Recensione Huawei P60 Pro, foto splendide, ma senza Google…

La recensione di Huawei P60 Pro è un esercizio di equilibrio complicato, perché questo smartphone ha un potenziale incredibile, grazie alla migliore fotocamera del mercato, ma la mancanza di Google rimane un handicap difficile da superare.



Il design di Huawei P60 Pro

Huawei P60 Pro è uno smartphone molto interessante, che è costruito intorno ad una scheda tecnica di buona qualità; purtroppo, i limiti imposti dall’embargo americano pesano in modo evidente sui dettagli della componentistica.

In tutta onestà, questo non incide significativamente nell’esperienza d’uso di Huawei P60 Pro, che è molto veloce in tutte le sue funzioni, ma non dispone della connettività 5G.

La struttura è piuttosto equilibrata con un peso di 200 grammi e dimensioni abbastanza compatte, di 161 x 74.5 x 8.3 mm, con un display da 6.67″ di diagonale.

La struttura è completamente in vetro, con una soluzione proprietaria di Huawei chiamata Kunlun Glass, di cui non sappiamo nulla, se non ciò che promette la stessa Huawei, ovvero che si tratta della protezione più efficace del mercato.

Curiose le colorazioni di Huawei P60 Pro, che possiamo considerare lo smartphone con la trama più originale della cover posteriore, grazie al disegno che richiama il marmo. E’ il risultato di un’elaborazione molto complessa, grazie a cui non esistono due smartphone uguali sul mercato. In alternativa, c’è un più classico nero, con un effetto glossy molto gradevole.

Il design è caratterizzato poi dal blocco posteriore della fotocamera, il cui sensore principale è estremamente visibile con un impatto significativo, sicuramente originale.

Le specifiche tecniche di Huawei P60 Pro

Come già anticipato, la scheda tecnica di Huawei P60 Pro è fortemente condizionata dall’embargo americano, perché il processore Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1, oltre ad essere di una generazione precedente rispetto agli altri modelli top di gamma, viene realizzato in modalità “depotenziata”, perché non è compatibile con il 5G.

All’interno del P60 Pro ci sono 256 o 512 GB di memoria interna, affiancati da 8 o 12 GB di RAM.

Lo schermo, che come detto ha una diagonale da 6.67″ usa una tecnologia LTPO OLED, capace di riprodurre oltre 1 miliardo di colori, con una superficie totale di 107.7 cm2. Il refresh rate arriva a 120 hz, con una gestione progressiva.

Ci sono wifi 6, il Bluetooth 5.2, audio stereo e molteplici sistemi di posizionamento, dal GPS al GLONASS, passando per GALILEO. Ovviamente è presente un trasmettitore NFC, ma anche una porta infrarossi. Bisogna infine segnalare il connettore USB-C 3.1 con connessione OTG, ovvero con la possibilità di collegare un supporto di memoria come una chiavetta USB per trasferire i contenuti.

La batteria da 4815 mah supporta la ricarica cablata da 88w e quella wireless da 50w.

La fotocamera di Huawei P60 Pro

Non è una sorpresa, ma la fotocamera di Huawei P60 Pro è subito balzata al primo posto della speciale classifica di DxOMark, con un punteggio di poco superiore a quello di OPPO Find X6 Pro.

Non è una situazione inedita, perché sappiamo che la ricerca e lo sviluppo di Huawei sono tra i migliori al mondo quando si parla di innovazione tecnologica: il sensore principale da 48 mpx oltre all’autofocus LASER, ha stabilizzazione ottica e apertura variabile. Questa, in particolare, è un’opzione che solo Huawei P60 Pro può vantare rispetto alla concorrenza.

Scatti con Huawei P60 Pro
_cuva

A completare la dotazione della fotocamera, un grandangolo da 48 mpx e uno zoom da 13 mpx; anche la selfie cam è da 13 mpx.

Il risultato di foto e video è davvero eccellente, in tutte le condizioni, facile capire perché DxOMark abbia dato un voto così alto: l’apertura variabile del sensore principale garantisce risultati eccellenti in tutte le condizioni. Dal nostro punto di vista, l’elaborazione dei colori a volte è un po’ troppo aggressiva, con un effetto un po’ artificiale, ma nel complesso la valutazione è del tutto positiva. Questa è in pratica un’evoluzione del recente Huawei Mate 50 Pro.

Come funziona Huawei P60 Pro

Nell’apertura della recensione di Huawei P60 Pro abbiamo specificato come sia davvero difficile valutare questo smartphone, perché le variabili che intervengono sono molte e c’è un dettaglio che spegne molti degli entusiasmi, la mancanza dei servizi di Google.

Potremmo fingere che non cambi nulla, ma a distanza di più di 3 anni dall’inizio dell’embargo americano, dobbiamo ammettere che (pur avendo fatto un grande lavoro) Huawei non ha ancora colmato il vuoto lasciato dai servizi di Google.

Un esempio: si gira un video in 4K, che pesa qualche centinaio di mega, come condividerlo con terzi? Huawei Cloud non prevede la generazione di link per la condivisione dei contenuti, da qualche tempo non si riesce ad accedere nemmeno a OneDrive di Microsoft, rimangono solo alcune opzioni a pagamento.

Petal Maps funziona perfettamente, così come molte delle applicazioni sostitutive dei cosiddetti Huawei Mobile Services, o HMS, ma c’è una lacuna evidente sul fronte della dettatura vocale, oltre che una notevole mancanza, perché non c’è una sostituzione di Android Auto e questo rappresenta uno dei punti più dolenti.

Nell’uso di tutti i giorni, non ci sono mancanze evidenti, anzi, al contrario la qualità della fotocamera e la velocità generale di Huawei P60 Pro sono di primo livello, ma i veri interrogativi nascono dalla valutazione del rapporto tra qualità e prezzo.

Huawei P60 Pro funziona bene? Sì.

Può essere paragonato ai migliori smartphone del mercato, con cui condivide il prezzo elevato? No. Il processore è vecchio di un anno, non c’è il 5G, non ci sono i servizi di Google e molte applicazioni popolari (in particolare quelle di ride sharing) non funzionano.

In totale trasparenza, bisogna dire che per la maggior parte degli utenti questo non rappresenterà un vero problema, ma per lo stesso principio di trasparenza dobbiamo rilevare che sul mercato ci sono proposte meno costose, con un’esperienza d’uso più completa.

Quanto costa Huawei P60 Pro?

Il prezzo di Huawei P60 Pro è il suo punto dolente, con un posizionamento estremamente ambizioso: il modello base 8 + 256 GB costa 1.199 euro, mentre la versione 12 + 512 GB viene venduto per 1.399 euro.

Non sarà una sfida facile, nel momento in cui lo smartphone leader del mercato Android, Samsung Galaxy S23 Ultra viene proposto a meno di 1.000 euro.

Recensione Huawei P60 Pro, le conclusioni

Come anticipato in apertura, la recensione di Huawei P60 Pro è affare complicato, perché non è cosa semplice giudicare uno smartphone che da un lato è l’ultima frontiera tecnologica, dall’altro invece presenta notevoli lacune , figlie dell’embargo americano.

Evidentemente, la sua valutazione è fortemente condizionata da ciò che si considera importante in un cellulare. Se la fotocamera è elemento rilevante, allora questo dispositivo è insuperabile, ma per molti altri aspetti, purtroppo, le distanze rispetto ai migliori del mercato sono davvero notevoli. Per un prezzo più competitivo, si potrebbe chiudere un occhio, ma per la cifra richiesta è difficile ignorare i punti deboli.

Huawei P60 Pro
Huawei P60 Pro è uno smartphone di qualità, con la migliore fotocamera del mercato, ma presenta molteplici lacune, soprattutto per la mancanza del 4G, per l’assenza dei servizi di Google e per l’uso di un processore della generazione precedente.
Pro
+ Fotocamera sensazionale
+ Dimensioni compatte
+ Finitura originale
Contro
– Mancanza servizi Google
– Non c’è il 4G
– Processore vecchia generazione

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
Post collegati