YouTube blocca gli Ad Blocker: i limiti per chi blocca la pubblicità

Quello che sembrava essere un progetto pilota è destinato ad estendersi: il colosso Google decide di bloccare la riproduzione di video su YouTube se si usano gli Ad Blocker In arrivo anche un popup per alcuni utenti test.



Come annunciato in precedenza YouTube bloccherà la riproduzione video se si usano gli ad blocker, ma da Reddit arrivano nuove informazioni: la piattaforma di condivisione video starebbe testando il sistema su più utenti.

Cosa sono gli Ad Blocker e come funzionano

Le pubblicità in rete spesso interrompono la fruizione dei contenuti cercati e sono frequentemente ridondanti. É proprio per questo motivo che nascono gli Ad blocker. Queste utility per bloccare la riproduzione di annunci mentre si vedono video su YouTube sono sempre state molto frequenti. Utili per non riprodurre un video di 10 minuti in mezz’ora, si attivano tramite estensioni installabili sui propri browser web. Dando le necessarie autorizzazioni bloccano qualsiasi tipo di annuncio pubblicitario o di pop up che compare durante la riproduzione di un video.

Spesso sono anche personalizzabili con filtri. Un esempio è la creazione di una white list, ovvero un elenco di siti su cui è consentita la riproduzione di pubblicità, di contro alla black list, dove al contrario non è permessa. Quando installerai un Ad blocker noterai che è già presente una lista di filtraggio compilata in automatico dall’azienda sviluppatrice, modificabile in base alle tue esigenze.

Non più Ad Blocker su YouTube: arriva la dichiarazione ufficiale

La notizia è stata confermata anche su The Verge dalla stesso YouTube in un articolo nel quale la società ha confermato la presenza di un piccolo esperimento a livello globale che invita gli spettatori con blocco degli annunci abilitato a consentire gli annunci su YouTube o a provare YouTube Premium. Nel popup visualizzato si dà comunque anche la possibilità di abbonarsi a YouTube Premium per accedere allo streaming di video senza alcuna interruzione.

YouTube a quanto pare starebbe anche notificando agli utenti interessati dal test che potrebbero perdere l’accesso ai video presenti sulla piattaforma se dovessero continuare ad utilizzare gli Ad Blocker. Non è chiaro quante persone siano interessate dal test al momento.

“Prendiamo molto sul serio la disabilitazione della riproduzione e lo facciamo solo se gli spettatori ignorano le ripetute richieste di consentire gli annunci su YouTube”, si legge nell’e-mail inviata da Falodun. “Nei casi in cui gli spettatori ritengano di essere stati ingiustamente segnalati per l’utilizzo di un blocco degli annunci, possono condividere questo feedback cliccando sul link presente nella richiesta”.

La politica dei 3 shot: basta visione illimitata su YouTube

Su Reddit, il blog per i nerd un iscritto a YouTube ha pubblicato uno screen che ci permette di ottenere maggiori informazioni su questo sistema che, a quanto pare, applicherà la politica dei così detti 3 shot: ciò vuol dire che quando si utilizzerà un adblocker, un popup interromperà la visualizzazione e chiederà di disattivare il plugin. In caso contrario, sarà impossibile guardare più di tre video.

Tutti sappiamo che gli spot pubblicitari sono fondamentali per consentire ai creatori di essere compensati per i loro contenuti e per far sì che la piattaforma rimanga libera. Ma negli ultimi anni YouTube ha messo sempre più alla prova la pazienza dei suoi utenti sperimentando un carico pubblicitario più pesante. Lo scorso settembre, in un altro dei suoi esperimenti, l’azienda ha servito fino a 10 clip non skippabili all’interno di una singola interruzione pubblicitaria. In questo contesto, è normale mettere in conto che non tutti gli utenti accettino queste condizioni.

Soluzioni alternative agli Ad Blocker su YouTube: le VPN

Una possibile soluzione, discussa su Reddit, si basa sull’utilizzo di una VPN (Virtual Private Network). Con una VPN puoi modificare la tua posizione geografica per come viene rilevata dai servizi digitali, permettendoti almeno dal lato teorico di approfittare di prezzi inferiori applicati in altre regioni per l’abbonamento a YouTube Premium.

Di fronte a questa nuova politica di YouTube, l’utilizzo di una VPN appare come una soluzione possibile. Questa tecnologia, infatti, non permette solo di aggirare le limitazioni imposte dalla piattaforma, ma offre anche un livello di protezione e sicurezza superiore durante la navigazione in rete.

Maria Grazia Cosso: Contributor, studentessa di ingegneria informatica e nel tempo libero esploratrice di novità. Fiera Calabrese e appassionata sin dai tempi del Compaq Presario 425 ai computer, ha reso oggi questa sua passione il suo futuro. Segue da sempre il progresso e lo sviluppo delle nuove tecnologie, le piace stare al passo con le ultime uscite e testarle in prima persona, ogni tanto riesce anche a guardare qualche serie tv.
Post collegati