora chiaro se riuscirà nell’impresa: nel frattempo vi parliamo del social Bluesky e di come funziona.
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Potreste non aver ancora sentito parlare di questo nuovo social che, ricalcando le dinamiche di Clubhouse, ancora è accessibile solo su invito. Finanziata dal co-fondatore ed ex amministratore delegato di Twitter Jack Dorsey, Bluesky fa parte di un gruppo di aspiranti piattaforme di microblogging di cui fanno parte anche Hive, Mastodon, Post, Truth Social, T2 e Substack Notes.
Cosa è Bluesky social e come funziona
Originariamente sviluppata e finanziata da Twitter nel 2019, diventando un’azienda autonoma solo alla fine del 2021, è pensata anche per diventare interoperabile, per cui un giorno potrebbe consentire il cross-posting da altre applicazioni (come Twitter, sempre che esisterà ancora). Bluesky è un’iniziativa volta a sviluppare un protocollo di social network decentralizzato e un servizio di social network associato.
Cosa significa social decentralizzato? Sono piattaforme basate sulla blockchain che consentono agli utenti di scambiare informazioni, ma anche di pubblicare e distribuire contenuti al pubblico, proteggono la privacy dell’utente e migliorano la sicurezza dei dati.
Non esiste ancora una versione desktop della piattaforma, ma si intuisce cosa la rende così speciale: l’essenzialità della sua grafica. Bluesky è riuscito a ricreare una versione di internet vecchio stampo ma migliore, molto user friendly. Diversi utenti dicono che aprire l’app di Bluesky è come entrare su Twitter dieci anni fa.
Twitter vacilla e i concorrenti ne approfittano
Dopo l’inserimento dell’autenticazione a 2 fattori via SMS a pagamento e il continuo cambio di rotta sulle notizie relative alle spunte blu, Twitter perde pian piano di credibilità. Gli utenti cercano qualcosa di nuovo ma allo stesso tempo solido ed affidabile e Bluesky potrebbe inserirsi proprio in questo gap momentaneo per dare un idea di solidità, mentre il predecessore vacilla.
Ovviamente anche Bluesky avrà un bel da fare sul fronte della moderazione dei contenuti (la piattaforma ha già espulso almeno un utente, che aveva minacciato di picchiare un blogger con un martello) ma se riuscirà a crescere, nonostante sia stata creata a immagine e somiglianza di Twitter, potrebbe sostituirla del tutto.
Per il momento quello sulla futura evoluzione della piattaforma è ancora un grande “se”. È troppo presto per dire se riuscirà a superare la fase di entusiasmo inziale. Sebbene in questi primi giorni sia riuscita ad attirare alcuni utenti di Twitter, non è chiaro se tutto questo si tradurrà in un interesse da parte della popolazione generale, delle organizzazioni giornalistiche, dei leader politici, degli atleti e delle altre voci di cui non può fare a meno una piazza online in stile Twitter.
È possibile sostituire Twitter?
Sostituire Twitter è possibile, così come gli altri social. Gli utenti sono in costante ricerca di novità, un concorrente potrebbe essere in grado di attirarne l’attenzione e dare spunti nuovi alla creatività di chi delle piattaforme di blogging ne ha fatto un mestiere.