Mini Droni: un buon acquisto o uno spreco di denaro?

Acquistare un cosiddetto “mini drone” può avere senso o si tratta solo una di mossa commerciale da parte delle aziende?

La tecnologia dei droni è costantemente migliorata da molto prima dell’arrivo sul mercato del primo veicolo aereo senza equipaggio (UAV)nel lontano 2010. Quelli che una volta erano dei dispositivi ingombranti si sono ridotti a proporzioni quasi tascabili, ma mentre i droni si stanno riducendo di dimensioni, il loro costo tende ad aumentare con ogni nuova versione.

DJI è uno dei marchi più importanti per i droni di consumo, con la serie Mini che fornisce agli utenti un’opzione leggera e facile da trasportare con molte delle feature e caratteristiche di un dispositivo più grande. Ogni nuovo DJI Mini porta entusiasmanti aggiornamenti che migliorano l’esperienza dell’utente, dal “Tri-Directional Obstacle Sensing” del Mini 3 Pro alla modalità notturna del Mini 4 Pro. Tuttavia, tali miglioramenti fanno alzare il costo del drone.

Quello che ti rimane è la domanda se questi e eventuali aggiornamenti aggiuntivi o nuove funzionalità valgono l’aumento di prezzo. In primo luogo, per determinare se i mini droni valgono i tuoi soldi, devi capire cosa stai comprando e quali vantaggi si può avere con la scelta di un drone più piccolo.

Mini droni: il futuro degli UAV o un espediente?

Quando qualcosa è miniaturizzato, può spesso sembrare un espediente destinato ad attirare utenti più giovani o, nel caso degli UAV, meno esperti, ma questo non rappresenta il caso. Quando DJI ha rilasciato la prima delle sue serie più piccole di droni, il Mavic Mini, non offriva una versione “adorabile” o adatta ai bambini della sua costosa tecnologia. Quando il Mavic Mini è stato lanciato, presentava tecnologia di un certo spessore come una fotocamera da 12 MP, un video HD cinematografico a 2,7 K e uno stabilizzatore gimbal a tre assi, il tutto per 400 euro o poco più.

Le iterazioni successive e le nuove versioni mini come il Mini 4 Pro hanno solo perfezionato ulteriormente la linea con una maggiore durata della batteria, sensori migliori e funzionalità smart estratte dalla più ampia linea di droni. Certo, l’ultima versione di mini drone può costare 799 euro, mettendolo vicino al costo di modelli di fascia più alta e più grandi di dimensioni come DJI Air 3 e DJI Mavic 3 Pro. Tuttavia, non sta lesinando sull’esperienza dell’utente.

I piloti di droni capiscono, però, che c’è un motivo piuttosto significativo per optare per la mini iterazione, anche se non è molto più economica. Per molti, non è una questione di convenienza ma di uso previsto.

La ragione nascosta per volare Mini

L’unica cosa che un mini drone avrà sempre rispetto alle sue alternative più grandi è la dimensione. Quando si tratta della serie DJI Mini, i dispositivi sono sempre arrivati sul mercato con un peso di 249 grammi, e c’è una ragione per questo.

Man mano che i droni crescevano in popolarità, praticamente tutti i governi del mondo (inclusa Italia e Unione Europea) ha iniziato ad attuare regolamenti che hanno portato a requisiti di registrazione UAV. In Italia è infatti possibile utilizzare droni dal peso inferiore di 250g senza l’obbligo di avere un patentino specifico. Il drone dovrà comunque essere registrato nel portale apposito e munito di assicurazione ma la mancanza di obbligo di un patentino è sicuramente positivo.

Oltre a questione economiche e di praticità vale la pena notare che anche se siamo sotto i 250 grammi, gli operatori devono ancora seguire le normativeche dettano le procedure di sicurezza durante il volo, specialmente se volano commercialmente.

Anche se le specifiche di un mini drone fossero di qualità significativamente inferiore, la differenza di peso migliora l’usabilità e riduce al minimo le preoccupazioni sulla legalità del volo ricreativo, rendendo l’acquisto di un drone più piccolo una soluzione valida. I mini droni sono modelli high-end che offrono fotografia cristallina, videografia cinematografica e stabilizzazione e controlli di volo all’avanguardia.


Riccardo Ferrari: Studente di farmacia di giorno e scrittore di notte. Caporedattore, coordinatore e gestore delle componenti social e di pubbliche relazione di una piccola realtà: Natural Born Gamers. Nato con un joypad della prima PlayStation in mano e cresciuto con Final Fantasy, Metal Gear Solid e Resident Evil. Da lì non ha mai abbandonato il mondo videoludico, ho abbracciato anzi nuove passioni come il cinema, le serie tv ed il mondo della tecnologia.
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