Recensione Oxenfree 2: Lost Signals – Un’ottima storia da Netflix

Da un team di sviluppo proprietario di Netflix arriva Oxenfree 2, il secondo capitolo di un’avventura narrativa davvero riuscita

Il primo team interno a Netflix, Night School Studio, rilascia quest’anno Oxenfree 2, il seguito del suo acclamato thriller narrativo. Dopo averlo completato è il momento di dare il nostro verdetto.

Cinque anni dopo gli eventi di Oxenfree, primo capitolo che ovviamente avrete bisogno di completare per cogliere tutte le sottigliezze di questa nuova esperienza, Oxenfree II: Lost Signals ci riporta all’orrore di Camena e dei suoi strani segnali radio. La nuova protagonista Riley è incaricata di indagare sulla piccola città costiera della sua infanzia e sulle sue stranezze. In sua compagnia ci sarà Jacob, un tuttofare locale particolarmente tenero.



Le chiacchiere che ci piacciono

Ciò che si apprezza di Oxenfree e che si ama di più nel suo seguito è la sua capacità di trasformare le passeggiate in accattivanti momenti di condivisione, alimentati da conversazioni informali e aneddoti emozionanti. Oxenfree II non è quasi mai silenzioso.

Quando Jacob non ci delizia dei suoi accattivanti imbarazzi, Riley può in qualsiasi momento tirare fuori dalla tasca il suo walkie-talkie, e avviare discussioni con una manciata di contatti in occasioni che vorremmo sentire e che potresti potenzialmente perdere se non ti mostri abbastanza attento.

La magia del gioco risiede proprio in parte nel modo in cui decidi di plasmarlo, in particolare attraverso opzioni di dialogo che determinano effettivamente l’esito di una manciata di relazioni, o anche alcuni destini. Più scelte sono concesse al giocatore che nel primo episodio. Mai Oxeenfree II annoia durante le sue 6 ore di gioco e serve piuttosto un thriller narrativo di alto livello in cui si mescolano varie sottotrazioni tra cui, tra gli altri, i membri di una misteriosa pseudoseta, chiamata Ascendenza.

La messa in scena è sempre impeccabile e offre costantemente dei bei twist nel cuore dei suoi paesaggi assolutamente abbaglianti. Se hai giocato al primo capitolo, non sarai disorientato da questo episodio che porta un’atmosfera molto simile. E se le chiacchiere sono tantissime nell’avventura, quest’ultima sa concedersi momenti di pausa e padroneggia alla perfezione il suo ritmo e la sua struttura.

Una delizia per le orecchie

È giusto poi sottolineare la qualità dei doppiaggi, tutti incredibilmente convincenti nel loro ruolo e di una precisione pazzesca. Non saremo piùgli impetuosi adolescenti del primo episodio, i nostri nuovi protagonisti sono trentenni con problematiche diverse e ben costruite, che si evolveranno secondo i loro passi.

Adam Hines, direttore del gioco, durante un’intervista ha spiegato bene questa situazione prima dell’uscita del gioco: “Tutti i personaggi di Oxenfree e Oxenfree II arrivano in un momento particolare in cui devono prendere una grande decisione. A loro succede qualcosa e devono affrontarlo. (…) E poi ci sono quei problemi soprannaturali giganti che accelerano ed esacerbano il processo di determinazione di chi sei, di chi vuoi essere.” 

Si noti che se i doppiaggi sono disponibili solo nella loro lingua originale, i testi sono tradotti in italiano. La musica, è allo stesso livello, una delizia costante, capace da sola di da dare l’impressione che l’isola sia davvero viva, persino infestata.

Le novità di Camena

Le principali novità le ritroviamo nelle meccaniche, più varie e diversificate. La tua radio è infatti decorata con mini-giochi aggiuntivi, piacevoli da completare per sbloccare passaggi ed entrare in contatto con entità, anche se molto sommari. Nota anche che il gioco ti permetterà in un modo nuovo di esplorare il passato attraverso le violazioni, un sistema che avremmo voluto usare di più. Seppur il gioco è gratuito su dispositivi mobile per gli abbonati di Netflix, si noti che il titolo è particolarmente piacevole anche su PlayStation 5 (versione da noi testata).

L’esplorazione è anche meno noiosa che nell’epopea precedente, con Riley che opta allegramente per alcune discese in corda doppia, pratiche per le scorciatoie. Nonostante le sue innumerevoli vette da scalare, Oxenfree 2 non è un classico titolo platform, i salti sono automatizzati. “Tutto Camena è un insieme di zone aperte, mentre nel primo gioco dovevi fare le cose in modo prescritto.Puoi scegliere dove andare e quando”, prometteva Krankel.

È ancora chiaro che in questo grande spazio aperto, gli obiettivi alla fine ci incoraggiano a seguire un percorso piuttosto lineare.

Oxenfree 2
Oxenfree 2 è un grande titolo interattivo la cui magia sta principalmente nella sua scrittura coinvolgente, nei suoi personaggi ben costruiti, e nel lavoro sonoro assolutamente fantastico, doppiaggio e musica inclusi. Se ti è piaciuto il primo capitolo, non c’è dubbio che amerai il suo sequel, che nel complesso mantiene la stessa aura e approfondisce solo alcuni aspetti della sua esperienza, in grado di immergerti nel suo universo accattivante fin dai suoi primi minuti.
Pro
+ Un thriller narrativo davvero coinvolgente e ben costruito
+ Una colonna sonora sempre così incredibile
+ Tutti i doppiaggi, impeccabili
+ Personaggi principali coinvolgenti
+ Decorazioni semplicemente sublimi
Contro
– Nuove meccaniche non sempre sfruttate a fondo
– Ambientazione open world che va approcciata in modo abbastanza lineare

Riccardo Ferrari: Studente di farmacia di giorno e scrittore di notte. Caporedattore, coordinatore e gestore delle componenti social e di pubbliche relazione di una piccola realtà: Natural Born Gamers. Nato con un joypad della prima PlayStation in mano e cresciuto con Final Fantasy, Metal Gear Solid e Resident Evil. Da lì non ha mai abbandonato il mondo videoludico, ho abbracciato anzi nuove passioni come il cinema, le serie tv ed il mondo della tecnologia.
Post collegati