Microsoft non si accontenta di OpenAI e acquista Mistral

L’invenzione del secolo è innegabilmente l’intelligenza artificiale, ma il panorama economico che la vede protagonista è un mare in tempesta, con continui cambiamenti ed assestamenti. Microsoft occupa una grossa fetta di questo oceano e con la sua ultima acquisizione è anche a rischio sanzioni: parliamo oggi di Mistral e di quello che questo nuovo ingresso comporta. 



Il panorama tecnologico è stato recentemente scosso da un’acquisizione di grande rilievo: Microsoft ha acquisito Mistral, la promettente startup francese specializzata nell’intelligenza artificiale conversazionale. D’altra parte, la Commissione europea ha dichiarato che esaminerà attentamente l’accordo “come parte della sua revisione in corso delle partnership AI delle principali aziende tecnologiche”, secondo Reuters.

«Mistral Large raggiunge risultati significativi nei benchmark standard – afferma il team di Mistral – diventando così il secondo modello al mondo ad essere disponibile tramite API (insieme a GPT-4)».

Cosa è Mistral

L’azienda è nata recentemente, ad Aprile 2023 da un team di ex-dipendenti di Meta Platforms e Google DeepMind. La piattaforma si basa su una tecnologia proprietaria che permette di comprendere il linguaggio naturale in modo avanzato e di generare risposte fluide e pertinenti. L’azienda produce modelli linguistici open source di grandi dimensioni, credendo originariamente nell’importanza fondamentale del software open source come risposta ai modelli proprietari. Chissà se dopo l’acquisizione tale credo sarà rimasto tale…

A dicembre 2023, i suoi modelli pubblicati e disponibili erano due: Mixtral 8x7B e Mistral 7B. Esiste da soli 10 mesi ed è già valutata 2 miliardi di euro, considerata da molti l’OpenAI europea. 

Mistral AI rappresenta quindi una stella nascente nel campo. Mistral Large è il suo modello di punta, capace di interagire non solo in inglese, ma anche in francese, spagnolo, tedesco e italiano. Secondo i dati pubblicati da Mistral, è il secondo modello di intelligenza artificiale con le migliori prestazioni in termini di multitasking, subito dopo GPT-4. Supererebbe quindi Claude 2 di Anthropic, Gemini Pro di Google, GPT-3.5 di ChatGPT e Llama 2 70B di Meta.

Perché Microsoft ha acquisito Mistral?

La maggior parte dei dettagli sull’investimento non sono stati resi noti. Dalle poche informazioni disponibili la partnership prevede l’acquisizione da parte di Microsoft di una partecipazione per ora minore nella società, la cui sede si trovano a Parigi. Si sa inoltre che la finalità dell’accordo sarà di rendere disponibili i modelli linguistici commerciali di Mistral, anche quelli open source, sulla piattaforma Microsoft Azure AI. La partnership si concentrerà, più in generale, sullo sviluppo e l’implementazione di modelli linguistici di prossima generazione per diffusioni su larga scala.

L’acquisizione si inserisce nella strategia di Microsoft di rafforzare la propria posizione nel mercato dell’intelligenza artificiale. Mistral permetterà a Microsoft di migliorare i propri chatbot, rendendoli più intelligenti e capaci di sostenere conversazioni più naturali. L’accordo ha destato particolare attenzione anche perché l’investimento di Microsoft potrebbe convertirsi in una partecipazione azionaria. Questo scenario ha intensificato le indagini in corso sulle pratiche di Microsoft, in particolare in relazione alla sua posizione dominante nel settore del cloud computing. 

Le Chat: l’alternativa a ChatGPT di Mistral

La start-up francese Mistral AI ha inoltre presentato recentemente “Le Chat”, la sua intelligenza artificiale conversazionale, in un post sul blog pubblicato il 26 febbraio. Un servizio di conversazione simile a ChatGPT, disponibile gratuitamente in versione beta. Una volta effettuato l’accesso a Mistral Chat, è possibile selezionare il modello di IA desiderato tramite un’opzione nell’angolo in alto a destra dell’interfaccia. È possibile scegliere tra tre diversi modelli, tra cui Mistral Large, il rivale di GPT-4, che può essere utilizzato in particolare dalle aziende.

I tre modelli disponibili su Le Chat sono Mistral Large: il modello con capacità di ragionamento superiori, Next: il modello più breve e conciso, Small: il modello più rapido ed economico. Per il momento si tratta di una fase di test piuttosto che di un lancio importante. La start-up francese preferisce essere cauta e indica che sono presenti possibili errori. La chat non sarà in grado di rispondere correttamente a tutto, poiché non ha ancora accesso ai dati web in tempo reale.

Quali le implicazioni di questa acquisizione per il futuro dell’AI?

L’acquisizione di Mistral da parte di Microsoft è un segnale importante del crescente interesse per l’intelligenza artificiale conversazionale. Questa tecnologia ha il potenziale di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con le macchine e con il mondo digitale, cambiando il nostro modo di vivere e di lavorare. 

L’accordo è interessante specialmente per il ruolo che attualmente Microsoft riveste negli equilibri commerciali dell’AI. L’azienda è infatti il principale investitore di OpenAI, tanto che la società di Altman è da molti considerata una sorta di distaccamento di Microsoft. Poco più di un anno fa era arrivato l’ultimo grande investimento nella società di ChatGPT, pari a più di 10 miliardi di dollari.

A novembre 2023 sul fronte Europeo invece era stato inaugurato a Parigi un super laboratorio per l’AI di nome Kyutai, fondato dalla compagnia telefonica Iliad. Nel febbraio di quest’anno proprio Google ha aperto un nuovo hub parigino per unificare il suo team di ricerca francese sull’intelligenza artificiale, formato da 300 persone. Con la partnership tra Mistral e Microsoft diventa dunque chiaro che Parigi si sta posizionando come uno dei punti di riferimento dell’AI europea.

Maria Grazia Cosso: Contributor, studentessa di ingegneria informatica e nel tempo libero esploratrice di novità. Fiera Calabrese e appassionata sin dai tempi del Compaq Presario 425 ai computer, ha reso oggi questa sua passione il suo futuro. Segue da sempre il progresso e lo sviluppo delle nuove tecnologie, le piace stare al passo con le ultime uscite e testarle in prima persona, ogni tanto riesce anche a guardare qualche serie tv.
Post collegati