ChatGPT o Bard. Quale scegliere?

Nel mondo dell’intelligenza artificiale (AI), due nomi si stanno imponendo al grande pubblico: ChatGPT e Bard. Questi due giganti dell’AI stanno rivoluzionando il modo in cui interagiamo con la tecnologia, ma quale dei due è il migliore? Questo articolo offre una panoramica delle differenze tra i due sistemi, analizzando pro e contro per aiutarti a fare la scelta giusta.



ChatGPT: potere alla conversazione

ChatGPT, sviluppato da OpenAI, è un modello di linguaggio che utilizza l’apprendimento automatico per generare testi coerenti e dettagliati. Come funziona l’AI di ChatGPT? È noto per la sua capacità di creare conversazioni fluide e realistiche, rendendolo un’opzione popolare per le chatbot e altre applicazioni di conversazione. Ma non è solo questo. ChatGPT ha dimostrato di essere un potente strumento per la generazione di contenuti, dalla scrittura di articoli alla creazione di sceneggiature. La sua capacità di comprendere il contesto e di rispondere in modo appropriato lo rende un’opzione versatile per una vasta gamma di applicazioni.

Bard: l’AI con un motore di ricerca integrato

Dall’altra parte abbiamo Bard, un prodotto di Google. Bard, noto per la sua capacità di generare testi basati su prompt specifici, è l’ideale per la creazione di contenuti su misura. Non solo, è capace di comprendere e rispondere a una vasta gamma di domande, rendendosi versatile per molte applicazioni. Ma le sue funzionalità non si fermano qui. Bard è anche in grado di generare risposte creative a prompt complessi, rendendolo un’opzione eccellente per la generazione di contenuti originali e unici. Inoltre, essendo un prodotto Google gli output che genera contengono i risultati di ricerca del motore di ricerca più utilizzato al mondo (Google appunto). Infine, essendo ancora in una versione sperimentale, Bard è in continua evoluzione e ancora non si conoscono bene le sue potenzialità.

Confronto tra ChatGPT e Bard

Entrambi i sistemi hanno i loro punti di forza. Tuttavia, ci sono anche alcune differenze chiave che potrebbero influenzare la tua decisione nell’utilizzare un sistema o l’altro.

Una distinzione fondamentale tra ChatGPT e Bard di Google risiede nel loro training set, ovvero il modo con cui sono stati addestrati. I Large Language Models, per sviluppare l’abilità di generare testi, necessitano di “allenamento” attraverso un vasto corpus di testi in diverse lingue. OpenAI ha formato il modello GPT utilizzando dati provenienti da fonti come Wikipedia, Common Crowl, libri, articoli e vari documenti. Tuttavia, l’ultimo aggiornamento del dataset di OpenAI risale al 2021, limitando così la “conoscenza” di ChatGPT a informazioni precedenti a tale data. D’altro canto, Bard di Google, pur essendo stato addestrato con dati simili come Wikipedia, Common Crowl, libri, articoli e documenti, ha avuto il vantaggio di integrare discussioni e contenuti web aggiornati in tempo reale.

Un altro elemento distintivo tra Bard e ChatGPT è la capacità di ricerca in tempo reale. Come detto, Bard ha il vantaggio di poter attingere direttamente da Google, il motore di ricerca più popolare del web. Questa caratteristica permette a Bard di accedere a informazioni aggiornate, fornendo risposte e analisi precise anche su eventi recenti. Quando si tratta di interrogare l’AI su informazioni di nicchia, che non sono ampiamente diffuse, le capacità di ricerca di Bard si rivelano particolarmente accurate.

Bard e ChatGPT sono stati concepiti per finalità diverse e per target di utenti distinti, influenzando significativamente l’esperienza dell’utente. In generale, Bard, essendo un prodotto Google, offre un’interfaccia utente più intuitiva (sembra di effettuare una classica ricerca in Google) e, grazie alla sua velocità nella generazione di testo, risulta più facile da usare quando si cercano informazioni online. D’altro canto, ChatGPT, con il prompt appropriato, è capace di generare risposte più elaborate e di gestire compiti più complessi. Tuttavia, per ottenere tali risultati, è necessario familiarizzare con l’ingegneria del prompt, ovvero con la creazione efficace del testo da fornire all’AI per ottenere una risposta.

Infine, una differenza che riguarda il modo in cui più spesso viene utilizzata un’IA: la creazione di contenuti. Sia ChatGPT che Bard sono capaci di generare testi e riassumere documenti, ma con approcci diversi. Bard è ottimizzato per risposte dirette e assistenza nella ricerca di informazioni, mentre ChatGPT è più focalizzato sulla creazione di testi complessi e lunghi. ChatGPT eccelle nella generazione di comunicazioni, con testi più completi e creativi rispetto a Bard, e può emulare lo stile di personaggi noti.

Nella sintesi di contenuti, ChatGPT è in grado di identificare e riassumere i concetti chiave in modo efficace. Tutto sommato è anche uno strumento affidabile per la ricerca, nonostante occasionali omissioni di elementi chiave, mentre Bard restituisce risultati nettamente migliori quando si ricerca qualcosa.

Conclusioni

ChatGPT di OpenAI e Bard di Google sono importanti progressi nel campo delle AI generative, offrendo diverse caratteristiche e opportunità. Come abbiamo visto Bard eccelle nella ricerca in tempo reale e nell’usabilità, mentre ChatGPT è notevole per la generazione di testi complessi e l’integrazione con API per sviluppatori.

Precisiamo che ChatGPT è già in uso da circa sei mesi, mentre Bard è ancora in fase di sviluppo e continuerà ad evolversi giorno per giorno.

In definitiva si può affermare che le capacità di entrambi possono essere complementari, fornendo diverse soluzioni in base alle esigenze. La sfida principale per aziende e sviluppatori sarà l’implementazione efficace e sicura di queste tecnologie. Formazione degli utenti e competenze specifiche, come l’ingegneria del prompt, saranno cruciali. L’innovazione continua promette ulteriori miglioramenti, accesso più diffuso e nuove opportunità, anche per piccole e medie imprese, rendendo il futuro delle AI generative molto promettente.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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