Quali sono gli smartphone più pericolosi per le radiazioni | Podcast

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Nella puntata del podcast oggi si parla della classifica degli smarphone che emettono più radiazioni e di quelli che ne distribuiscono meno.

Trascrizione podcast

Ma venerdì finalmente già arrivato questo 3 novembre 2023 in cui parliamo di inquinamento radioelettrico degli smartphone.

Benvenuti dunque al notiziario quotidiano dedicato al mondo della tecnologia. Sono Luca Viscardi forse non dovremmo parlare di inquinamento ma di energia elettromagnetica che è emessa dagli smartphone e assorbita dal corpo umano e quando ci si avvicina proprio al campo elettromagnetico che viene prodotto dalle radiofrequenze.

Perché vi diciamo tutto questo? Perché è stata pubblicata la classifica degli smartphone che emettono più radiazioni e di quelli invece che ne distribuiscono di meno. Allora al primo posto tra quelli che emettono più radiazioni c’è il Motorola Edge 30 Pro. Ne avevamo già parlato, il livello è di 2,25 per quanto riguarda il 25 kg, da 25 watt al chilogrammo ad altezza della testa e 3,37 ad altezza del corpo al secondo posto. Xiaomi 13 pro e poi nella classifica IQ Nubia vivo x 90 meizu e redmi K 60. Anche Oppo find 5 Pro in questa speciale classifica in cui non manca anche il Samsung Galaxy S 23 Ultra. Se invece andiamo a vedere gli smartphone che emettono meno radiazioni, al primo posto c’è lo ZT e Blade che ha uno 0,13 addirittura di watt per chilogrammo all’altezza della testa e zero 22 l’altezza del corpo. Poi il Samsung Galaxy Note 10 e il Note 10 Plus e poi qualche smartphone del passato LG, G7, Tim e Huawei P 30. Queste dunque più o meno le classifiche delle emissioni elettromagnetiche. Diciamo che questo è un dettaglio che pochi di noi guardano, ma che in realtà è molto importante per la nostra salute.

Sappiamo che gli studi su questo argomento sono molto discordanti, qualcuno dice che il rischio è molto elevato, qualcun altro esattamente il contrario. Di solito l’abitudine che nel dubbio è rimanere prudenti, no? Quindi date un occhio ai valori sar? Adesso sapete, insomma, quali sono gli smartphone considerati più virtuosi e quelli meno.

C’era novità importante che riguarda il mondo di Facebook e soprattutto voi che magari create contenuti per Facebook, Presto sarà possibile fare quello che viene chiamato l’AB test di un reel, ovvero realizzare più versioni di un reel, quindi di un video, pubblicare contemporaneamente tutte queste versioni che verranno mostrate a persone diverse e quindi decidere quale alla performance migliore. A un certo punto, dopo qualche giorno di test, deciderete quale versione la più efficace, quindi quale tenere in o in onda online per l’utilizzo dei vostri utenti.

C’è una novità che riguarda invece il mondo di Apple del futuro secondo Bloomberg, perché l’Apple Watch serie 10 sarà in grado di misurare la pressione del sangue, ma anche le apnee notturne mentre si dorme. Anche questa funzione sicuramente molto gradita.

Di Apple. Si parla anche per molte altre ragioni, la prima delle quali è che Tim Cook ha fatto uno spottone pazzesco dedicato al nuovo disco dei Beatles Now and Then, che è uscito nella giornata di ieri e che è stato realizzato con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.

Non solo si parla di Apple, anche perché pare che sia stato abolito e insomma chiuso un progetto per portare Apple Watch sui telefoni Android con compatibilità con i telefoni Android. E una delle ragioni per cui è stato scelto di fare questo è da una parte per proteggere iPhone, ma anche perché gli smartphone Android vengono considerati, diciamo, raccoglitori massivi di informazioni sulle persone e questo non era particolarmente gradito ad Apple. Non solo perché arrivano anche i primi benchmark dei nuovi processori nuovi processori M3, m3 pro M3 max e pare che la prestazione sia veramente molto, molto elevata.

Un’altra curiosità che riguarda il mondo di Apple. Un influencer americano ha comprato tre, anzi quattro iPhone 15 Pro max, ma Apple per errore gliene ha mandati 60. Aveva speso 3.600€, gli sono arrivati prodotti per 96.000$. Tutto sommato è un errore che tutti noi vorremmo vivere una volta nella vita non capita mai, capita sempre agli altri.

Una curiosità Disney ha comprato anche l’ultimo pezzo di Hulu, che è un’altra piattaforma di streaming americana che noi non abbiamo, che ancora non possedeva. Era circa il 30% ed era proprietà di Comcast. Questo non cambierà molto per noi, ma per gli americani porterà sicuramente molti più contenuti sulla piattaforma Disney Plus.

Però oggi abbiamo terminato. Grazie per averci sentito fino qui seguito fino a qui. Se volete ci risentiamo domani.

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