Con la recensione di DJI Osmo Pocket 3 andiamo ad approfondire la conoscenza di un oggetto stupendo, con caratteristiche tecniche di ottimo livello, ma sulla cui reale utilità potremmo disquisire a lungo. DJI Osmo Pocket 3 migliora drasticamente rispetto al modello precedente, ma c’è la fastidiosa abitudine di rendere inutilizzabili gli accessori già in circolazione.
Indice
Cosa è DJI Osmo Pocket 3?
Prima di entrare nei dettagli della recensione di DJI Osmo Pocket 3, cerchiamo di capire a cosa possa servire questo curioso prodotto: parliamo di una videocamera stabilizzata, perfetta per il mondo dei vlog, ovvero per la produzione di contenuti video da parte dei creators digitali.
Sull’impugnatura è montato un cosiddetto “gimball” ovvero una testa stabilizzata, che alloggia una videocamera capace di riprese 4K, in diverse modalità d’uso.
Sulla parte frontale è alloggiato un display con una diagonale da 2″, che permette di visualizzare immediatamente ciò che viene ripreso, ma serve anche per scegliere l’orientamento del proprio video, che può essere sia orizzontale che verticale.
Attraverso accessori esterni, è possibile collegare anche un microfono wireless, ma si può utilizzare solo ed esclusivamente un prodotto DJI. All’occorrenza, DJI Osmo Pocket 3 può servire anche per scattare fotografie, ma non è la sua funzionalità migliore.
Cosa cambia tra DJI Osmo Pocket 2 e Osmo Pocket 3
Nella comparazione tra DJI Osmo Pocket 2 e DJI Osmo Pocket 3 è evidente che non sempre il prodotto più recente è necessariamente il migliore, quantomeno non in tutti i suoi aspetti.
Nella nuova versione di DJI Osmo Pocket ci sono evidenti miglioramenti, ma ci sono anche dettagli che risultano peggiorativi rispetto al modello del passato. Per capire meglio, vi proponiamo una tabella comparativa.
DJI OSMO POCKET 3 | DJI OSMO POCKET 2 | |
Prezzo | € 549 | € 349 |
Dimensione | 139.7 x 42.2 x 33.5 mm | 124.7 x 38.1 x 30 mm |
Peso | 179 g | 117 g |
Display | Display Rotante 2″ | Display fisso 1″ |
Risoluzione Video Max | 4K / 120 fps | 4K / 60 fps |
Risoluzione Foto Max | 9.4 mpx | 64 mpx |
Sensore Immagine | 1″ | 1 / 1.7″ |
Stabilizzazione Immagini | 3 assi | 3 ass |
Audio | 3 microfoni | 4 microfoni |
Live Streaming | Sì | No |
Modalità webcam | Sì | No |
Registrazione timecode | Sì | No |
Batteria | 1300 mAh | 875 mAh |
Memoria | fino a 512 gb | fino a 256 gb |
Abbiamo evidenziato quali sono i dettagli migliori nei singoli modelli, per poter fare una comparazione tra DJI Osmo Pocket 3 e DJI Osmo Pocket 2 che sia facile da leggere, in cui sia immediata la comprensione di ciò che cambia.
La nuova versione migliora drasticamente la qualità dei video, ma rappresenta un passo indietro in termini di portabilità, di leggerezza e anche di qualità delle immagini.
Molto importante, invece, la novità relativa all’orientamento dei video, perché basta girare il piccolo schermo rotante per scegliere se catturare immagini in verticale oppure in orizzontale. Notevole anche la differenza della capacità massima di memoria e quella della batteria.
Decisamente peggio invece la definizione delle foto, che scende da 64 a 9.4 mpx.
La struttura e l’hardware
Attraverso la descrizione delle differenze tra Osmo Pocket 3 e Osmo Pocket 2 abbiamo anche riportato tutti i dettagli più rilevanti che riguardano struttura ed hardware: la novità più importante è sicuramente quella della dimensione che cambia notevolmente da un dispositivo all’altro.
Se Osmo Pocket 2 era veramente tascabile, non si può dire lo stesso del nuovo modello che raddoppia quasi il peso e aggiunge 1,5 cm in altezza e 5 mm in larghezza, sono dettagli che dentro la tasca si avvertono chiaramente.
Le dimensioni maggiorate vengono però compensate dalla migliore qualità costruttiva, che si percepisce anche solo impugnando la nuova Pocket 3, dotata di un materiale antiscivolo molto gradevole.
Non è particolarmente funzionale la necessità di agganciare un accessorio sulla parte inferiore, per poter usare l’aggancio ad un supporto da tavolo o un cavalletto. In un mondo ideale, avremmo apprezzato lo stesso sistema di aggancio che viene usato per le action cam di DJI. È vero che le dimensioni dei dispositivi sono diversi, ma forse sarebbe stato molto funzionale cercare di sfruttare lo stesso tipo di aggancio, che automaticamente renderebbe compatibili molti accessori già in circolazione.
Quando parliamo di struttura, ci riferiamo anche ad alcuni dettagli come lo slot per la MicroSD: questo è uno dei particolari che ci hanno fatto un po’ storcere il naso, perché per un corretto funzionamento di Osmo Pocket 3, bisogna utilizzare una memory card di ultimissima generazione. Inserendo una memory card recente, anche di ottima qualità, il dispositivo mostra una messaggio in cui avvisa che la registrazione potrebbe essere interrotta. E’ comprensibile con memory card particolarmente datate, un po’ meno quando si parla di schede con categoria A1.
DJI sulla pagina delle specifiche di prodotto indica le MicroSD consigliate con DJI Osmo Pocket 3:
- SanDisk Extreme Pro 32GB V30 A1 UHS-I Speed Grade 3
- Kingston Canvas Go!Plus 64GB UHS-I Speed Grade 3
- Kingston Canvas Go!Plus 128GB UHS-I Speed Grade 3
- Kingston Canvas React Plus 64GB UHS-II Speed Grade 3
- Kingston Canvas React Plus 128GB UHS-II Speed Grade 3
- Kingston Canvas React Plus 256GB UHS-II Speed Grade 3
- Lexar Pro 256GB SDXC UHS-I V30 R160/W120 (1066x)
- Lexar Pro 512GB SDXC UHS-I V30 R160/W120 (1066x)
Dopo aver specificato quali microSD usare con DJI Osmo Pocket 3, confermiamo la nostra perplessità circa la scelta di aver messo fuori gioco le versioni precedenti. In realtà la registrazione sembra funzionare anche con modelli di schede con qualche anno sulle spalle, ma il produttore declina ogni responsabilità in caso di interruzioni.
Il vero tema su cui disquisire è la totale mancanza di memoria interna, che su un dispositivo con questo costo è una scelta difficile da comprendere: in pratica, se non ci si attrezza con una memory card quando si acquista questo oggetto, alla prima accensione Pocket 3 è totalmente inutile, non si possono riprendere video o scattare fotografie fino a che non viene aggiunta la memoria esterna.
Basta dare un occhio su Internet per trovare schede di memoria da 128 GB per meno di 20 €: è facile dedurre che una memoria da 16 gb poteva poteva essere inserita al costo di qualche dollaro. Ci piace pochissimo l’idea di un dispositivo che, una volta acquistato, non funziona se non si acquista un accessorio esterno, soprattutto quando l’oggetto di cui si parla costa più di 500 €.
Lo stesso principio vale anche per gli accessori, perché purtroppo non è possibile utilizzare nulla di ciò che si ha eventualmente acquistato per l’uso di DJI Pocket 2. Noi, ad esempio, abbiamo la versione Combo del modello precedente, che dispone di un ricevitore per il microfono wireless. tale microfono non può essere utilizzato per la nuova Osmo Pocket 3.
All’occorrenza, è possibile utilizzare un microfono esterno, da collegare a DJI Osmo Pocket 3, ma bisogna necessariamente sfruttare il connettore USB-C. Sono compatibili ad esempio i microfoni più recenti di RODE.
Il software di DJI Osmo Pocket 3
Per quanto riguarda il funzionamento di DJI Osmo Pocket 3, siamo rimasti soddisfatti dalle novità che sono state introdotte, in particolare la possibilità di gestire questo oggetto per streaming live con qualità HD, ma anche per la sua funzione che permette di sfruttarla come webcam, collegando semplicemente un computer attraverso un cavo USB-C.
Per chi si occupa di produzioni video, sicuramente importante anche l’altra novità che era rappresentata dalla registrazione di un timecode interno, utile per sincronizzare i contenuti con le riprese di altre videocamere.
Come sempre, fondamentale è il ruolo dell’applicazione DJI Mimo, che permette di elaborare i video catturati e di generare contenuti pronti all’esportazione sui social network.
Quando si parla di soluzioni software, o comunque di funzionamento della DJI Osmo Pocket 3, bisogna ritagliare uno spazio per l’idea innovativa che è stata introdotta, quella cioè di uno schermo rotante da 2 pollici, che serve anche per accendere la webcam. Basta infatti ruotare il display per essere pronti a girare nell’arco di qualche secondo.
Si possono catturare video in modalità “standard”, come timelapse e slow motion.
La qualità di video e foto
La recensione di DJI Osmo Pocket 3 ha come snodo fondamentale la descrizione della qualità dei video e delle foto che vengono catturate dal dispositivo. Stiamo parlando di un evidente passo avanti rispetto a ciò che abbiamo provato con il modello precedente.
Grazie al nuovo sensore più grande, ora le immagini sono di qualità superiore anche quando scende la luminosità: inoltre DJI Osmo Pocket 3 gestisce meglio i cambi repentini di esposizione, compensando i contrasti molto elevati in modo più efficiente. Anche quando si gira in controluce, i risultati sono quasi sorprendenti.
Alla dimensione del sensore si affianca anche una migliore definizione massima, che arriva a 4K con 120 frame al secondo, rispetto ai 4K con 60 fps del modello precedente. Se questo non basta, ora c’è anche il subito alla modalità di ripresa con standard HLG o quello con D Log M a 10 bit, entrambi sono soluzioni dedicate a chi fa elaborazione professionale del materiale girato: il lavoro di post produzione può sfruttare una migliore dinamica del colore.
DJI Osmo Pocket 3 gestisce meglio anche l’energia necessaria per le riprese: quando si fanno sessioni di registrazione molto lunghe, la testina stabilizzata diventa praticamente rovente, ma nonostante questo il dispositivo continua a girare senza interruzioni dovute all’eccesso di calore.
Abbiamo notato una messa a fuoco estremamente più veloce, ma è peggiorato sensibilmente lo zoom disponibile, rispetto a prima, quando si poteva sfruttare un’escursione 8X, ora ci si limita ad un 2X. Bisogna però dire che preferiamo una funzionalità meno eclatante ma che si possa sfruttare davvero, rispetto ad alcuni dettagli, che sono più funzionali per il marketing che per l’uso quotidiano.
Nella DJI Osmo Pocket 3 c’è un sistema di Active Tracking 6.0 molto più efficiente, così come funziona davvero bene lo zoom audio, che focalizza la registrazione verso la sorgente sonora più rilevante. C’è solo un piccolo dettaglio peggiorativo nel nuovo modello, perché ora ci sono solo 3 microfoni, mentre nella vecchia versione c’erano ben quattro punti di cattura dell’audio.
Per chi vuole un dettaglio tecnico completo, è indispensabile sapere che DJI Osmo Pocket 3 offre una focale da 20 mm, che rappresenta un ottimo equilibrio per soddisfare la maggior parte delle esigenze.per chi volesse invece un campo più largo c’è una lente opzionale che permette di avere una ripresa grandangolare.
Quanto dura la batteria di DJI Osmo Pocket 3
La batteria è uno dei dettagli in cui si registra il miglioramento più evidente, dato che la capacità è quasi doppia rispetto al passato. DJI dichiara una durata di quasi tre ore, ma nell’uso reale si arriva a circa due ore, con l’aggiunta della ricarica veloce, che permette di raggiungere l’80% di autonomia in poco più di un quarto quarto d’ora.
Nel vecchio modello, invece, la durata era inferiore alle due ore e ci voleva un tempo superiore ai 70 minuti per la ricarica completa. Da questo punto di vista è stato fatto un passo avanti davvero notevole.
Per chi avesse bisogno di lunghe sessioni di registrazione è consigliabile optare per la versione Combo, che contiene anche un blocco batteria aggiuntivo, che però non abbiamo potuto provare, perché la versione più completa è praticamente introvabile.
Quanto costa DJI Osmo Pocket 3
Nella recensione di DJI Osmo Pocket 3 dobbiamo necessariamente parlare di costi e questo è il punto dolente della nostra prova: il modello precedente si acquistava per 349 euro, ora il prezzo di DJI Osmo Pocket 3 è di 549 euro, per la sua versione base, che diventano 689 quando invece si prende in considerazione la confezione Combo, che contiene il supporto da tavolo, la batteria supplementare e il microfono wireless.
Curiosamente, la versione più completa è praticamente introvabile, non si trova né sui siti di fotografia, né sul sito ufficiale di DJ, così come risulta, nel momento in cui scriviamo questa recensione, non disponibile su Amazon.
Le conclusioni
La recensione di DJI Osmo Pocket 3 passa da una domanda: a chi serve davvero DJI Osmo Pocket 3? Ma forse le domande potrebbero moltiplicarsi, aggiungendo anche un ulteriore interrogativo: c’è davvero una differenza rilevante tra DJI Osmo Pocket 3 e uno smartphone di qualità?
Ma potremmo aggiungere un ulteriore quesito: c’è qualcosa che DJI Osmo Pocket 3 fa, che non si possa fare con un cellulare?
La risposta a tutti i dubbi è probabilmente comune: dipende. dipende cioè da quale sia l’utilizzo che se ne fa e quale sia la ragione per cui viene scelta Osmo Pocket 3. Per l’uso occasionale, per riprese delle vacanze o dei momenti di svago, l’acquisto probabilmente non avrebbe molto senso, perché un cellulare di buona qualità può garantire un livello livello di stabilizzazione più che accettabile e una qualità delle riprese sufficiente.
Non si può considerare DJI Osmo Pocket 3 come alternativa ad una action CAM, perché non ha la stessa solidità e perché non è dotata di impermeabilizzazione. Anche in questo caso l’acquisto sarebbe una scelta sbagliata.
Se invece si lavora con i video perché si è content creators, o si vogliono catturare con un’ottima stabilizzazione video che si possano rielaborare, anche quando si gira con poca luce, allora questo è probabilmente il miglior dispositivo oggi disponibile sul mercato, alla cifra per cui viene venduto.
+ Ottima Stabilizzazione
+ Riprese verticali automatiche
+ Ottima applicazione di supporto
– Servono MicroSD di nuova generazione
– Definizione foto peggiorata
– Peso quasi raddoppiato