Recensione Apple AirPods Pro 2 con USB-C, simili, ma non identiche

La recensione di AirPods Pro 2 con USB-C a qualcuno potrebbe sembrare un esercizio inutile, perché apparentemente questi auricolari Bluetooth sono assolutamente identici al modello precedente, che era stato messo in commercio con un connettore Lightning Port di Apple per la sua ricarica.

In realtà vale la pena aggiornare la recensione di AirPods Pro 2 con lightning port, perché rispetto a quel modello sono stati introdotte alcune novità hardware, ma soprattutto diverse novità nel software, che migliorano sensibilmente l’esperienza d’uso.

La buona notizia è che queste nuove esperienze legate al software potranno essere sfruttate anche da chi possiede il modello precedente degli auricolari, grazie ad un aggiornamento del software.



Design e Specifiche tecniche di AirPods Pro 2 con USB-C

Il design dei nuovi auricolari Apple AirPods 2 con USB-C non cambia rispetto al modello precedente, con il supporto per il laccio da trasporto, insieme al piccolo altoparlante, in grado di emettere un suono utile per il ritrovamento degli auricolari stessi con l’applicazione Dov’è di Apple.

Ciò che cambia e che rappresenta l’evoluzione più importante è il connettore per la ricarica, che ora è un USB-C standard, ma c’è anche un’altra novità importante, ovvero l’introduzione di una certificazione IP 54 sia per gli auricolari che per la custodia.

L’introduzione del nuovo connettore, contestuale all’innovazione introdotta anche su iPhone, sblocca una serie di opzioni tra cui quella di ricaricare gli auricolari collegando il cavo direttamente ad un iPhone.

Volendo ripercorrere le specifiche tecniche di AirPods Pro 2 con USB-C, dobbiamo senza dubbio segnalare il processore H2 di Apple Silicon, che ha migliorato drasticamente le prestazioni rispetto al precedente, raddoppiando il numero di transistor.

Questo si traduce, ovviamente, in una capacità di calcolo più elevata, ma soprattutto in tempi più ristretti per l’elaborazione del suono, con un risultato eccellente sul fronte della qualità audio: il processore H2 è anche il cuore della nuova elaborazione adattiva del suono, che è la vera novità introdotta con il nuovo modello degli auricolari.

Cosa è la nuova modalità adattiva del suono?

Come già anticipato, insieme al nuovo connettore e alla certificazione IP54, AirPods Pro 2 con USB-C introducono anche la nuova elaborazione del suono che viene chiamata adattiva, capace di combinare la riduzione automatica del rumore e la trasparenza, in funzione del luogo in cui ci si trova.

Questo significa che a seconda del rumore che ci circonda e del luogo in cui ci troviamo, cambia l’intervento dell’algoritmo per la soppressione del rumore. in casa, quando si ascolta musica mentre si cucina, non verrà applicata una forte riduzione del rumore esterno.

Al contrario, quando ci si troverà in ambienti particolarmente rumorosi, verrà aumentato l’intervento dell’algoritmo per far scomparire completamente il rumore circostante.

Come funziona la modalità di conversazione

Un’altra novità importante dei nuovi auricolari di Apple è quella che in inglese viene definita “conversation awareness”, ovvero la consapevolezza della conversazione. parliamo di una modalità modalità di utilizzo degli auricolari, grazie a cui viene intercettato il momento in cui iniziamo a parlare per ridurre il volume della musica, centrare la ricezione degli auricolari sulle frequenze tipiche della voce, riducendo contemporaneamente i rumori esterni.

Questa modalità si basa sulla ricezione di frequenze tipiche della voce, ma anche sul movimento della mandibola e per questa ragione dovrebbero essere molto limitati quelli che possiamo definire falsi positivi.

Unico problema nell’utilizzo della “conversation awareness” è il fatto che se si canticchia mentre si utilizzano gli auricolari, spesso questo comportamento viene interpretato come l’avvio di una conversazione e il volume della musica viene abbassato, quando invece non dovrebbe succedere.

Spesso, mentre preparavamo la recensione di AirPods Pro 2 con USB-C ci siamo fatti prendere dalla passione per quello che stavamo ascoltando e ci siamo trovati a convivere con gli sbalzi di volume.

Lo spatial audio

L’audio spaziale è un’altra opzione interessante: non è una novità di questo modello di auricolari, può essere attivata o disattivata a piacimento e ora può essere ottimizzata anche con l’uso del proprio iPhone, sfruttando la camera frontale per una analisi dettagliata del proprio orecchio.

L’effetto dell’audio spaziale, quello che sui dispositivi Android viene sostituito con il Dolby Atmos, è davvero singolare, perché quando si muove la testa i sensori all’interno degli auricolari riconoscono il movimento spostano il suono per fare in modo che il nostro cervello percepisca l’arrivo del suono da una posizione che rimane costante anche quando noi ci muoviamo.

È un po’ come trovarsi davanti al palco di un concerto, girare la testa e percepire lo stesso spostamento del suono nello spazio.

Chi decide di usare il suono spaziale e completa la procedura di analisi con l’aiuto di iPhone avrà un posizionamento del suono nello spazio ancora più accurato.

Il suono spaziale viene utilizzato anche durante le chiamate di gruppo FaceTime, in modo da simulare che tutte le persone si trovino all’interno della stessa stanza: onestamente abbiamo di una soluzione soluzione più facile da sperimentare che da descrivere.

La qualità del suono ascoltando musica

Sul fronte della qualità del suono, AirPods Pro 2 con USB-C sono i migliori auricolari in circolazione, grazie alla capacità di riprodurre bassi profondi, ma non eccessivi, senza però rinunciare alle altre altre gamme di frequenza che sono sempre ben presenti e definite.

Il nuovo processore, grazie alla sua potenza di calcolo, sarà in grado di elaborare audio in modalità modalità lossless, quando gli auricolari verranno utilizzati con Apple Vision Pro. La promessa di Apple è quella di fornire l’esperienza di ascolto più avanzata del mercato, quando il visore sarà disponibile per gli utenti americani all’inizio del 2024.

In ogni caso, abbiamo apprezzato l’ascolto di musica durante la prova per la recensione di AirPods Pro 2 con USB-C, anche se per alcuni utenti l’effetto “tappo” generato dalla riduzione automatica del rumore potrebbe risultare eccessivo.

La qualità audio in conversazione

Quando si utilizzano gli auricolari AirPods Pro 2 con USB-C in conversazione, si può in primo luogo sfruttare un’opzione molto semplice, quella grazie a cui si può attivare la funzione mute con una semplice pressione sui bastoncini. Ovviamente premendo una volta in più, si torna ad attivare il microfono.

Altro aspetto molto comodo e quello di non dover toccare il telefono o il computer per modificare il volume perché basta sfiorare gli stessi bastoncini verso l’alto o verso il basso.

Bisogna però anche evidenziare che l’audio che arriva al proprio interlocutore non è il migliore possibile, perché se da un lato la voce è ben isolata dai rumori circostanti, dall’altro lato arriva carica di una forte elaborazione digitale e priva di frequenze basse. in altre parole, chi parla con noi durante una conversazione riceve un segnale audio con una voce molto pulita, ma carica di frequenze medie e poco corposa.

Ovviamente, meglio una voce comprensibile con una brutta equalizzazione che il contrario, chissà che un giorno non si possa avere la combinazione perfetta con entrambi i fattori disponibili.

Connessione semplificata con i dispositivi Apple

Per chi possiede numerosi dispositivi del mondo Apple, l’abbinamento con gli auricolari AirPods Pro 2 con USB-C risulta facilissimo, perché basta accopiarli con uno di essi per ritrovarli poi disponibili su tutti gli altri. per intenderci, basta aprire la custodia davanti ad un iPhone perché il proprio cellulare proponga di abbinare gli AirPods. Subito dopo, tra i dispositivi Bluetooth utilizzabili sul proprio Mac, appariranno proprio gli stessi AirPods, che si potranno collegare con un clic.

La connessione semplificata di AirPods con i prodotti del mondo Mac rappresenta sicuramente uno dei suoi principali punti di forza, soprattutto soprattutto per chi cerca la massima flessibilità nell’uso degli auricolari.

Quanto dura la batteria di AirPods Pro 2 con USB-C?

L’autonomia degli auricolari AirPods Pro 2 con USB-C è altro elemento distintivo importante, perché quando si ascolta la musica con la soppressione del rumore attiva si arriva a sei ore con una singola ricarica, che sono circa 4,5 ore se invece si utilizzano per una conversazione.

Se limitiamo la misurazione all’ascolto di musica, la carica degli auricolari più quella della custodia, con la riduzione automatica del rumore accesa, arriva addirittura a 30 ore. Non sono molti i dispositivi sul mercato in grado di fare di meglio.

La ricarica della batteria può essere fatta attraverso un connettore USB C, ma se si preferisce è possibile utilizzare anche la ricarica wireless, sfruttando lo stesso connettore MagSafe di Apple.

Quanto costano AirPods Pro 2?

Il prezzo di AirPods Pro 2 con USB-C è di 279 euro, cifra importante, ma scesa di 20 € rispetto al modello precedente. Valutare questo posizionamento di prezzo è impossibile, perché è considerazioni da fare sono molte e parti particolarmente articolate: in primo luogo c’è il tema dell’ecosistema Apple, ovvero quello della semplicità d’uso con i molteplici dispositivi del marchio.

C’è poi anche un tema più generale legato ad importanza della qualità del suono nell’uso degli auricolari, perché è ovvio che il mercato possa offrire alternative a cifre infinitamente più basse. Nessuna di quelle alternative, però può offrire la stessa qualità del software, la stessa longevità e, soprattutto, le soluzioni tecnologiche avanzate di AirPods Pro 2.

Questo, però, non significa automaticamente che un utente sia disposto a riconoscere questo tipo di valori. Questi auricolari Bluetooth di Apple rimangono un prodotto destinato ad un pubblico di appassionati del mondo audio.

Recensione Apple AirPods Pro 2, le conclusioni

I nuovi auricolari Apple AirPods Pro 2 con USB-C si confermano tra le migliori opzioni del mercato, per molte delle loro caratteristiche, ma soprattutto soprattutto soprattutto per l’appartenenza ad un ecosistema molto evoluto e perfettamente funzionante.

Per chi già possiede questi auricolari non ha assolutamente senso fare una upgrade solo per la porta USB C o per la nuova certificazione IP54.

Per la recensione di AirPods Pro 2 con USB-C abbiamo usato la nostra abituale playlist, che spazia da Adele agli Eagles e il risultato è stato eccellente.

Per chi invece sta cercando nuovi auricolari e vuole una soluzione di qualità, idealmente da abbinare ad un iPhone, questa è senza dubbio l’opzione di acquisto migliore, soprattutto se si vuole semplicità ed immediatezza. Ci sono molti altri auricolari di qualità sulla mercato tra cui scegliere, a partire da Jabra Elite 10, passano per Bose Quiet Comfort II, ma anche Huawei Freebuds 5, per non parlare di SONY WF-1000XM5: ognuno di questi rappresenta un livello qualitativo superiore, ma nessuno potrà mai vantare il perfetto coordinamento con iPhone, iPad, Mac, Apple TV, Apple Watch che gli AirPods possono garantire.

Apple AirPods Pro 2 con USB-C
AirPods Pro 2 con USB-C sono gli auricolari di nuova fabbricazione di Apple Apple, che ricalcano le caratteristiche tecniche del modello già in circolazione, con l’aggiunta di una certificazione per acque e polvere e di un nuovo connettore USB-C. viene confermata la qualità audio che ci conoscevamo, con l’aggiunta di nuove funzionalità software, che però potranno essere aggiornate anche sul modello già in vendita.
Pro
+ Qualità audio musica
+ Funzionalità di suono adattivo
+ Durata batteria
+ Facilità d’uso nel mondo Apple
+ Ricarica wireless
Contro
– Qualità voce in conversazione
Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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