Ormai la mobilità elettrica è diventata parte integrante del nostro traffico cittadino, non solo nelle grandi capitali ma anche nei piccoli comuni. Diventa perciò indispensabile regolamentare la circolazione di monopattini elettrici.
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Vediamo quali sono i punti affrontati dal nuovo disegno di legge che dovrebbero entrare in vigore entro la fine del 2023 e che vedono riformate tante regole sulla mobilità, elettrica e non.
Quando entrano in vigore le nuove regole?
Introdotto quest’estate e fortemente voluto dal ministro per la mobilità, il nuovo disegno di legge sul Codice della Strada si concentra maggiormente sulle punizioni deterrenti per i comportamenti vietati al volante. Ma non solo. Nell’articolo 7 denominato Modifica in materia di monopattini e altri dispositivi arriva infatti una dura stretta sulla circolazione in monopattino elettrico. L’obbiettivo è certamente aumentare la sicurezza di chi li guida e rendere questa tipologia di mobilità fin’ora un pò confusa più regolamentata.
I tempi della giurisdizione italiana sono lunghi, si sa. Per il DDL è atteso l’iter parlamentare che durerà mesi e probabilmente comporterà diverse modifiche e revisioni prima dell’approvazione definitiva e dell’entrata in vigore delle norme.
Che cosa è obbligatorio per l’utilizzo dei monopattino elettrico?
Tante le norme introdotte con questo ddl, a partire dall’obbligo di targa e assicurazione, indipendentemente dalla potenza sviluppata e dal peso del mezzo. Ovviamente ciò potrebbe ostacolare le vendite di questi veicoli, spesso scelti per il basso – se non nullo – costo di mantenimento.
I guidatori sarebbero vincolati anche all‘obbligo di indossare il casco a qualsiasi età e di possedere indicatori di direzione e freno su entrambe le ruote. Infine il Ministro non ha deciso cambiamenti per limiti di velocità che erano già stati introdotti con un vecchio decreto e già in vigore.
Arrivano anche dettagli sulle sanzioni: viaggiando senza assicurazione la multa va dai 100 ai 400 euro, mentre senza la dotazione tecnica richiesta si rischia una multa dai 200 agli 800 euro.
Dove non si può andare con il monopattino elettrico?
I monopattini elettrici potranno circolare solo su strade urbane con limite di velocità non superiore a 50 km/h con divieto di contromano e di circolazione e sosta sui marciapiedi.
Nell’articolo 8 denominato Modifiche alla disciplina della ciclabilità viene introdotta la nuova definizione di ‘strada urbana ciclabile’, ossia una strada urbana a unica carreggiata con banchine pavimentate, limite di velocità non superiore a 30 km/h e priorità per biciclette, segnalata con segnaletica. In ogni caso i Comuni possono consentire su determinate strade precedentemente a senso unico di marcia, con limite massimo di velocità inferiore o uguale a 30 km/h, la circolazione dei velocipedi in senso opposto.
Quali sono i monopattini a norma?
Un esempio di monopattini a norma di legge sono il Navee V40 Pro e V50. Navee in vista delle nuove norme ha previsto per la serie V uno spazio riservato alla targa del monopattino. I due modelli combinano tecnologia all’avanguardia, misure di sicurezza impareggiabili e comfort di livello, posizionandosi nel mercato come un prodotto eccellente.
distanza massima percorribile pari a 40km e una potenza massima pari a 600W
La norma recita per quanto riguarda la targa che deve essere un apposito contrassegno identificativo adesivo, plastificato e non rimovibile, stampato dall’Istituto Poligrafico dello Stato. Sarà composta da una combinazione alfanumerica univoca. Il ddl stabilisce anche che la stampa e la vendita dei contrassegni sarà regolata dal dipartimento del ministero delle Infrastrutture, ovvero la Motorizzazione. Il contrassegno deve essere ovviamente esposto in maniera visibile.
Costo per targare e assicurare il proprio monopattino elettrico
In strada nel nostro bel paese circolano circa 550 mila monopattini elettrici. I 42 mila che fanno parte del parco dello sharing sono coperti dall’assicurazione per responsabilità civile. La rimanente parte dei privati che quindi dovrà mettersi in regola, arriverà a pagare una polizza RC di circa 40 euro l’anno.
Per una polizza specifica per i monopattini si parla di cifre tutto sommato ragionevoli quindi. La cosa si mantiene per una copertura singola dove si arriva a circa 80 euro, per la versione che tutela tutti i componenti della famiglia che potrebbero guidare il veicolo.
Secondo il rapporto nazionale sulla mobilità in sharing redatto dall’Osservatorio nazionale della Sharing mobility, i dati sull’incidentalità dei monopattini in affitto in parte smentiscono gli allarmi sociali lanciati negli ultimi mesi. Nel 2021 sono stati 634 gli incidenti registrati con i mezzi in sharing. Di questi il 77% sono avvenuti a veicolo isolato, ovvero senza coinvolgere altri mezzi o persone e quindi, di fatto nella maggior parte dei casi, senza attivare la responsabilità civile.