Meta, sempre più attenta alle violazioni della privacy sopratutto per i minori, introduce nuovi strumenti per la supervisione dei genitori su Facebook Messenger. Vediamo quali sono e come usarli.
Il colosso Meta annuncia nuovi strumenti per la supervisione dei genitori su Facebook Messenger. Dopo essere arrivati all’interno di un annuncio più ampio che comprendeva diverse funzioni per aiutare gli adolescenti a gestire il loro tempo sulle app, questi strumenti arrivano ora in tutto il mondo.
È bene notare che questi strumenti introdotti da Facebook sono utili non solo per un genitore, ma anche per noi stessi. Statistiche sul tempo passato sul social ad esempio possono interessare anche un maggiorenne qualunque che vuole diminuire il tempo passato a ‘scrollare’ Facebook e fare un pò di digital detox.
In questo articolo ci riferiremo al proprietario dell’account del quale il genitore vuole avere informazioni come adolescente perchè per creare un account su Facebook, bisogna avere almeno 13 anni (in alcune giurisdizioni, il limite di età può essere superiore).
Lo scorso giugno negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Canada e da adesso anche in Italia. Ora, genitori ed educatori potranno accedere agli strumenti di Supervisione dei genitori su Messenger attraverso il Centro per le famiglie, dove sono disponibili numerose risorse realizzate dai maggiori esperti per supportare al meglio gli adolescenti sui social.
I nuovi strumenti di Supervisione dei genitori su Messenger permetteranno a genitori ed educatori di:
Nel corso del prossimo anno, Meta affiancherà alla Supervisione su Messenger ulteriori nuove funzioni, in modo che genitori ed educatori possano aiutare gli adolescenti a gestire meglio il loro tempo e le loro interazioni, nel pieno rispetto della loro privacy.
È importante sottolineare che questi strumenti non consentono ai genitori di leggere i messaggi dell’adolescente.
Questo aggiornamento si basa sugli strumenti di Supervisione dei genitori già esistenti su Instagram ed è parte del lavoro di Meta per rendere il Centro per le famiglie di Meta un punto di riferimento per tutti i genitori e gli educatori: qui, infatti, possono trovare risorse e strumenti che li aiutino a gestire le esperienze degli adolescenti sui social grazie alle tecnologie sviluppate da Meta, ma soprattutto a rafforzare il dialogo con loro riguardo alla vita online.
Come detto precedentemente, già da qualche mese l’azienda si è preoccupata di introdurre strumenti per il controllo della privacy di minori sull’altro social principale della generazione Z: Instagram. Ad esempio, vengono mostrati avvisi di sicurezza quando gli adulti che hanno avuto un comportamento potenzialmente sospetto inviano messaggi agli adolescenti.
Esiste un limite per le persone di età superiore ai 19 anni all’invio di messaggi privati agli adolescenti che non li seguono: prima di poter inviare un messaggio a qualcuno che non li segue, le persone devono ora inviare un invito per ottenere il permesso di connettersi. Si può inviare un solo invito alla volta e nessun altro finché il destinatario non accetta l’invito a connettersi.
A gennaio è stata introdotta la funzionalità Quiet Mode (Non disturbare) che disattiva le notifiche e invia una risposta automatica quando qualcuno contatta l’utente tramite DM. Questa modalità sarà disponibile anche in Italia nelle prossime settimane.
Infine, la funzionalità Take A Break (Prenditi una pausa) informa gli adolescenti sul tempo trascorso su Instagram. Ora vedranno una notifica dopo che aver trascorso 20 minuti su Facebook con l’invito a disconnettersi dall’app e a stabilire dei limiti di tempo giornalieri. In futuro verrà implementato un nuovo sistema di notifiche su Instagram che suggerirà agli adolescenti di chiudere l’app, se guardano i Reels di notte.
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