Xiaomi è uno dei marchi di riferimento nel mondo della tecnologia e nel tempo ha differenziato notevolmente la sua offerta, trasformando in marchi indipendenti alcune famiglie di prodotto, con la recensione di redmi note 13 Pro vi presentiamo il modello di punta della linea intermedia di smartphone realizzati dal colosso cinese.
Questa piccola premessa viene fatta ad uso e consumo di coloro che non sono particolarmente appassionati di tecnologia, ma che magari hanno scelto di leggere questo articolo perché stanno scegliendo quale smartphone comprare con un buon rapporto qualità prezzo.
Sono molte le ragioni per cui redmi note 13 pro 5G potrebbe essere un ottimo acquisto, nella fascia di prezzo che rimane di poco inferiore ai 400 €.
Indice
Come è fatto la famiglia degli smartphone Xiaomi redmi note 13
Prima di entrare nel vivo della recensione di redmi note 13 Pro vale la pena spendere qualche parola per cercare di inquadrare bene questa famiglia di smartphone, perché una delle caratteristiche della grande azienda cinese è quella di produrre una quantità incalcolabile di modelli, che vanno di solito a colmare ogni tipo di esigenza (e di spesa), con oscillazioni di prezzo così ridotte che spesso sono difficili da comprendere.
Parliamo di una famiglia di cellulari che ha eletto come top di gamma il redmi note 13 Pro+: se mi occupassi del marketing di questa azienda, probabilmente lancerei un concorso per i miei utenti. Regalerei sicuramente uno di questi smartphone a chi fosse capace di entrare in un negozio e di ripetere il suo nome 20 volte consecutive, senza mai incespicare.
Redmi Note 13 Pro+ si presenta come il migliore in assoluto della sua famiglia, grazie alle specifiche tecniche migliori, che comprendono un comparto fotografico di ottima qualità, un processore Mediatek dimensity all’esordio sul mercato e un display di ottima fattura.
Un gradino sotto, si trova redmi note 13 Pro, quello che noi stiamo provando, la cui scheda tecnica è comunque interessante, con una fotocamera principale da ben 200 mpx, ma in questo caso il processore è invece uno Snapdragon 7s di Qualcomm, poi torniamo a parlarne diffusamente.
Scendendo di un ulteriore gradino, nella famiglia dei nuovi cellulari Xiaomi si trova anche redmi note 13 5G, che viene declinato anche in una ulteriore versione, con la connettività ridotta al 4G. Ovviamente, anche in questo caso, cambia il processore, che è un Mediatek Dimensity 6080 5G, con processo a 6 nm.
Ci sono momenti in cui vorremmo abbracciare i responsabili di prodotto di Xiaomi ed esprimere tutta la nostra solidarietà per le difficoltà da affrontare nel gestire un catalogo così vasto. Ma perché Xiaomi fa una scelta di questo tipo, realizzando così tanti modelli, cosa che agli occhi dell’uomo della strada potrebbe sembrare incomprensibile?
Intento dell’azienda è coprire ogni possibile fascia di prezzo, andando a saturare il mercato con dispositivi adatti ad ogni tipo di tasche. Per capirci, il modello top di gamma oggi costa circa 420 €, il modello pro si acquista facilmente intorno ai 350 €, il modello base si porta a casa con circa 250 €, se poi si aggiunge che di ogni modello si hanno diverse versioni, con tagli di memoria di prezzo, si può creare una specie di scala dai 600 ai 250 € con gradini a volte inferiori ai 50 euro.
Cosa c’è nella scatola, Unboxing Redmi Note 13 Pro
Dentro la confezione di vendita, si trova il telefono, una cover in silicone di discreta qualità, un caricabatterie veloce da 67 watt, il cavo di ricarica da USB A ad USB C.
Struttura e design di redmi note 13 Pro
Il design di redmi note 13 pro è molto lineare e molto probabilmente non vincerà un premio per la sua originalità, perché richiama le forme di moltissimi altri modelli oggi in circolazione, a partire da alcuni dei prodotti OPPO e realme. Dal nostro punto di vista, questo si spiega soprattutto con le dinamiche della competizione interna cinese, dove le tre aziende si sfidano attivamente per contendersi importanti fette di mercato.
In ogni caso, il design di redmi note 13 pro è molto carino, sopratutto nella versione che stiamo provando con una colorazione molto gradevole. La struttura è in plastica, ma non si percepisce come “cheap”, perché è difficile riconoscere il materiale, fino a che non si decide di “picchiettare” sulla parte posteriore.
Non ci sono ovviamente gorilla glass o soluzioni come la struttura in alluminio, che non quasi mai contemplati per prodotti di fascia media: la back cover è in plastica, ma questo non cambia la percezione complessiva del redmi note 13 Pro.
Sulla parte posteriore c’è il sensore ad infrarossi, che permette di comandare tutto ciò che abbia un telecomando con quella tecnologia. C’è un vasto database di prodotti con comando IR, difficile che non ci sia uno dei prodotti che probabilmente molti di noi hanno dentro casa. Sullo stesso lato del telefono c’è anche una sorprendente connessione jack da 3.5 mm per collegare una cuffia o auricolari via cavo.
La scheda tecnica di Redmi Note 13 Pro contempla anche l’audio stereo, che emette un suono di buona qualità, anche se come spesso accade, i bassi sono un po’ latitanti.
Tra il modello al top della gamma e quello che abbiamo provato noi c’è qualche grammo di differenza: se il modello pro+ arriva a quasi 204 grammi, redmi note 13 Pro si ferma a 187 grammi di peso: sembra una differenza irrilevante, ma in realtà si percepisce abbastanza nell’uso di tutti i giorni.
C’è una certificazione per la protezione da acqua e polvere IP 54, che rende questo smartphone resistente agli schizzi d’acqua e alla polvere, ma non ne consentono l’immersione in acqua. Il modello superiore, quello con il “+” offre invece una certificazione IP68.
Non si parla quasi mai di ricezione quando si affronta la prova di uno smartphone, per la recensione redmi note 13 pro abbiamo cercato di tenere d’occhio anche questo dettaglio e il risultato ci è sembrato buono.
Il display
Mentre alcuni elementi cambiano profondamente tra i vari modelli della redmi note 13 series, lo schermo viene mantenuto pressoché identico su tutte le versioni. Parliamo di un pannello AMOLED con una luminosità massima che si spinge a 1800 nits: stiamo parlando di una luminosità di picco, ma è comunque un parametro impressionante per questa fascia di prezzo.
Lo schermo è protetto da Gorilla Glass Victus e supporta anche il Dolby Vision, ha tra le sue caratteristiche un refresh rate da 120hz, che permette di avere una fluidità di ottimo livello, in tutte le condizioni d’uso.
La frequenza di aggiornamento da 120 hz, unità al picco di luminosità di 1800 nits, alla capacità di riprodurre 68 miliardi di colori, fanno di questo schermo da 6,67″, con cornici relativamente ridotte, un ottimo compagno di viaggio.
Nella fascia di mercato di redmi non è facile trovare un pannello di questo tipo, se aggiungiamo anche la definizione da 1.5K. La ratio è di 20:9, questo rende il display molto grande, ma le misure complessive del telefono non sono particolarmente ingombranti, tutt’altro. Molti dispositivi concorrenti in questa stessa fascia di prezzo si fermano ai classici 1080p, questo è sicuramente un bel salto in avanti.
Il display AMOLED del nuovo redmi note 13 oggetto della nostra recensione è piatto, ma la sensazione è che la storia dei bordi curvi negli schermi sia quasi al capolinea.
Processore, memoria interna e RAM
La recensione completa di redmi note 13 Pro 5G tiene necessariamente conto del suo hardware, in particolare del processore, il Qualcomm Snapdragon 7s Gen2 , con processo a 4 nm, che fa il suo esordio sul mercato ed è stato ottimizzato in collaborazione con Xiaomi per questo specifico telefono. Il modello superiore ha scelto invece un Mediatek Dimensity 7200 Ultra, anche in questo caso un inedito sul mercato.
Accanto alla CPU Qualcomm, c’è una GPU Adreno 710, che dovrebbe funzionare correttamente anche con l’uso per il gaming, grazie al supporto dello Snapdragon Elite Gaming.
Per rendere giustizia a questa serie redmi bisogna dire che non ci sono evidenti lacune, ma ovviamente sono stati fatti compromessi, per il contenimento dei costi: tra questi la scelta di usare una memoria interna UFS 2.2, un po’ datata e cono prestazioni che oggi sono un po’ limitate. Il modello “+” adotta uno standard UFS 3.1, più vicino alle soluzioni migliori del mercato.
Ottima invece la disponibilità di memoria interna, perché si arriva a ben 512 GB, senza l’espansione di memoria, mancanza a cui siamo abituati per difendere le prestazioni dei prodotti.
La memoria RAM varia da 8 a 16 gb, dotazione generosa per questa fascia di prezzo, con memorie LPDDR4X, non sono le più recenti, ma sono comunque adatte a questo tipo di dispositivi.
Per completare la descrizione dell’hardware, ricordiamo il bluetooth 5.2 (il modello “+” ha invece Bluetooth 5.3), mentre il wifi si ferma alla versione “ac”, che si può semplificare come Wifi 5.
La fotocamera
Per la recensione Xiaomi Redmi Note 13 Pro abbiamo “giocato” per qualche giorno con la fotocamera, che è costruita con un sensore principale da 200 mpx, che può gestire uno zoom 4X. Come spesso accade, ci sono 3 fotocamere, ma quella che conta davvero è la principale, che dà grandi soddisfazioni, quando ci si trova in condizione di buona illuminazione.
Il sensore Samsung HP3, che è nel cuore della fotocamera principale, si comporta bene quando c’è una buona condizione di luminosità, ma si difende anche quando la luce viene meno. Certo, con 200 mpx si potrebbero immaginare risultati stratosferici, bisogna accontentarsi di scatti che si possono definire “buoni”.
Volendo si può utilizzare anche una modalità “AI”, che sembra avere la funzione di aumentare saturazione e contrasto, a volte un po’ troppo.
I sensori da 8 mpx, grandangolare e 2 mpx, per le macro, sono essenzialmente di contorno, perché quello che conta veramente è il principale da 200 mpx, a cui viene affidata la maggior parte dei compiti. Il telefono, in realtà, combina tra loro i pixel per ottenere scatti con più luminosità, producendo foto che sono in realtà da 50 mpx o da 12.5 mpx, un artificio per migliorare quanto più possibile ogni scatto.
Se ci si trova in condizione di ottima luminosità, si può scegliere di sfruttare lo scatto a 200 mpx, che però nasconde molte insidie, ma soprattutto produce foto di dimensioni enorme (almeno 45 mb)
L’elaborazione delle foto notturne è buona, probabilmente è figlia dell’esperienza con Leica di Xiaomi 13, che ha un valore importante anche per ciò che sta insegnando agli ingegneri della casa cinese. C’è un sistema automatico, che gestisce gli scatti notturni: quando il telefono rileva una luminosità bassa, elabora le immagini come se avesse inserito la modalità notturna. Il risultato è buono, in particolare, perché non c’è un’eccessivo aumento dell’esposizione e c’è buon bilanciamento dei colori.
Spesso l’occhio vede una cosa molto differente, ma questo è l’effetto tipico della modalità notte: di fatto, ci sembra sia stato fatto un ottimo passo avanti rispetto a redmi note 12. Redmi Note 13 Pro è in grado di girare video in 4K con stabilizzazione elettronica, con 30 fps.
La messa a fuoco non è sempre precisissima, soprattutto se si usano soggetti su piani diversi, a volte il contorni non sono particolarmente precisi.
La macro da 2 mpx, în tutta onestà, non ci ha impressionati, ma forse perché ci siamo trovati nella condizione di scattare uno o due macro negli ultimi 3 o 4 anni.
La selfie cam da 16 mpx, capace di girare video da 1080p è di buona qualità, anche se l’apertura F/2.4 non è da primato.
Il software
Prima o poi doveva capitare: doveva arrivare il momento di parlare del software, o meglio del sistema operativo MIUI 14 di cui questo smartphone è dotato, basato su Android 13. La prima cosa che ci stupisce è la scelta di uscire con un sistema operativo che ormai è superato, ma verosimilmente arriverà un aggiornamento futuro. Quello che però bisogna capire è se tale update sarà verso Android 14, oppure Xiaomi deciderà di passare direttamente a HyperOS, il suo sistema operativo proprietario su cui nutriamo enormi dubbi, ma confidiamo di essere smentiti dalla prova sul campo.
Non vediamo l’ora di provare un device Xiaomi con il nuovo sistema operativo, perché quello attuale non ci piace. Lo abbiamo scritto in lungo e in largo, il software di Xiaomi non è all’altezza del suo hardware per il tratto grafico, la confusione che crea con una specie di mix tra Android e iOS, che finisce per non essere né carne né pesce e per un impatto che si può definire genericamente “chip”, rispetto alle proposte di Samsung e Google, per rimanere nel mondo Android. Perché spostare il punto in cui si controlla per quanti secondi deve rimanere acceso il display, giusto per fare un esempio?
Continuiamo ad avere un dubbio amletico: perché MIUI 14 per Android 13? Non sarebbe più semplice allineare anche questo dettaglio, a beneficio degli utenti?
Quando si fa uno swipe dall’alto verso il basso, di solito in Android si accede all’area delle notifiche, in questo caso, invece, se lo si fa a sinistra si vedono le notifiche, a destra invece il centro di controllo, imitando il comportamento di iOS. Siamo sicuri che sia la scelta giusta? Il concetto pensiamo sia chiaro, auspichiamo che Xiaomi presenti una soluzione di software all’altezza dell’elevata qualità hardware.
La batteria
La serie redmi di Xiaomi è sempre ricca di soddisfazioni sul fronte della batteria e non manca di rinnovare questa tradizione, in primo luogo con la ricarica rapida da 67 watt, che garantisce di arrivare al 50% in 17 minuti e di caricare completamente il dispositivo in circa 44 minuti. Non abbiamo usato il cronometro per una verifica, ma le cifre annunciate sono abbastanza attendibili.
La capacità della batteria è di 5100 mAh, per chi usa poco il telefono si può andare ben oltre la classica giornata di utilizzo.
Quanto costa redmi note 13 pro?
Comunicare il prezzo di redmi note 13 pro è un esercizio complesso, perché a seconda di dove si compra la cifra può cambiare sensibilmente, in proporzione. Nel mondo in cui scriviamo la recensione di redmi note 13 pro il suo prezzo migliore è di 299 euro, ma la cifra può cambiare sensibilmente ogni giorno.
Conclusioni recensione Xiaomi redmi note 13 pro
La serie redmi di Xiaomi si è fatta apprezzare negli anni per capacità tecniche ma soprattutto per prezzo molto competitivo e anche quest’anno viene rinnovata la tradizione. Xiaomi è sempre vista come un’azienda con un rapporto prezzo qualità di alto livello e questo smartphone conferma la percezione diffusa. Per chi vuole spendere meno ci sono sempre le opzioni dei modelli con scheda tecnica meno ricca, ma siamo convinti che la caratteristica chiave del redmi note 13 in tutte le sue versioni sia l’ottimo rapporto tra prezzo e qualità.
Non sappiamo se sia il caso di parlare degli anni garantiti per le patch di sicurezza, perché con il passaggio dall’attuale MIUI 14 con Android 13 al nuovo sistema operativo HyperOS non è certo cosa possa succedere su questo fronte.
In ogni caso, per chi cerca un prodotto completo a prezzo competitivo uno smartphone redmi è sicuramente una buona scelta.
+ Fotocamera 200 mpx
+ Batteria di buona capacità
+ Velocità ricarica