Samsung produrrà microchip in Giappone | Podcast

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In questo puntata del podcast, tra i vari temi, la costruzione del nuovo stabilimento di Samsung in Giappone per la realizzazione di microchip.

Trascrizione del podcast

 Buona giornata e bentrovati. Siamo a lunedì, siamo al 15 maggio 2023. Ricominciamo da Samsung. Benvenuti dunque al notiziario quotidiano dedicato al mondo della tecnologia. Oggi, lunedì, abbiamo diverse notizie da raccontarvi, diverse storie. Cosa non abituale perché di solito la domenica è giornata molto tranquilla. Cominciamo da Samsung, che costruirà una fabbrica da 222 milioni di dollari per lo sviluppo di microchip in Giappone.

Tutto questo per continuare ad accelerare sullo sviluppo e la capacità produttiva di processori che mette Samsung in diretta concorrenza con l’altro grande colosso TSMC, a cui tra l’altro pare stia anche sottraendo delle commesse. Dal punto di vista invece dei prodotti consumer. Samsung torna a far parlare di sé per il prossimo Galaxy Z Flip cinque, che a quanto pare sarà il primo dispositivo della serie Z flip con Samsung DEX a bordo, ovvero la possibilità di trasformarsi in una sorta di computer in miniatura quando collegato al display esterno. Ovviamente si parla anche di futuro di Apple.

Intanto perché a quanto pare iPhone 15 e iPhone 15 Plus avranno o Plus, se volete avranno la fotocamera da 48 megapixel che oggi equipaggia i modelli Pro, ma non solo, perché ci si sta proiettando già al modello 16, che avrà dei display più grandi da 6,3 e da 6,9 pollici. Ma questa nuova misura più generosa sarà un’esclusiva dei modelli PRO. A proposito del grande mondo di Apple, bisogna segnalare che i Bet Studio Buzz Plus questo gioco se lo dice e se lo dite 32 volte consecutivamente senza sbagliare ve li regalano. Biz Studio Buzz Plus sono state avvistate in un negozio Best Buy degli Stati Uniti. Pur non essendo state ancora annunciate, sulla scatola appare l’incredibile informazione di 36 ore di autonomia, ben di più rispetto alle 15 che garantivano invece il modello precedente. Il prezzo dovrebbe essere di 20$, superiore al modello precedente. Vedremo come si convertirà poi tutto questo in euro.

Si torna ancora una volta a parlare di tic toc. Non positivamente, perché tutto questo emerge da una causa che un ex dipendente ha fatto all’azienda, raccontando che all’interno della stessa toc toc ci sarebbe stata il condizionale è d’obbligo. Una cultura dell’illegalità diffusa, con il furto di materiali da altri social network. E anche poi il funzionamento da vero e proprio strumento di propaganda per il Partito comunista cinese. Tutto questo, ovviamente, rientra in una causa in cui un lavoratore contrapposto alla sua azienda, all’azienda che l’ha licenziato e quindi va preso con beneficio di inventario, però riaccende di nuovo l’attenzione. I riflettori nei confronti della piattaforma molto chiacchierata. In diversi Paesi del mondo infatti, moltissimi hanno deciso di dare un embargo, di vietare i dipendenti pubblici, di avere sui dispositivi che sono stati forniti dall’amministrazione pubblica la stessa applicazione installata.

Una curiosità che arriva dagli Stati Uniti, dove addirittura il governo è pronto a richiamare 67 milioni di auto con a bordo gli airbag realizzati da un’azienda americana negli Stati Uniti. Fortunatamente questa azienda fornisce General Motors per il mercato americano e quindi questo non avrà un riflesso sul nostro mercato. Peraltro i malfunzionamenti sono rarissimi, ma nei casi in cui avvengono sono pericolosi perché si apre l’airbag mentre si sta guidando. Non proprio una situazione, una condizione piacevole. Per oggi abbiamo terminato. Grazie per averci seguito fino a qui. Se volete ci risentiamo domani.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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