Come vedere i satelliti Starlink ad occhio nudo

Il trenino di satelliti Starlink apparso in alcune zone la sera di Ferragosto ha sollevato numerose domande e polemiche: vediamo insieme come funziona la rete globale più famosa del momento.



Negli scorsi giorni la scia luminosa è stata avvistata da tantissime parti d’Italia. Il passaggio è stato previsto da Ovest verso Est alle 21.01 per una durata di circa 6 minuti. Tenendoci tutti col fiato sospeso per questa breve durata, Starlink mira a creare un sistema di costellazione di satelliti per fornire una copertura Internet globale.

Di recente la società SpaceX ha dovuto ridurre la luminosità dei satelliti per non disturbare il lavoro degli astronomi. Capita sempre più spesso infatti che si registrino fenomeni di photobombing, ovvero di comparizioni anomale nelle foto effettuate dai ricercatori, da parte della luce del Sole riflessa dai satelliti via via più numerosi.

Per comprendere la gravità del problema occorre sapere che, quando sulla Terra il Sole è già tramontato, a circa 500 km di quota i satelliti sono ancora illuminati e, a seconda della loro forma e del materiale che li compone, riflettono, più o meno bene, la luce del Sole diventando puntini luminosi in rapido movimento.

Ragionevolezza vorrebbe che i satelliti fossero progettati per minimizzare questo effetto indesiderato. Purtroppo, però, gli ingegneri di SpaceX, quando hanno concepito i satelliti Starlink, che sono assimilabili a grandi tavoli di circa 3 metri x 1, con pannelli solari di 3 metri x 9, hanno pensato a come impilarli nel modo più efficiente senza porsi il problema di quanto fossero riflettenti. L’effetto di una forma tanto inusuale è stato palese già con il lancio del primo gruppo di Starlink, nel maggio del 2021, quando ci si è accorti della comparsa di trenini luminosi più brillanti delle stelle visibili a occhio nudo.

L’azienda ha però garantito studi su rivestimenti meno inquinanti e che non disturbino l’attività dei ricercatori.

SpaceX, più formalmente conosciuta come Space Exploration Technologies Corp., è una società privata di razzi e veicoli spaziali fondata da Elon Musk nel 2002. Starlink è il sistema di satelliti di proprietà di SpaceX, creato con lo scopo di fornire una rete globale a banda larga per erogare servizi Internet ad alta velocità. 

Disponibile dallo scorso anno il servizio di connessione internet tramite satelliti Starlink è semplice, dall’acquisto all’installazione, fino all’utilizzo. La copertura globale è quasi ormai ultimata e per coloro che hanno problemi di copertura internet, soprattutto in aree remote dove non c’è ancora la fibra, risulta essere una salvezza per non restare esclusi dal mondo e dalle sue notizie.

Attraverso la pagina starlink.com è possibile verificare la copertura della propria area di residenza e sul’applicazione ufficiale, al momento dell’istallazione è possibile trovare il punto migliore in cui posizionare il proprio sistema di ricezione, che ha bisogno di avere uno spazio di cielo aperto davanti a sé. Se sei interessato ad approfondire il tema, troverai tutte le indicazioni riguardanti l’uso di Starlink in Italia nella nostra guida.

Per il 2025 SpaceX prevede 40 milioni di abbonati, generando un fatturato di 30 miliardi di dollari (750 dollari l’anno per abbonamento). Il costo di sviluppo e implementazione del sistema è stimato in 10 miliardi di dollari. Un progetto a dir poco ambizioso, ma che la società di proprietà di Elon Musk sta riuscendo a eseguire, con non poco successo.

La scelta dell’orbita ‘bassa’

Utilizzare una costellazione di satelliti in orbita terrestre bassa (LEO) è una soluzione efficace nelle aree rurali o in quelle particolarmente isolate. Sono satelliti miniaturizzati prodotti in grandi quantità e piazzati nell’orbita terrestre bassa. Ecco spiegato quindi l’effetto scia luminosa che, secondo alcuni, proverebbe la presenza degli extraterrestri.

Oltre all’effetto “luci aliene” però il risvolto della medaglia sono i danni a lungo termine a causa del rilascio dei detriti spaziali e conseguenze per le osservazioni astronomiche. Space X ha annunciato di stare lavorando alla risoluzione di questi problemi. Ha intenzione inoltre di produrre satelliti meno luminosi e quindi meno visibili dalla Terra, così da destare meno preoccupazioni in coloro che temono si tratti di extraterrestri. Successivamente è stato deciso di utilizzare le orbite intorno ai 550 km, relativamente più sicure perché consentono ai detriti di decadere in tempi minori.

Tuttavia, una quota bassa presenta due svantaggi. Il satellite non è più fisso su un’area, ma orbita rapidamente ed è visibile solo da un’area molto più limitata della superficie terrestre.

Per avvistarli i consigli sono di scegliere una zona abbastanza buia, con livelli di inquinamento luminoso ridotti al minimo. Per avere indicazioni più precise sulla traiettoria della costellazione satellitare e aggiornamenti in tempo reale sul suo passaggio puoi anche collegarti alla piattaforma dedicata Findstarlink.

Maria Grazia Cosso: Contributor, studentessa di ingegneria informatica e nel tempo libero esploratrice di novità. Fiera Calabrese e appassionata sin dai tempi del Compaq Presario 425 ai computer, ha reso oggi questa sua passione il suo futuro. Segue da sempre il progresso e lo sviluppo delle nuove tecnologie, le piace stare al passo con le ultime uscite e testarle in prima persona, ogni tanto riesce anche a guardare qualche serie tv.
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