Tra i termini informatici di uso comune troviamo spesso l’acronimo per l’indirizzo IP, ma sappiamo bene cosa è? In che modo lo usiamo tutti i giorni? In questo articolo diamo una risposta a queste domande.
Indice
Secondo la definizione canonica e tecnica un indirizzo IP, acronimo di Internet Protocol Address, è un codice numerico che identifica univocamente un dispositivo connesso a una rete informatica che utilizza il protocollo Internet. Gli indirizzi IP sono composti da quattro numeri separati da punti, ad esempio 192.168.1.1. Ogni numero può variare da 0 a 255, per un totale di 4.294.967.296 possibili combinazioni.
A cosa serve un indirizzo IP
Ma a cosa servono questi ‘nomi’ virtuali che vengono assegnati ai nostri dispositivi? La risposta è ampia e spazia in numerosi campi dell’informatica stessa. Ad esempio essi svolgono un ruolo fondamentale nella comunicazione su Internet. Quando un dispositivo invia dati a un altro dispositivo, deve includere l’indirizzo IP del destinatario. Si crea così una sorta di presentazione virtuale che consente anche ai router sulla rete di instradare i dati correttamente.
Oppure quando si accede a un sito web, il browser del computer invia una richiesta al server includendo l’indirizzo IP del computer. Al server web l’indirizzo IP serve poi per rispondere alla richiesta, proprio come se si dovesse rispondere ad una mail o, per i nostalgici, ad una lettera.
Ed appunto quando si invia un’e-mail, il client di posta elettronica del computer invia la missiva al server di posta elettronica del destinatario. La richiesta include l’indirizzo IP del computer per fornire maggiori informazioni sull’invio e poi, il server di posta elettronica del destinatario utilizza l’indirizzo IP per consegnare l’e-mail. E poi, quando si gioca a un gioco online, i dispositivi dei giocatori devono comunicare tra loro. Gli indirizzi IP vengono utilizzati per identificare i dispositivi dei giocatori e consentire loro di comunicare tra loro.
Localizzare un indirizzo IP
La localizzazione di un indirizzo IP altrui può essere utilizzata per scopi legittimi, come la risoluzione di problemi tecnici o la prevenzione di attività illegali. Tuttavia, può anche essere utilizzata per scopi illegali, come negli attacchi informatici di cyberstalking o il phishing. Bisogna perciò agire responsabilmente quando si cerca di effettuare tali operazioni.
Nelle indagini ad esempio vengono utilizzati tool di analisi forense per analizzare i pacchetti di dati inviati e ricevuti da un indirizzo IP. Ciò può fornire informazioni sulla posizione geografica del dispositivo, sul provider Internet e sulla cronologia delle attività online.
Esistono diversi modi per localizzare un indirizzo IP altrui. Puoi utilizzare un sito web di geolocalizzazione, che utilizza una serie di fattori per determinare la posizione del dispositivo, tra cui il prefisso di rete, il dominio del provider Internet e i dati di geolocalizzazione degli ISP. Avevamo parlato ad esempio precedentemente di Shodan, il motore di ricerca dei dispositivi.
Ti facciamo notare che la localizzazione di un indirizzo IP non è sempre accurata. I provider Internet possono utilizzare tecniche di mascheramento IP per nascondere la posizione effettiva dei propri utenti. Inoltre, i servizi di geolocalizzazione IP possono fornire solo una stima approssimativa della posizione.
Utilizzare un servizio di VPN può nascondere il proprio indirizzo pubblico. Ciò rende più difficile per gli altri utenti identificare la posizione geografica del dispositivo. Anche un firewall può essere configurato per consentire solo il traffico proveniente da indirizzi pubblici specifici. Tutto ciò può aiutare a proteggere la rete da attacchi provenienti da Internet.
Differenza fra pubblico e privato
Gli indirizzi IP sono molto utilizzati per scopi di sicurezza. Ad esempio per bloccare l’accesso a determinati siti web o per tenere traccia dell’attività online degli utenti. Anche illegali. Qua entra in gioco il concetto di pubblico e privato, relativo alla visibilità di tali indirizzi all’interno della rete Internet.
Gli indirizzi IP pubblici sono visibili a tutti i dispositivi sulla rete Internet. Ciò significa che chiunque abbia accesso a Internet può identificare il dispositivo. Quelli privati non sono visibili a Internet. Ciò significa che solo i dispositivi all’interno della rete locale possono identificare il dispositivo.
La differenza tra pubblico e privato è importante per motivi di sicurezza. I primi possono essere utilizzati per tracciare l’attività online degli utenti o per attaccare i dispositivi. Quelli privati invece forniscono un livello di protezione aggiuntivo, rendendo più difficile per gli utenti malintenzionati identificare e attaccare i dispositivi.
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Qual è l’indirizzo IP dei miei dispositivi
In una rete domestica, il router è associato a un indirizzo IP pubblico per comunicare con Internet. I dispositivi all’interno della rete domestica, come computer, smartphone e stampanti, sono invece associati a indirizzi IP privati. Questi non sono visibili a Internet, ma possono essere utilizzati per comunicare tra loro tramite il router.
La tecnologia NAT (Network Address Translation) consente al router di tradurre gli indirizzi privati in pubblici. Ciò consente quindi ai dispositivi all’interno della rete domestica di accedere a Internet utilizzando un singolo indirizzo pubblico.
Esistono diversi modi per trovare il proprio indirizzo IP. Puoi utilizzare un browser web, accedendo a un qualunque sito web che fornisce informazioni sull’indirizzo IP, come Mio-IP.it ad esempio. In questo modo visualizzerai il tuo indirizzo IP pubblico.
Oppure puoi utilizzare il prompt dei comandi, digitando il comando ipconfig e premendo Invio. L’indirizzo IP pubblico verrà visualizzato nella sezione “Indirizzo IPv4”. Infine puoi utilizzare l’app Impostazioni del tuo dispositivo, visualizzando nello stato della sezione Rete e Internet la scheda Indirizzo IP.