Quali Paesi censurano le VPN? | Podcast

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Nella puntata del podcast di oggi si è parlato di tanti temi, tra gli altri anche di navigazione sicura criptata, dei servizi e di com’è vista a livello internazionale.

Trascrizione del podcast

Buona giornata e bentrovati da Mister Gadget Daily. Oggi 29 giugno 2023, parliamo di VPN. Bentrovati dunque al notiziario quotidiano dedicato al mondo della tecnologia, sono Luca Viscardi. Oggi prima notizia in realtà riguarda iPhone 15, che pare inizierà anticipatamente la produzione di massa dei dispositivi, per rispondere alla grandissima richiesta che si prevede per il prossimo modello.

Prima di proseguire vi ricordo che questa settimana Mister Gadget Daily è realizzato in collaborazione con iRobot, leader mondiale della robotica. Scopri Roomba Combo J7+, il robot aspirapolvere lavapavimenti due in uno di iRobot sul sito iRobot.it. Il segno distintivo è il panno per il lavaggio completamente retrattile, che fa di questo prodotto la pulizia dei pavimenti semplificata. Trovate tutte le informazioni su iRobot.it.

Abbiamo detto che avremmo dato un occhio alla condizione delle VPN in giro per il mondo. Le VPN, come probabilmente sapete, sono servizi per avere una navigazione sicura criptata, che in alcuni casi anche più veloce, che protegge anche da molti insidie. A molti paesi però non piace proprio perché permette di accedere, saltando i filtri governativi a determinati contenuti. La Cina è lo Stato che ha bloccato principalmente le VPN e tra l’altro pensate che la media globale è dell’8%, mentre la Cina è arrivata addirittura al 64%. Questo è circa 812% in più rispetto al resto del mondo. Inghilterra, Stati Uniti e Hong Kong hanno, invece, bloccato solo il 4% dei tentativi di collegarsi alla VPN. La Tunisia rientra tra i Paesi che in assoluto hanno cercato di stringere più i bulloni riguardo all’utilizzo di queste applicazioni. C’è anche l’Iran tra i Paesi molto aggressivi contro coloro che usano le VPN. In cima alla lista di questi Paesi ci sono anche Yemen, Arabia Saudita, Oman, gli Emirati Arabi, l’Egitto, il Qatar, la Russia e l’Uzbekistan. Tutti posti che si distinguono per la libertà di pensiero e di parola, non è vero ovviamente.

Altro argomento: Windows 11 introduce le Passkeys e questa è una novità importante. Ne abbiamo parlato più volte e continuiamo a farlo perché siamo convinti che questa sia una novità che rimarrà con noi per molti anni e semplificherà il nostro uso dei servizi online. In pratica, per accedere a determinati servizi, fatta la prima autenticazione, non vi servirà più una password tutte le volte differente a seconda dei siti che utilizzate, ma semplicemente il codice di accesso del vostro computer. Tra l’altro in molti casi basterà sbloccare con il volto o con l’impronta digitale, quindi addio password.

Se utilizzate Google, e vi dovesse arrivare una domanda che vi chiede quali sono le condizioni del tempo, non è perché a Mountain View vogliono sapere i fatti vostri, ma perché Google sta pensando di migliorare ulteriormente le previsioni del tempo con un sistema di crowdsourcing. Quindi vi verrà chiesto com’è il tempo a casa vostra per avere conferma dei modelli predittivi, che vengono utilizzati per le previsioni.

Si apre un momento dialettico tra Apple e l’Inghilterra, perché il governo inglese ha chiesto di rimuovere l’Encryption e quindi la protezione end-to-end ai servizi di messaggistica, compreso iMessage. Questo però, ovviamente, cambierebbe la natura del servizio di iMessage ed è per questo che Apple sta chiedendo di cambiare questo tipo di politica. Vedremo che cosa risponderà il governo inglese. Per oggi abbiamo terminato. Grazie per averci seguito fino a qui, se volete ci sentiamo domani.

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