Cosa è il D3O e quali sono i suoi impieghi nel tech

Le tecnologie dietro i materiali di cui sono composti i nostri dispositivi, tech e non, sono sempre più evolute e orientate al green. Oggi vi parliamo del D3O, un materiale nuovo, innovativo e molto versatile.



Immaginiamo tutti i danni subiti dai nostri smartphone, o dalle macchine fotografiche dei professionisti poste in situazioni di rischio rottura. Con un materiale che assorba gli urti, tutti i danni subiti potrebbero essere facilmente scongiurati. Il D3O ha numerosi impieghi e uno di questi potrebbe diventare proprio nel tech.

Cosa è il D3O?

Il d3o è un materiale dilatante, cioè un fluido non newtoniano in cui la viscosità aumenta all’aumentare della velocità di deformazione. È composto da polimerielastomerici, che per i comuni mortali si tratta di un comune polimero allo stato gommoso. Per fare un esempio, con il generico termine di elastomero si indicano le sostanze naturali o sintetiche che hanno le proprietà chimico-fisiche tipiche del caucciù, o gomma naturale. Proprio allo stesso modo la più peculiare delle capacità è quella di subire grosse deformazioni elastiche, per poi riassumere la propria dimensione una volta ricreata una situazione di riposo.

Il D3O si presenta come un gel o una gomma malleabile arancione se non sottoposto a sforzi elevati. I polimeri dilatanti di cui è composto, quando subiscono un urto, distribuiscono l’energia ricevuta lungo tutto il materiale grazie alle loro proprietà elastomeriche. Ciò porta ad un veloce indurimento del materiale in caso di forte urto, ma ad una relativa malleabilità e morbidezza se maneggiato con cura e lentamente.[L’indurimento del materiale avviene in tempi brevissimi, dell’ordine del centesimo di secondo. Dopo l’indurimento, se il materiale non viene sottoposto ad ulteriori sforzi, ripristina il proprio stato originario, per cui si comporta da “materiale a memoria di forma”. Ha una densità bassa ed è quindi “leggero”. Può essere impiegato a temperature comprese tra -55 °C a 120 °C. Inoltre non presenta tossicità.

D3O: chi lo ha inventato e quali sono i suoi usi?

Il d3o è stato inventato nel 2007 da Richard Palmer dopo un investimento del Ministero della Difesa del Regno Unito che ha finanziato lo sviluppo di questo materiale come assorbente degli urti, in modo da poterlo inserire negli elmetti dei militari (con funzione antiproiettile). Un elmetto costruito in d3o è capace di ridurre la metà dell’energia cinetica del proiettile o altri frammenti.

Ma non solo a scopo militare: altri utilizzi di questo materiale possono essere ad esempio negli sport. Come guanti da sci, parastinchi, punte per scarpe da ballo e equipaggiamenti per cavalli. Il gel può essere inserito in qualsiasi materiale, ad esempio nei vestiti o in tutti gli accessori di protezione. Ultimamente sono state prodotte tecnologie in ambiente medico che sfruttano questo materiale. Si ipotizzano futuri utilizzi si avranno anche nel campo delle automobili.

Nel campo del tech è facile ipotizzare quale può essere il suo utilizzo: questo materiale avrebbe infatti grande spazio nel campo delle custodie dei dispositivi.

D3O: F1, motociclismo e hockey su ghiaccio

La tecnologia D3O ha dimostrato di essere un elemento di differenziazione per il MoneyGram Haas F1 Team. La squadra più giovane sulla griglia di partenza, Haas ha fatto il suo impressionante debutto nel 2016, diventando la prima squadra di F1 guidata da soli americani in tre decenni. Simone Resta, il direttore tecnico della squadra afferma che ” Il vantaggio in termini di prestazioni che D3O apporta ad Haas nelle applicazioni di assorbimento dell’energia è significativo, in quanto cerchiamo costantemente di ottimizzare le proprietà di gestione dell’energia delle nostre auto. ” La collaborazione di D3O con il team MoneyGram Haas F1 vede i materiali D3O sensibili al tasso fornire eccezionali proprietà di smorzamento dell’energia che riducono le vibrazioni. Mantenendo i piloti al sicuro e rendendo le auto più veloci.

Un altra collaborazione molto importante dell’azienda è con il suo ambassador Michael Dunlop: uno dei più grandi nomi delle corse su strada internazionali. Abituato al rischio ed ai traumi, Michael parla cosí: “Mi piace poter trovare il limite senza mai superarlo. Non posso fare nulla per la sicurezza, se non circondarmi delle migliori cose possibili. Il mio casco, la mia tuta, la mia armatura. Con D3O si ottiene il meglio di entrambi i mondi: si adatta perfettamente ma fornisce anche la migliore protezione che si possa chiedere.”

Infine troviamo la star della National Hockey League, Seth Jones. Difensore e capitano supplente dei Columbus Blue Jackets, anche lui ambassador di D3O. Uno sport molto rischioso, in cui le protezioni giocano un ruolo fondamentale. Seth Indossa il casco e le protezioni per spalle, gomitiere, pantaloni e parastinchi creati in combinazione con questo materiale super resistente.

D3O e Panzer glass: disponibili anche su IPhone

È di questa estate l’annuncio de pluripremiato marchio danese di protezioni per schermi PanzerGlass sulla sua nuova partnership con d3o. La collaborazione vede PanzerGlass integrare la tecnologia di protezione dagli urti di D3O, leader mondiale, nella propria gamma di protezioni per schermi e custodie per dispositivi mobili.

Siamo entusiasti di collaborare con PanzerGlass e di offrire ai consumatori una protezione D3O a 360° per i loro telefoni e orologi. Siamo lieti di aver sviluppato un mezzo attraverso il quale la tecnologia D3O può ora essere integrata nelle protezioni per lo schermo, nelle custodie e nella protezione completa per gli orologi PanzerGlass“, ha dichiarato Mostyn Thomas, Global Brand Director di D3O.

La nuova linea di accessori protettivi PanzerGlass™ con il materiale protettivo a base vegetale D3O sarà lanciata per la prossima generazione di iPhone e sarà inizialmente disponibile nella protezione dello schermo, custodie protettive per telefoni e protezione completa per orologi.

Maria Grazia Cosso: Contributor, studentessa di ingegneria informatica e nel tempo libero esploratrice di novità. Fiera Calabrese e appassionata sin dai tempi del Compaq Presario 425 ai computer, ha reso oggi questa sua passione il suo futuro. Segue da sempre il progresso e lo sviluppo delle nuove tecnologie, le piace stare al passo con le ultime uscite e testarle in prima persona, ogni tanto riesce anche a guardare qualche serie tv.
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